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MONDO

Washington

Charleston, Obama ai funerali di una delle vittime

Il presidente, insieme al suo vice Biden, parteciperà ai funerali di di Clementa Pinckney, una delle vittime della strage in chiesa. Intanto la governatrice del South Carolina chiede la rimozione della bandiera degli Stati confederati dal terreno del Parlamento dello Stato

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Il presidente americano, Barack Obama, e il vice presidente Joe Biden saranno a Charleston venerdì. Obama e Biden - secondo indiscrezioni riportate dalla stampa americana - parteciperanno ai funerali di Clementa Pinckney, una delle vittime della strage in chiesa. 

L'annuncio è arrivato dopo che in un'intervista il presidente era tornato a commentare la facilità con cui negli Stati Uniti è possibile comprare armi. "Quando accadono tragedie come quella di Charleston, "non è sufficiente sentire dolore. Ci sono azioni che si potrebbero compiere perche' eventi del genere siano meno probabili", ha detto Obama. "Una delle misure che potremmo adottare è rafforzare alcune leggi di buon senso sulla sicurezza delle armi". Tuttavia, ha aggiunto, "sfortunatamente, la presa della Nra (la lobby delle armi) sul Congresso è estremamente forte. Non prevedo alcuna azione legislativa (sulle armi) da parte di questo Congresso". 

Governatrice Carolina del Sud: "Rimuovere bandiera confederata"
La governatrice del South Carolina, la repubblicana Nikki Haley, ha chiesto la rimozione della bandiera degli Stati confederati dal terreno del Campidoglio dello Stato, aggiungendo che se i parlamentari non affronteranno la questione li richiamerà per una sessione legislativa speciale.

La richiesta arriva dopo il moltiplicarsi degli appelli perché la bandiera confederata non sventoli più sulla sede del governo e del parlamento dello stato dalla South Carolina. Considerata come un simbolo dell'era della schiavitù in America e vista da molti come un "insulto" dopo l'ultima strage di afroamericani, a chiederne la rimozione sono stati i leader religiosi della comunità di Charleston e molte delle autorità locali, tra cui il sindaco, Joe Riley, per il quale "è ora che questa bandiera sia consegnata alla storia". Per il reverendo Nelson Rivers, bisogna rimuovere quello che definisce "un simbolo di divisione e di odio", mentre per il reverendo Joe Darby, che è anche uno dei leader della Naacp, la più grande associazione afroamericana, "è ora che la Guerra Civile finisca a Charleston e in South Carolina".

Parole che sono arrivate dopo la scoperta che candidati repubblicani in corsa per la Casa Bianca sono finanziati dal leader suprematista a cui si è ispirato il killer di Charleston. A far esplodere il caso uno scoop del Guardian che sta creando non poco imbarazzo nel Grand Old Party, soprattutto ad alcuni esponenti di primo piano della destra americana scesi in campo per presidenziali del 2016. Tre nomi su tutti: Ted Cruz, Rick Santorum e Rand Paul.