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ITALIA

Grosseto

Concordia, riprende processo a Schettino

Oggi l'ex comandante interrogato dagli avvocati delle parti civili che gli hanno chiesto degli inchini e del personale di bordo. Poi la parola passa alla difesa

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(La Presse)
Grosseto
È ripreso stamattina al Teatro Moderno di Grosseto l'interrogatorio di Francesco Schettino come imputato nel processo sul naufragio della Costa Concordia. Dopo che la settimana scorsa l'ex comandante ha risposto alle domande del pubblico ministero, oggi viene sentito dagli avvocati di parte civile, che rappresentano alcune decine di naufraghi, più enti e istituzioni. A seguire sarà la stessa difesa a esaminare l'imputato. Per questa fase del processo il collegio del tribunale ha previsto tre udienze: oggi, domani e, se non fosse sufficiente, anche sabato prossimo. La sentenza del processo, con unico imputato Francesco Schettino, si dovrebbe avere a gennaio. 

Le risposte sugli ufficiali di guardia
Un avvocato dei naufraghi, Massimiliano Gabrielli di Roma, ha incalzato Schettino in particolare sugli ufficiali di guardia da lui comandanti sul ponte della Concordia il 13 gennaio 2012, soprattutto su Ciro Ambrosio, colui che gli passò il comando prima dell'urto. Rispondendo al legale Schettino ha dichiarato: "I tempi di progressione della carriera degli ufficiali in Costa Crociere sono sicuramente tempi di progressione veloci", "passaggi velocissimi" tanto che "ci riunimmo tra comandanti" della compagnia "e io venni designato come rappresentante sindacale segnalando che in azienda" così facendo "veniva a mancava la cultura nautica, l'attenzione". Schettino ha detto che: "Ambrosio non ha mai creato problemi come ufficiale di guardia, ma secondo me non era pronto all'avanzamento di carriera". E poi ha spiegato: "Dissi al comandante in seconda Bosio di mettere Ambrosio dalle 20 alle 24, è così che quella sera c'era lui a passarmi i comandi". 

La pratica degli inchini
All'avvocato di parte civile Cesare Bulgheroni, che gli ha chiesto della pratica della navigazione turistica e dei cosiddetti inchini quali prassi siano in uso a Costa Crociere spa, Schettino ha risposto: "Non è che non si sapeva. Tutti lo sanno" che "un comandante ha autonomia" e può decidere di deviare dalla rotta prestabilita e quando c'è deviazione dalla rotta la compagnia di navigazione "non sempre ne è a conoscenza". Schettino ha poi spiegato che "se andavamo in circolo o indugiavamo in un punto poteva capitare che dalla compagnia ci telefonassero per sapere, ma solo se a qualcuno gli veniva voglia di capire che cosa stessimo facendo, magari per uno scrupolo di risparmio di carburante". "Io comunque non sono stato mai richiamato dalla società per aver fatto una deviazione di rotta", ha precisato.  

La lingua a bordo della Concordia
Sulle domande a proposito della lingua di bordo della Costa Concordia, Francesco Schettino ha chiarito: "Sarebbe l'italiano ma con parte del personale, soprattutto romeni e asiatici, impiegati alla macchina o come personale alberghiero, il nostromo si faceva capire a gesti".  Secondo Schettino, per esempio, il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin non solo non comprese gli ultimi ordini  prima dell'impatto con gli scogli, ma durante le fasi precedenti, ha ricordato lo stesso comandante "non comprendeva cosa gli ufficiali di guardia" del ponte di comando della Concordia "gli dicevano" parlando in italiano. "Però - ha detto Schettino ridendo - capì come arrivare alla scialuppa" per lasciare la nave nel naufragio.  

Il timoniere
Interrogato su Rusli Bin, Schettino ha aggiunto: "Non l'ho nominato io timoniere" e "non ricordo se su altre navi della Costa lo ha avuto con me" come marinaio. E al timone, quando l'avrebbe avuto?, gli ha anche chiesto un avvocato di parte civile. "Quella notte del naufragio - ha risposto Schettino - mentre in precedenza mi pare che due settimane prima facesse la guardia sul ponte di comando". Ricordando come Rusli Bin gli fosse stato assegnato, Schettino ha ricordato che "erano sbarcati dei marinai" dalla nave "e tra quelli che hanno delle certificazioni mi mandarono Rusli Bin. Ma io non ho nominato timoniere Rusli Bin".