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SALUTE

Ricercatori al lavoro da domenica

Coronavirus. Isolato ceppo italiano. 17 vittime. I guariti salgono a 45. Verso riapertura scuole

Una collaboratrice del governatore della Lombardia è positiva, Fontana si isola. Ippolito, Spallanzani: lavoriamo per comunicare solo casi clinici, positivi ai tamponi andranno in lista separata. Coppia cinese allo Spallanzani: "Salvati da medici italiani". Ministro Patuanelli: ​pronto primo set misure imprese zone rosse. Calciatore positivo, in quarantena squadra della Pianese (Serie C). Per gli alunni di Codogno arriva la 'telescuola'. Tar riapre scuole e musei Marche

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I ricercatori dell'Ospedale Sacco di Milano hanno isolato il ceppo italiano del coronavirus. Lo annuncia all'Ansa il professor Massimo Galli, direttore dell'Istituto di scienze biomediche, che ha illustrato i risultati del lavoro di ricerca che procede ininterrottamente da domenica scorsa, coordinato dalla professoressa Claudia Balotta. Fanno parte della squadra le ricercatrici Alessia Loi, Annalisa Bergna e Arianna Gabrieli, precarie, insieme al collega polacco Maciej Tarkowski e al professor Gianguglielmo Zehender.

"Abbiamo isolato il virus di 4 pazienti di Codogno",  spiega il professor Galli aggiungendo che "siamo riusciti a isolare virus autoctoni, molto simili tra loro ma con le differenze legate allo sviluppo in ogni singolo paziente".   

Si tratta di una scoperta che consentirà ai ricercatori di "seguire le sequenze molecolari e tracciare ogni singolo virus per capire cos'è successo, come ha fatto a circolare  e in quanto tempo". Il passo successivo sarà quello di studiare lo sviluppo di anticorpi e quindi di vaccini e di cure da parte dei laboratori farmaceutici.

Il bilancio
Il bollettino sul Coronavirus alle 18 di giovedì indica 650 contagiati, 17 morti e 45 guariti. Così il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. In Lombardia sono 403 i contagiati (di cui 40 dimessi perché guariti e 14 morti); 111 in Veneto (2 morti), 97 in Emilia Romagna (1 morto), 19 in Liguria, 4 in Sicilia (2 guariti), 3 ciascuna in Lazio (tutti e 3 guariti), Campania, Marche, 2 in Toscana e Piemonte, 1 in Alto Adige, Abruzzo e Puglia. I ricoverati con sintomi sono 248, 56 sono in terapia intensiva e 284 in isolamento domiciliare. I tamponi somministrati sono stati 12.014 (la metà in Veneto). 



"Tre nuovi decessi vengono comunicati dalla Lombardia: si tratta di persone ultra ottantenni, due di 88 e una di 82. Tutte con quadro clinico delicato e importante", ha detto il commissario straordinario all'Emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, durante il punto stampa nella sede della Protezione Civile. "I contagiati sono a quota 650", ha detto.

Il totale delle persone guarite dalla sindrome del coronavirus è di 45, continua il capo della protezione civile. "Dalla regione Lombardia ci giunge notizia della guarigione di altre tre persone. Il totale dei guariti e' salito a 40 in Lombardia. E coi 2 in Sicilia e i 3 del Lazio il totale sale a 45", dice il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus.

"Sono in arrivo oltre 35 mila mascherine per Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, stiamo procedendo con acquisti importanti, abbiamo individuato i fornitori e stiamo gestendo l'operazione dal punto di vista amministrativo", ha detto Borrelli, in conferenza stampa.

"I numeri di ieri non contenevano il dato della Regione Lombardia. Stamattina qualcuno parlava di 450 contagiati solo in Lombardia, noi ieri ne riportavano 400 complessivamente su tutto il territorio e io ieri sono venuto in conferenza stampa con i dati della Regione, che però ha avuto un problema informatico". Lo ha detto Borrelli rispondendo a una domanda sulla discussione relativa al numero dei contagiati in Italia.

Pronto il decreto salva-stipendio dei dipendenti pubblici

Collaboratrice positiva, Fontana in isolamento
Mercoledì una stretta collaboratrice del presidente lombardo Attilio Fontana è risultata positiva al coronavirus e il governatore, pur avendo fatto le analisi e non avendo alcuna positività al virus, ha annunciato sui social network che vivrà in isolamento per circa due settimane. 



Ippolito: Fontana in mascherina? Segnale non verbale
"Credo che il presidente Fontana, che ha al suo fianco un grande infettivologo, abbia preso questa precauzione per dimostrare a tutti un segnale ulteriore di comunicazione non verbale". Lo ha detto il direttore dell'Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito, parlando alla sala stampa estera, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stata eccessiva la misura presa dal governatore della Lombardia Attilio Fontana di mostrarsi in video con la mascherina per annunciare la sua quarantena. ''In Italia sono stati fatti test oltre le indicazione previste dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), per uno scrupolo delle regioni. Ma trasformeremo questi test in più in una risorsa per la ricerca" ha detto Ippolito.

"Comunicheremo solo casi clinici"
"In Italia si sta lavorando affinché vengano comunicati solo i casi di nuovo coronavirus clinicamente rilevanti, ovvero i casi clinici di pazienti in rianimazione o morti, come avviene negli altri Paesi del mondo" ha aggiunto il direttore scientifico dello Spallanzani. I "positivi ai tamponi fatti per qualsiasi altro motivo andranno in una lista separata estremamente importante - ha detto - per la definizione della situazione epidemiologica".

Ricciardi: collegamenti tra i due focolai italiani
"L'Italia non è un focolaio. In Italia abbiamo un focolaio e mezzo: quello in bassa Lombardia e quello più piccolo in Veneto che siamo riusciti a ricollegare a quello lombardo". Lo ha detto Walter Ricciardi, membro italiano  del Consiglio esecutivo dell'Oms e consulente del ministro della Salute.

Vespignani: epidemia si sta globalizzando
L'epidemia da coronavirus si sta globalizzando: "c'è uno scenario nuovo in quanto non è più un fenomeno locale", al punto che "quello che è successo in Italia sta facendo capolino ovunque". Lo ha detto all'Ansa il fisico esperto di sistemi complessi Alessandro Vespignani, direttore del Network Science Institute della Northeastern University di Boston. "Non c'è un caso Italia - ha aggiunto - perché l'Italia è uno dei primo Paesi in cui il fenomeno è stato osservato, ma è altamente probabile che diventi fenomeno globale". "Ci sono dei passaggi tecnici per arrivare alla dichiarazione della pandemia, vale a dire che devono esserci contemporaneamente più Paesi nei quali la trasmissione è sostenuta", ha detto ancora Vespignani. La pandemia è quindi "evento globale nel quale avvengono molte epidemie". Attualmente l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato uno stato di emergenza globale, ma secondo Vespignani la differenza fra questa condizione e la pandemia "è soprattutto psicologica ed emotiva". In ogni caso è "importante preparasi e cercare di contenere i casi il più possibile, rallentando la diffusione".

Tar riapre scuole e musei Marche
Il Tar Marche, con decreto urgente del suo presidente, ha sospeso in via cautelare l'ordinanza con cui la Regione Marche aveva disposto la chiusura di scuole, musei, e inibito tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura fino alle ore 24,00 del 4 marzo 2020 al fine di contrastare la diffusione del coronavirus. 

Patuanelli: pronto primo set misure imprese zone rosse
Il Ministero dello sviluppo economico è pronto ad attuare a breve un "set d'interventi" per le imprese nei comuni colpiti dal coronavirus. Lo annuncia il ministro Stefano Patuanelli su Facebook elencando il primo pacchetto di norme. Si va dal potenziamo del fondo per le Pmi (che viene portato da circa 600 a 750 milioni di euro, con priorità automatica e accesso senza oneri alle imprese nella zona rossa) allo stop dei pagamenti di premi assicurativi, bollette di gas, luce e acqua e rate dei mutui bancari (in accordo con l'Abi).

Gualtieri: lavoriamo a misure per zona rossa, chiederemo anche flessibilità a Ue
"Stiamo  lavorando alle misure, contiamo di avere un primo decreto  questa settimana e un secondo la prossima. Quelle già adottate si potevano fare senza decreto legge, come il rinvio  di scadenze tributarie nella zona rossa, ma siamo consapevoli  che non sono sufficienti e quindi lavoriamo anche per varare  misure per tutti i settori direttamente colpiti dagli effetti  economici del coronavirus anche al di fuori dei territori  interessati, penso ad esempio al turismo ma non solo". Così  il ministro Gualtieri a 24Mattina su Radio24. "Siamo pronti a utilizzare" gli spazi di flessibilità "previsti dalle regole", ha detto "Noi formuliamo delle richieste, abbiamo un dialogo" con l'Europa, ha aggiunto il ministro. "Non si tratta solo di un singolo paese che deve utilizzare questi spazi previsti dalle regole, ma quello di cui discuteremo, e sono certo che troveremo un accordo, è la necessità di una risposta comune europea e concertata al di là che l'Italia ha dei numeri di contagio più alti, occorre una risposta concertata di politica economica".

Franceschini: subito misure per turismo
"Il settore più impattato direttamente dalla crisi del coronavirus è il turismo. Stiamo pensando a misure immediate e poi insieme costruiremo un rilancio dell'immagine dell'Italia che sono sicuro che sarà rapido". Lo ha detto il ministro Dario Franceschini al termine della visita al Mann per il bilaterale Italia-Francia. "Domani mattina avremo un tavolo con le organizzazioni del turismo, poi incontreremo quelle dello spettacolo e del cinema. E' chiaro che il turismo è il settore più colpito". 

Piemonte, 3 casi probabili nel Novarese
Una famiglia del novarese, composta dai due genitori e il figlio minorenne, è da ieri sera precauzionalmente ricoverata all'ospedale di Novara, in attesa che l'Istituto superiore di Sanità convalidi o meno l'esito delle prime analisi che hanno dato risultato positivo al primo test sul 'Coronavirus covid19' collocando i pazienti nella definizione di 'caso probabile'. A darne notizia una nota della Regione Piemonte in cui si precisa che "al momento, tutti e tre non presentano particolari sintomi. Il papà ha dichiarato di aver avuto contatti con persone residenti nella 'zona rossa' della Lombardia".

Sindaco Cremona: più attenzione a nostro ospedale
Una lettera per chiedere "più attenzione". Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, ha preso carta e penna e scritto una lettera al governatore Attilio Fontana e all'assessore regionale Giulio Gallera nella quale chiede "attenzione maggiore a personale e materiale del nostro ospedale". "Oggi ho scritto alla regione Lombardia, al presidente Attilio Fontana e all'assessore Giulio Gallera, per chiedere di sostenere lo sforzo che il nostro ospedale sta facendo per far fronte alla situazione coronovaris - ha scritto il sindaco -. La disponibilità a continuare il lavoro comune con Regione e Ats della Val Padana è massima. Sappiamo e lodiamo il grandissimo impegno che viene portato avanti in questo momento da moltissimi operatori sanitari a diversi livelli e conosciamo il lavoro in atto da parte della Regione per coordinare il sistema sanitario". Non solo, "abbiamo chiesto al presidente e all'assessore un'attenzione maggiore per il nostro ospedale in virtù del numero di pazienti ricoverati, delle fatiche di medici, infermieri, operatori sanitari e responsabili, delle necessità relative a materiali indispensabili al personale - ha proseguito Galimberti -. Abbiamo chiesto alla Regione interventi che aiutino l'organizzazione, che sostengano e implementino il personale e che recuperino il materiale idoneo e necessario allo svolgimento dei delicati compiti cui i sanitari devono adempiere, in un indispensabile lavoro di rete a livello regionale e nazionale. Senza polemiche e con spirito costruttivo, lavoriamo insieme per superare questo momento il più in fretta possibile e aiutare medici, infermieri e operatori sanitari a fare il loro lavoro nel modo più efficace possibile!".

Corista della Scala positivo: "Sono guarito"
Un corista della Scala che lo scorso 12 febbraio aveva cantato nel Trovatore è risultato positivo al Coronavirus. Ha informato l'azienda che ieri ha inviato una comunicazione ai dipendenti e istituito un controllo della temperatura all'ingresso. Oggi lui stesso ha mandato un messaggio ai colleghi per tranquillizzarli: "Il virus non mi dà più sintomi e mi hanno detto che praticamente sono guarito".

Calciatore positivo, quarantena squadra Pianese
L'intera squadra di calcio della Pianese di Piancastagnaio (Siena), che milita nel girone A della serie C, è stata messa in quarantena. La decisione è stata presa dalle autorità sanitarie dopo che un giocatore 22enne è risultato positivo al nuovo coronavirus Covid-19. Ancora manca la validazione dell'Istituto superiore di sanità. Il giovane sabato scorso ha accusato i primi malesseri in albergo ad Alessandria, dove si trovava in ritiro con la squadra, con cui il giorno successivo avrebbe dovuto giocare contro la Juventus under 23. Il 22enne non ha giocato perchè la mattina la febbre è salita. La squadra è rientrata a Piancastagnaio mentre lui è tornato autonomamente a casa. Mercoledì mattina gli è stato fatto il tampone a domicilio, che durante la notte ha dato un primo esito positivo. Dalle prime ore di stamattina è ricoverato all'ospedale delle Scotte a Siena, in isolamento. È in buone condizioni di salute.

Infetto in Algeria, Alitalia contatta altri passeggeri volo
Alitalia nelle scorse ore è stata informata dalle autorità sanitarie che è stata riscontrata patologia Covid-19 in un passeggero italiano che il 17 febbraio scorso ha viaggiato sui voli AZ2109, Milano Linate-Roma, e AZ802 Roma-Algeri. Lo fa sapere la compagnia in una nota. Alitalia, in costante contatto con le autorità, ha fornito alla Sanità Aerea italiana i nominativi delle persone sedute in prossimità al passeggero in questione, così che possa procedere a contattarli per accertamenti, come previsto dal protocollo per simili casi. Alitalia ha inoltre predisposto la sanificazione degli aeromobili interessati, il cui sistema di ventilazione è dotato di potentissimi filtri, e dato indicazione al personale di bordo dei due voli, che, comunque non presenta alcun sintomo di malessere, di attenersi al protocollo sanitario previsto.

Per alunni Codogno arriva la 'telescuola'
A Codogno, nel cuore della 'zona rossa' del Lodigiano, si lavora per far proseguire le lezioni a distanza per gli alunni delle scuole elementare e media, nonché per quelli dei tre istituti cittadini, tecnico, professionale e agrario, nel caso venga prolungata la chiusura delle scuole. "A breve partirà la 'telescuola' o scuola a distanza" ha annunciato sul proprio sito l'istituto comprensivo a cui fanno capo elementari e medie, sottolineando che "la scuola vuole dare alla comunità un segnale di stabilità, di sicurezza e di ottimismo e cercare di trasformare queste giornate in un'opportunità per riflettere, sistematizzare, elaborare, leggere e approfondire argomenti proposti in classe o esplorare altri aspetti didattici, anche e soprattutto con modalità a distanza". Anche l'istituto che comprende le tre superiori sta avviando un sistema di lezioni a distanza attraverso le proprie piattaforme digitali e il registro elettronico. Le attività, chiarisce il sito dell'istituto, sono "da intendersi come didattica sostitutiva, pertanto da considerarsi obbligatorie".

Primo contagio in Abruzzo, turista brianzolo a Roseto
C'è un primo presunto caso di Coronavirus in Abruzzo. Un uomo, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Teramo, è risultato positivo al primo test per il Covid-19. La conferma del contagio arriverà solo con gli esiti del secondo esame, che sarà eseguito all'Istituto Spallanzani di Roma. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Il paziente, residente nella bassa Brianza, è a Roseto degli Abruzzi con la famiglia, per trascorrere qualche giorno nella loro abitazione di villeggiatura. Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha sentito il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, il quale ha deciso in qualità di autorità sanitaria di chiudere precauzionalmente le scuole. Il presidente Marsilio è in continuo contatto con l'assessore alla salute, Nicoletta Verí, e il dirigente della Protezione civile regionale che stanno seguendo con la Asl di Teramo la ricostruzione di tutti i movimenti del paziente ricoverato per decidere le misure da adottare. Il presidente Marsilio, inoltre, è a strettissimo contatto anche con il ministro Speranza e con il commissario Borrelli, con loro la Regione sta condividendo e condividerà tutte le azioni del caso per affrontare nella maniera migliore questa emergenza. "L'Abruzzo continua a rimanere regione fuori cluster - ha confermato il presidente Marsilio - stiamo lavorando e lavoreremo per mettere in quarantena le persone che sono state a stretto contatto con questo paziente".

Puglia, primo contagio
"Come avevamo previsto - annuncia il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano - abbiamo il primo soggetto influenzato residente nella provincia di Taranto, sembra proveniente da Codogno in Lombardia, ove si era recato in visita, positivo al test Coronavirus. Il test verrà domani trasmesso all'Istituto Superiore di Sanità per la conferma di seconda istanza". "Il paziente - continua la nota - è isolato sin da ieri al reparto infettivi dell'Ospedale Santissima Annunziata in stanza a pressione negativa. Tutte le persone con le quali il soggetto è stato in contatto dopo il soggiorno a Codogno verranno sottoposte a tampone e poste in quarantena nelle prossime ore secondo i protocolli previsti".

Attenzione alle notizie non verificate
"C'è il massimo livello di attenzione e concentrazione per isolare e individuare il virus". Così il capo della protezione civile e commissario per il Coronavirus Angelo Borrelli. "Chiedo anche a voi di fare attenzione a verificare le notizie, è bene che non siano prese in considerazione", ha aggiunto.

Sui tamponi si seguono le direttive Oms
I tamponi verranno eseguiti non solo ai soggetti con sintomi del coronavirus "ma anche a chi ha avuto contatti con persone positive". Lo ha detto il Commissario Angelo Borrelli sottolineando che "c'è il massimo livello di attenzione". "Meno del 4% dei tamponi ha dato esito positivo, oltre la metà dei positivi non va in ospedale, e come conferma l'Oms gli affetti hanno in 4 casi su 5 sintomi lievi".

Liguria non è focolaio
"La Liguria nuovo focolaio del coronavirus in Italia? Da quello che so i casi (11) sono concentrati in una comitiva, non credo assolutamente si un nuovo focolaio". 

Sui minorenni non c'è ufficialità
"Non disponiamo di informazioni ufficiali" sui minori contagiati dal coronavirus. Lo ha detto Angelo Borrelli. "Pregherei anche la stampa di fare attenzione. Non so da dove escono queste informazioni e se non sono verificate è bene che non siano prese in considerazione, almeno io non le prendo in considerazione. Quando avremo una informazione su questo punto - ha concluso - ve le daremo". 

Emilia Romagna: donna positiva al coronavirus partorisce bimbo sano
Era risultata positiva al Coronavirus; oggi una donna ha partorito all'ospedale di Piacenza. Il figlio è nato sano, non ha contratto il virus. Lo ha comunicato l'assessore alle Politiche della salute della Regione Emilia-Romagna, Sergio Venturi, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla epidemia. Sono 47, al momento, in tutto, i casi di persone positive al Coronavirus in Emilia-Romagna. Di questi pazienti, 28 si trovano a Piacenza, 8 a Modena, 8 a Parma e 3 a Rimini. Al momento tre sono in terapia intensiva, molti sono al loro domicilio. Sono una ventina di casi in più rispetto a ieri.

7 minori tra i contagiati in Lombardia e una in Veneto
Sale il numero dei contagiati, anche fra i bambini e gli adolescenti: sette sono risultati positivi in Lombardia e una in Veneto. Nel caso della Lombardia, i bambini positivi (come confermato dal governatore Attilio Fontana) sono praticamente tutti legati al focolaio di Codogno. In particolare, una bambina di quattro anni di Castiglione d'Adda è ricoverata all'ospedale San Matteo di Pavia, lo stesso dove si trova il cosiddetto Paziente1. La bambina è ricoverata tranquillamente nel reparto di malattie infettive. All'ospedale di Seriate, in provincia di Bergamo, si trova un quindicenne positivo al test, che però è ricoverato per ragioni diverse dal coronavirus. Sono invece tornati a casa un bambino di 10 anni di San Rocco al Porto (Lodi) e uno di Soresina (Cremona), che era risultato positivo in Trentino mentre era in vacanza con i genitori (positivi anche loro). Ai suoi compagni di classe è stato fatto il tampone e sono tutti risultati negativi. Il tampone è stato fatto anche ai compagni di scuola di un diciassettenne di Valdidentro, che frequenta l'istituto tecnico agrario Tosi di Codogno, ricoverato all'ospedale di Lecco, da cui potrebbe venire presto dimesso. Al momento, segnala la Prefettura, almeno altri due suoi compagni di scuola, anche loro della provincia di Sondrio, sono risultati positivi al test: una ragazza di Gordona, in Valchiavenna, e un ragazzo di Montagna di Valtellina. Entrambi sono asintomatici e stanno trascorrendo un periodo di isolamento di due settimane a casa così come la loro famiglia. Sono invece risultati negativi i test di altri sette compagni di scuola che vivono in Valtellina. A Padova una bambina di otto anni è stata trovata positiva al coronavirus. A confermarlo è la Regione Veneto. Immediatamente sono scattate tutte le necessarie misure preventive. 

Campania: due casi sospetti
E' una ragazza di origini ucraine di 25 anni proveniente da Cremona la paziente ricoverata da ieri notte al presidio ospedaliero di Vallo della Lucania e risultata positiva al coronavirus, almeno dal primo test eseguito a Napoli. Ora si attende l'esito del tampone inviato allo Spallanzani di Roma. La paziente è stata trasferita al Cotugno di Napoli con un'ambulanza protetta. Il secondo caso sospetto è di una 24enne di Caserta tornata il 24 in città dal Milanese, dove lavora. I risultati si avranno domattina dallo Spallanzani, dove oggi sono stati inviati i tamponi. La giovane era tornata in auto insieme a un gruppo di amici del Beneventano: si sta provvedendo a rintracciarli per la quarantena e verificare se qualcuno presenti già sintomi. La ragazza si era recata al Cotugno poco dopo il suo arrivo in città perché avvertiva dei malesseri. Subito dopo il tampone, i medici le avevano consigliato di mettersi in autoquarantena in attesa dei risultati. 

Stop scuole e università in Campania 
Scuole chiuse in Campania. E' quanto prevede un'ordinanza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che dispone la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università per tre giorni a partire da domani 27 febbraio per consentire interventi di disinfestazione straordinaria in relazione all'emergenza coronavirus, fino a sabato 1° marzo.

Veneto: secondo paziente dimesso
Seconda dimissione in Veneto, per un paziente affetto da Coronavirus. Si tratta di una persona appartenente al cluster di Vo Euganeo risultata positiva al virus il 22 febbraio e quindi ricoverata nell'Azienda ospedaliera di Padova. Ora il paziente stara' in isolamento nella sua abitazione. In Veneto sono saliti a 87 i casi di positività al coronavirus, secondo il bollettino aggiornato alle 16,30 della Regione Veneto: 42 i casi registrati a Vò Euganeo, 5 all'ospedale di Mirano, 9 all'ospedale di Venezia, 8 a Limena nel padovano, 14 a Treviso, e 9 pazienti ancora da associare ad un cluster.

Codogno: 18 Carabinieri in isolamento a casa
Diciotto carabinieri della compagnia di Codogno, secondo quanto si è appreso, sono in isolamento domiciliare, in via precauzionale, dopo aver partecipato a una riunione conviviale con un loro collega in congedo, risultato positivo al virus. L'incontro tra colleghi era avvenuto lo scorso 17 febbraio e si era svolto in caserma. non appena venuti a conoscenza della positività del carabiniere pensionato, i colleghi hanno segnalato il caso alle autorità competenti che ne hanno disposto l'isolamento.

Liguria, altri 10 positivi in hotel Alassio 
Ci sono altre 10 persone positive al coronavirus negli hotel di Alassio (Savona). In Liguria ci sono "16 positivi al momento. Uno è di Spezia, 15 provengono dal cluster di Alassio, dai due alberghi. Restano tre in corso di verifica e conferma, tutti e tre provenienti da Alassio". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nel corso del punto stampa sul coronavirus, dopo l'intervento di Borrelli

Nas in ispezione negli ospedali di Codogno, sequestrate cartelle del Paziente 1
Sequestrate le cartelle cliniche del paziente 1 affetto da Coronavirus. Da quanto si apprende, i carabinieri del Nas, su disposizione della procura di Lodi che ha aperto un'inchiesta conoscitiva contro ignoti, hanno sequestrato all'ospedale di Codogno le cartelle cliniche del giovane. Nelle scorse ore acquisizioni da parte dei Nas ci sarebbero state anche, oltre che nella struttura di Codogno, anche negli ospedali di Lodi e Casapusterlengo. 

Audio istiga ad assalto supermarket, Pm indaga
I procuratori aggiunti di Milano Tiziana Siciliano e Eugenio Fusco hanno aperto un'inchiesta per diffusione di notizie false atte a turbare l'ordine pubblico in relazione ad un audio che sta circolando via WhatsApp almeno da sabato e nel quale la voce di una donna incita a "fare la scorta" perché Milano finirà "in quarantena come mi ha detto la moglie di uno della Regione". L'ipotesi è che quell'audio, ascoltato da numerose persone, abbia spinto molti sabato a dare l'assalto ai supermarket. 

Spallanzani: guariti tutti i pazienti ricoverati nel nosocomio romano
Tutti i pazienti ricoverati dal 29 gennaio all'Inmi Spallanzani di Roma sono guariti dal coronavirus. La coppia cinese, il ricercatore italiano (già dimesso) e il 17enne di Grado mai risultato positivo. Ieri, per la prima volta, sono risultati negativi i test effettuati sulla coppia cinese per la ricerca del coronavirus. Sabato è stato dimesso, perché negativo e in ottima salute, il ricercatore italiano (il primo connazionale contagiato) che era in isolamento alla Città militare della Cecchignola prima di essere trasferito allo Spallanzani. Trentanove sono i pazienti tutt'ora ricoverati, riferisce il bollettino.

"Tutti i test negativi"
"Tutti i test effettuati fino ad ora sono negativi". Così il bollettino medico diramato dallo Spallanzani a mezzogiorno di giovedì 27 febbraio. "La coppia cinese, attualmente ricoverata in degenza ordinaria, prosegue nel percorso di risoluzione della sintomatologia clinica. Il giovane studente italiano sta concludendo il periodo di osservazione". Lo rende noto l'ospedale Lazzaro Spallanzani.

Coppia cinese: "Salvati da medici italiani"
"Grazie, i medici italiani ci hanno curato e salvato la vita". È quanto avrebbero detto i coniugi cinesi, primi casi accertati di coronavirus in Italia, ai medici dello Spallanzani che li hanno curati. Da ieri anche la moglie è stata trasferita in reparto dopo essere risultata negativa ai test. Intanto a giorni, probabilmente nel weekend, anche Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per 2 volte in Cina a causa della febbre ma negativo ai test, lascerà l'istituto per le malattie infettive di Roma.

Dpc: esteso ricorso a lavoro agile a 6 regioni
Nel nuovo Dpcm attuativo del decreto sul Coronavirus è prevista l'estensione del ricorso al lavoro agile. Infatti, come stabilito dall'art. 2 del Dpcm, questa modalità è applicabile fino al 15 marzo 2020 per i datori di lavoro aventi sede legale o operativa nelle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria, e per i lavoratori ivi residenti o domiciliati che svolgano attività lavorativa fuori da tali territori, a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza di accordi individuali. Gli obblighi di informativa previsti dalla legge sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell'Inail". Lo comunica il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Direttiva PA, chi proviene da zone colpite deve comunicarlo
I dipendenti pubblici e coloro che operano presso amministrazioni pubbliche "qualora provengano" dalle zone colpite dall'emergenza Coronavirus e o che abbiano avuto contatti con persone provenienti da quelle stesse aree "sono tenuti a comunicare tale circostanza all'amministrazione". E' una delle misure contenute nella direttiva firmata dalla ministra della Pa, Fabiana Dadone, che cita quest'ultimo riguardo cita anche per "la conseguente informativa all'Autorità sanitaria competente ai fini della salvaguardia della salute del luogo di lavoro".

81 sindaci del Milanese chiedono aiuto economico
Una lettera aperta al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, perché "si faccia interprete con il Governo della richiesta di un sostegno concreto alla vita economica e produttiva dei Comuni lombardi" colpiti dall'emergenza Coronavirus: l'hanno scritta 81 sindaci del Milanese, che si trovano nella zona gialla del cordone di prevenzione. Un appello bipartisan che viene sia da amministrazioni di centrodestra che di centrosinistra: fra i primi firmatari Ermanno Zacchetti, sindaco di Cernusco sul Naviglio, Andrea Checchi di Pessano con Bornago, Ivonne Cosciotti di Pioltello, Chiara Calati di Magenta, Yuri Santagostino di Cornaredo e molti altri.

"C'è un'emergenza sanitaria che stiamo affrontando, ma si sta aprendo anche un'emergenza economica - spiegano - generata dalla sospensione di alcuni servizi, dalla chiusura di centri sportivi e palestre, dalla limitazione degli orari dei bar, in generale dalla minore circolazione delle persone nei nostri negozi, dalla aleatorietà degli ordini per le piccole imprese e dalla oggettiva inefficacia dello smartworking in certi settori". 

Musumeci: meglio se dal nord non vengono
"La Sicilia non è una terra in cui non si può sbarcare e non si può atterrare: però servono controlli perché non è possibile che i due casi registrati di positività al coronavirus riguardano turisti del Nord perché nella nostra isola non c'è un focolaio. Sarebbe meglio che i turisti dal Nord non venissero". Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, parlando con i cronisti a palazzo Orleans. Il presidente Musumeci ha inoltre comunicato un nuovo caso a Catania, si tratta di una donna positiva a tamponi.

Nello Musumeci, incontrando i giornalisti a Palazzo d'Orleans ha proseguito. "Abbiamo bisogno di essere prudenti al massimo e dall'altro di non fare terrorismo - ha ribadito - Dobbiamo
continuare a vivere: se questa vicenda dura due anni che facciamo? Intanto, però, questa situazione va gestita. È impossibile che la gente continui ad arrivare in Sicilia e nessuno faccia controlli. Per questo - ha concluso - chiediamo al governo nazionale di aumentare i controlli".