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Coronavirus

Martedì 14 scadranno i provvedimenti varati l'11 giugno

Coronavirus. Ipotesi prolungamento stato d'emergenza al 31 ottobre. Boccia: "Non limita la libertà"

"L'emergenza significa anche consentire a Regioni e sanità di avere attenzioni e risorse", ha detto il ministro. Per la leader di Fdi, Giorgia Meloni, la proroga è "da irresponsabili". Il governatore del Veneto Zaia chiede che il tema "sia affrontato in Parlamento"

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Prorogare lo stato di emergenza per la lotta al coronavirus al 31 ottobre anziché al 31 dicembre: è l'ipotesi su cui si starebbe riflettendo il Governo e che potrebbe essere all'esame del Cdm nei prossimi giorni.

Boccia: "Non limita la libertà"
"L'estensione dello stato d'emergenza a seguito del Covid-19 non limita la libertà individuale delle persone ma consente di avere maggiore protezione da parte dello Stato": lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia,incontrando i giornalisti in occasione della visita in Umbria e l'incontro con la presidente della Regione Donatella Tesei. "Non pensavo di doverlo ribadire" ha sottolineato. "L'emergenza significa anche consentire a Regioni e sanità di avere attenzioni e risorse" ha aggiunto. 

"Anche se siamo uno dei Paesi più sicuri al mondo - ha affermato ancora Boccia - non credo ci sia un solo italiano che ha pensato che dal 1 agosto potesse finirelo stato d'emergenza".   La situazione mondiale, secondo il ministro, è sotto gli occhi di tutti e quindi "non siamo scevri da qualsiasi rischio"."Abbiamo riaperto il Paese ma lo teniamo costantemente sotto controllo" ha concluso Boccia.

Domani il voto in parlamento
Martedì il Parlamento voterà sulle comunicazioni di Speranza sul nuovo Dpcm per le misure in scadenza.

Dovrebbero essere prolungate al 31 luglio le restrizioni contenute nell'ultimo dpcm. Il provvedimento del ministero Salute manterrà così attive fino a fine mese le misure contenute nel Dpcm dell'11 giugno. 

Le porte di discoteche, fiere e congressi restano ancora serrate a causa della pandemia di Covid-19: per l'apertura dovranno attendere ancora, almeno fino al 31 luglio. Fino alla stessa data saranno inoltre vietati gli assembramenti e sarà obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico.

In sostanza, il 31 luglio è il nuovo termine al quale potranno essere prorogate tutte le misure restrittive contenute nel Dpcm dell'11 giugno scorso. La proposta, a quanto si apprende da fonti del ministero della Salute, è contenuta del nuovo Dpcm che il ministro Roberto Speranza si prepara a presentare martedì 14 luglio, giorno in cui scadranno i provvedimenti varati l'11 giugno.

Il Dpcm che Speranza si prepara a presentare martedì potrebbe contenere la conferma delle ordinanze adottate dallo stesso ministro circa il divieto di ingresso per chi ha soggiornato negli ultimi 14 giorni nei 13 Paesi che sono al di sotto dei coefficienti minimi di sicurezza relativi alla percentuale di incidenza e al coefficiente di resilienza, ossia la capacità del sistema sanitario di sostenere un'emergenza improvvisa come quella della pandemia. Non è noto comunque, ad ora, se la lista potrà subire qualche modifica in quanto sono in corso le ultime valutazioni sui Paesi da aggiungere o togliere.

Relativamente alle misure sul divieto di ingresso, sempre a quanto si apprende, il nuovo Dpcm potrebbe prevedere anche la possibilità di rimpatrio immediato. In generale, le misure contenute nel documento che Speranza si prepara a presentare prorogano fino al 31 luglio tutti i provvedimenti previsti dal Dpcm dell'11 giugno. In concreto, quindi, si posticipano le aperture di discoteche, fiere e congressi e si continuano a sospendere eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di sicurezza.

Anche nei luoghi di culto si devono continuare ad adottare misure tali da evitare assembramenti. Cinema, teatri e auditorium continueranno ad avere posti a sedere preassegnati e distanziati, rispettando la distanza di almeno un metro (ad eccezione dei conviventi) e con un massimo di mille spettatori per spettacoli all'aperto e 200 in luoghi chiusi.

Sempre fino al 31 luglio resteranno in vigore i protocolli di sicurezza come condizione di apertura delle attività produttive e commerciali, assicurando che la distanza interpersonale di almeno un metro sia rispettata, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare nei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni.

Prosegue anche l'obbligo in tutta Italia di indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, compresi i mezzi di trasporto e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Resta valide, inoltre, l'applicazione della sanzione penale per chi viola la quarantena obbligatoria. Una misura, questa, giudicata dal ministero indispensabile in questa fase di aumento dei contagi da importazione.

Per i bambini resta consentito giocare all'aperto, purché in sicurezza, e continuano a essere permesse attività motorie e sportive all'aperto e nelle palestre, rispettando la distanza di sicurezza di almeno due metri. Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, infine, possono continuare a esercitare le loro attività a condizione che le regioni e le province autonome di riferimento ne abbiano accertato la compatibilità con l'andamento della situazione epidemiologica.