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ITALIA

Il punto sull'epidemia

Coronavirus, la Lombardia chiede al governo ulteriori restrizioni: "Chiudere aziende"

Tra le possibili chiusure anche "attività commerciali come profumerie, ottici. Ce lo chiedono sia i lavoratori che i datori di lavoro che oltretutto registrano già un alto tasso d'assenteismo" ha detto l'assessore alla Sanità. Lamorgese: "Se necessario faremo altre scelte coraggiose". Tavolo del governo con le associazioni industriali e dei lavoratori. Continua ad aumentare il numero dei contagi, solo in Lombardia +1.445 . Galli. "Numero reale di contagiati è più alto"

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Una videoconferenza in corso a Palazzo Chigi per fare il punto con sindacati e associazioni industriali. Questo è l'appuntamento voluto oggi dal premier Giuseppe Conte. Per il governo partecipano anche i ministri del Lavoro Nunzia Catalfo, dell'Economia Roberto Gualtieri, della Sanità Roberto Speranza e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Sul tavolo l'attuazione delle previsioni contenute nell'ultimo dpcm riguardanti i protocolli di sicurezza nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori.Il premier ha convocato il tavolo dopo che ieri in alcuni stabilimenti erano stati proclamati scioperi per chiedere la garanzia della sicurezza per i lavoratori.

Crimi: "Sul tavolo sicurezza e ammortizzatori"
"La riunione di oggi si concentra sulla sicurezza dei lavoratori: ieri è emersa in tutta la sua drammaticità la situazione di tante fabbriche, tante realtà produttive in cui le persone lavorano a distanza ravvicinata ed hanno chiesto di essere tutelate". Così il viceministro agli Interni e capo politico del M5s Vito Crimi a Unomattina a proposito del "tavolo", che si riunisce oggi in videoconferenza, del governo con le associazioni industriali e dei lavoratori.    "Metteremo in campo ogni iniziativa utile a far sì che nessuno perda il lavoro: ci saranno iniziative legate alla Cigse agli indennizzi per i settori che si trovano a soffrire" ha ricordato Crimi



L'assessore al welfare della Lombardia Giulio Gallera, torna a chiedere maggiori restrizioni in Lombardia "per soffocare" il coronavirus "con un favorevole effetto per tutto il Paese". L'assessore regionale, intervenuto ad Agorà, Rai3, chiede "di fare un'eccezione per la Lombardia  la regione più colpita, con un'ulteriore chiusura di negozi e aziende. Non tutte, ma almeno quelle non legate ai servizi pubblici essenziali, con lo scopo di rallentare ancora la diffusione". Tra le possibili chiusure, "attività commerciali come profumerie, ottici. Ce lo chiedono sia i lavoratori che i datori di lavoro che oltretutto registrano già un alto tasso d'assenteismo". Una questione sul tavolo del governo, anche in vista dell'appuntamento di oggi con le associazioni degli industriali e dei lavoratori.

Lamorgese: "Se necessario faremo altre scelte coraggiose"
"Il governo ha agito con determinazione e fermezza, adottando le decisioni ritenute necessarie. Ne valuteremo gli effetti e, se necessario, non ci sottrarremo ad altre scelte coraggiose". Lo afferma la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, in un'intervista al Corriere della Sera in cui si appella ai cittadini affinché rispettino e regole.   "Molti cittadini non hanno ancora compreso che uscire di casa senza un valido motivo e rimanere a stretto contatto con amici e parenti è da irresponsabili, perché il virus è più veloce e più furbo dei nostri piccoli espedienti per aggirare le ordinanze",dice Lamorgese. "Le uscite in compagnia e la permanenza prolungata all'aperto costituiscono situazioni di rischio che devono essere evitate".

Galli. "Numero reale di contagiati è più alto"
"La notte è ancora abbastanza fonda purtroppo, i casi ufficiali sono il prodotto della circolazione del virus delle scorse settimane, sono prevalentemente sintomatici, ma non abbiamo avuto una sufficiente inchiesta epidemiologica sugli asintomatici. Quindi il numero reale di contagiati è più alto di quello ufficiale". Il direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale "Sacco" di Milano, Massimo Galli, fa il punto sull'emergenza coronavirus con "Circo Massimo" su Radio Capital. "Non si stanno facendo abbastanza tamponi - spiega Galli - basti dire che la Corea del Sud ha un tasso di letalità dello 0,88%, mentre in Italia è del 6,6%. Da noi è molto più rappresentata la componente di asintomatici. Abbiamo più contagiati dei casi per ora accertati e la letalità è più alta perché stiamo facendo i calcoli solo su quelli sintomatici e non sulla stima globale". Sulla necessità di fare maggiori tamponi crede "sia un problema di ordine organizzativo territoriale. La battaglia si vince nei territori, come sul campo di battaglia. C'è da coinvolgere di più la medicina territoriale per ridurre la portata del virus".

Lazio, D'Amato: "Siamo pronti, ad altre misure. Il picco qui? Almeno un'altra settimana"
"Abbiamo iniziato la settimana con 102 positivi al Covid 19 per cui c'è  stato un incremento progressivo fino ai 200 casi di ieri e ci aspettiamo ulteriormente un aumento nella giornata di oggi". A spiegarlo a Buongiorno Regione Lazio l'assessore regionale del Lazio alla sanità Alessio D'Amato. "Non parlerei ancora di picco perché  i nostri tecnici e i nostri scienziati ci dicono che avverrà  ancora più  in là e ci vorrà  almeno un'altra settimana" ha sottolineato. E a questo proposito circa l'ipotesi di chiedere misure più  restrittive ha detto: "Noi siamo pronti a tutto, siamo fortemente impegnati come sistema sanitario. Ringrazio tutti gli operatori e lancio un appello: donate il sangue perché nelle nostre strutture inizia a scarseggiare. C'è  stata una contrazione delle donazioni e ciò rischia di pregiudicare la normale attività chirurgica".

I numeri del'epidemia
Secondo l'ultimo bilancio di ieri sono 12.839 i pazienti positivi da coronavirus in Italia, 2.249 di più rispetto al giorno precedente. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana alla Protezione civile. I nuovi decessi sono 188 per un totale di 1.016. I guariti e dimessi sono 1.258 totali (+213 rispetto a ieri). A oggi sono 15.113 i contagiati totali (comprese le vittime e i guariti), con un aumento di 2.651 unità. 

Oltre 6000 persone ricoverate, più di 5000 in isolamento volontario
Nel numero dei contagiati ci sono 5.036 persone in isolamento volontario, 1.153 persone sono in terapia intensiva, ovvero il 10% degli affetti. Sono 6.650 i ricoverati in ospedale, 188 i decessi. Di questi, il 98% aveva più di 69 anni, e il 67% aveva patologie pregresse. 

Iss, in Italia mortalità più alta
L'Iss sta studiando perché "la mortalità da Coronavirus in Italia appaia così elevata rispetto ad altri paesi". Lo ha detto Paolo D'Ancona, dell'Istituto superiore di sanità, nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile con Angelo Borrelli.

Il dettaglio del contagio
I casi attualmente positivi sono 6.896 in Lombardia, 1.758 in Emilia-Romagna, 1.297 in Veneto, 554 in Piemonte, 570 nelle Marche, 352 in Toscana, 243 in Liguria, 174 in Campania, 172 nel Lazio, 148 in Friuli Venezia Giulia, 98 in Puglia, 102 nella Provincia autonoma di Trento, 103 nella Provincia autonoma di Bolzano, 111 in Sicilia, 62 in Umbria, 78 in Abruzzo, 39 in Sardegna, 26 in Valle d'Aosta, 32 in Calabria, 16 in Molise e 8 in Basilicata. Sono 1.258 le persone guarite. I deceduti sono 1.016, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. 

Farmaco antiartrite sotto osservazione
E' in corso un approfondimento dell'Aifa sull'anti-artrite usato off label a Napoli dal team di Paolo Ascierto, direttore dell'Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Pascale per trattare pazienti con polmonite da Covid-10. "Ne abbiamo parlato nel corso delle varie riunioni, e credo che ci siano in atto degli approfondimenti da parte dell'Agenzia italiana del farmaco", ha annunciato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della consueta conferenza stampa, a Roma, per fare il punto sull'emergenza coronavirus. "Non vi voglio dare delle anticipazioni, ma so che si sta facendo uno studio sotto questo profilo e a breve, fra massimo una decina di giorni, si potrà avere un riscontro sull'uso di questi farmaci". "Abbiamo letto tutti di questo farmaco usato dal Cotugno di Napoli - ha aggiunto - e che appare utile e proficuo per superare la fase di malattia. Vedremo. E mi auguro a breve di poter apprezzare i risultati di questi studi", ha concluso Borrelli.

Lamborghini chiude stabilimento fino al 25 marzo
Automobili Lamborghini intensifica le misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus. A sostegno delle ultime direttive del Governo lo stabilimento di Sant'Agata Bolognese (Bologna) chiude da oggi fino al 25 marzo prossimo. "Questa misura - sottolinea il Ceo di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali - è un atto di responsabilità sociale e di grande sensibilità nei confronti delle nostre persone per la situazione di emergenza, che stiamo vivendo in Italia in questi giorni e che si sta sviluppando anche all'estero. Come già fatto finora, continuiamo a monitorare la situazione per reagire in maniera rapida ed efficace - conclude - col supporto dei nostri collaboratori e per poter ripartire con energia nel momento giusto".

Oltre 100 denunce per norme violate nel milanese
Sono state 124, su 6.934 persone controllate ieri dalle varie Forze dell'ordine, le denunce in provincia di Milano per la violazione delle norme per contenere la diffusione del coronavirus in base all'articolo 650 del Codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità).  Una, è riportato nel bilancio della Prefettura, è invece stata denunciata per Falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico ufficiale e False dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (articoli. 495 e 496 C.p.).   Dieci quelle denunciate per altri reati mentre sono stati cinque gli arresti.