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Coronavirus

Mappatura di 'Nature'

Covid-19. Per fine anno altri 4 vaccini e 9,5 miliardi di dosi

Altri 77 vaccini sono in sperimentazione. Ai Paesi poveri, dove vivono quattro quinti della popolazione mondiale, dosi inferiori 8,5 volte rispetto ai Paesi ricchi. In questo momento il maggiore produttore di vaccini al mondo è la Cina

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di Tiziana Di Giovannandrea
Nel 2021 sono in arrivo almeno altri quattro vaccini e per la fine dell'anno, si prevede che i vaccini anti Covid-19 potrebbero raggiungere una produzione globale di quasi 9,5 miliardi di dosi.

Si tratta di una produzione quasi doppia rispetto ai 5 miliardi di dosi l'anno della normale produzione mondiale di tutti i vaccini, ma non è sufficiente per stroncare la pandemia da Coronavirus. Le stime attuali prevedono infatti una domanda di 11,5 miliardi di dosi: il 18% in più.

I dati emergono dalla mappa presentata dalla rivista Nature sul suo sito e si basano sugli elementi forniti dalla società di analisi Airfinity. Lo studio evidenzia che nel 2021 sono in arrivo almeno altri quattro vaccini, fra i quali Curevac e Novavax, mentre sono 77 le sperimentazioni in corso, delle quali 17 hanno raggiunto la fase più avanzata dei test.

Paesi più poveri svantaggiati
Due sono però le problematiche da evidenziare: la prima è la presenza delle varianti del virus SarsCoV2, alcune delle quali potrebbero sfuggire ai vaccini; la seconda è la grande disparità nella distribuzione, con i Paesi più poveri che finora hanno ricevuto una quantità di dosi 8,5 volte inferiore rispetto a quelle disponibili nel mondo industrializzato. Si calcola che 11 milioni di dosi siano quelle necessarie per vaccinare il 70% della popolazione mondiale, considerando che quasi tutti i vaccini richiedono la somministrazione di due dosi per individuo.

Secondo uno studio del Global Health Innovation Center della Duke University, la quasi totalità delle dosi, circa 6 miliardi, è attualmente disponibile nei Paesi a reddito più elevato mentre una minima quota è per i Paesi a basso reddito. Questi ultimi, nei quali vivono quattro quinti della popolazione mondiale, con le loro sole forze, possano accedere a circa 700 milioni di dosi, ai quali si aggiungono gli 1,1 miliardi messi a disposizione dal Covax, il programma internazionale nato per iniziativa di Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi), l'Alleanza Globale per i vaccini Gavi e Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). 

Mappa produzione vaccini
La mappa globale dei vaccini indica che dall'inizio del 2021 nel mondo sono state prodotte 413 milioni di dosi, la maggior parte delle quali dall'americana Pfizer con la tedesca BioNTech (119 milioni). Seguono la cinese Sinovac (91), l'anglo-svedese AstraZeneca (83), l'americana Moderna (61) e, a distanza, i vaccini della cinese Sinopharm (38), il russo Sputnik V (10), l'indiano Bharat (5,5) e infine quelli dell'americana Johnson&Johnson (4) e della cinese CanSino (2).

In questo momento il maggiore produttore di vaccini al mondo è la Cina, con 141,6 milioni di dosi da quattro aziende, seguita dagli Stati Uniti (103 milioni di dosi da due aziende), Germania e Belgio (70,5 milioni da un'azienda), India (42,3), Gran Bretagna (12,2), Belgio e Russia con 10,4 milioni di dosi ciascuna, Svizzera (5,4), Corea del Sud (1,6), Brasile (200.000) e Sudafrica (160.000). Dall'analisi di Aifinity emerge che disparità e attese deluse hanno caratterizzato fin dall'inizio la corsa ai vaccini, a partire dai 31 milioni di dosi effettivamente prodotte nel 2020, pari ad appena il 4% degli 837 milioni di dosi attesi per lo stesso anno.