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EUROPA

Audizioni per la nuova Commissione europea

Dombrovskis apre: "Regole patto di stabilità troppo complesse, parliamone"

Il candidato vicepresidente ha parlato anche di piccole medie imprese e di salario minimo europeo

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Il candidato vicepresidente della Commissione responsabile per l'Economia, Valdis Dombrovskis, ha parlato di patto di stabilità e di investimenti durante la sua audizione di conferma al Parlamento europeo. L'ex primo ministro della Lettonia dal 2009 al 2014 spiega che le regole del patto di stabilità e crescita "sono diventate troppo complesse", aprendo le porte ad un "dibattito sostanziale per vedere se c'è consenso per semplificarle".

Il patto di stabilità e crescita è stato approvato nel 1997 e fissa dei vincoli economici per i 28 paesi dell'Unione europea, in particolare per i 19 dell'Eurozona: un deficit pubblico non superiore al 3% del Pil e un debito pubblico al di sotto del 60% del Prodotto interno lordo. Alcuni paesi dell'Ue non rispettano o il tetto del deficit/Pil, o il debito pubblico, caso dell'Italia intorno al 132%. Ecco perché bisogna "continuare con l'uso della flessibilità, in particolare per permettere di reagire a situazioni di rallentamento economico potenziale". 

Dombrovskis, che attualmente ricopre l'incarico di vicepresidente responsabile per l'euro, ha sottolineato la necessità di garantire "la sovranità economica europea" con "economie nazionali forti che portano avanti riforme" e "che creano cuscinetti fiscali in periodi di crescita da usare quando c'è un rallentamento".



Piccole medie imprese in Europa
La Commissione di Ursula von der Leyen, che avrà inizio il primo novembre, proporrà entro i 100 giorni dall'inizio del mandato la creazione di un fondo "per aiutare le Piccole e Medie Imprese a quotarsi o raccogliere fondi nel mercato dei capitali", spiega Dombrovskis durante la sua audizione. Le Pmi sono secondo il lettone la "spina dorsale dell'economia europea, perché la loro capacità innovativa e il loro talento sono asset vitali per la sovranità economica dell'Europa. Ma troppo spesso si spostano all'estero per crescere". Questa è una ragione importante per la quale, secondo Dombrovskis, "c'è bisogno dell'Unione dei mercati dei capitali".

Salario minimo 
Nell'audizione il lettone ha parlato del salario minimo europeo che "sarà la prima proposta, con una transizione al green e digitale, guardando al sociale in modo equo, senza lasciare nessuno indietro".

Brexit rischia di essere dirompente per l'economia Ue
Il problema del no deal del Regno Unito si avvicina. Un'uscita senza accordo della Brexit dall'Unione Europea il 31 ottobre rischia di essere "dirompente" per l'economia dell'Unione europea: "Siamo pronti a aiutare paesi e regioni più colpiti se questo scenario dovesse realizzarsi" spiega il lettone durante l'audizione durata circa due ore e mezza.

Golden rule limitata 
Dombrovskis, già commissario europeo per i servizi finanziari sotto il presidente Jean-Claude Junker, si è detto favorevole a discutere una "Golden rule limitata" per escludere alcuni investimenti dai limiti sul deficit nel patto di stabilità e crescita. A settembre l'European Fiscal Board - il gruppo di saggi che verifica come la Commissione applica il patto  - ha proposto di semplificare le regole di bilancio, sostituendo il criterio del deficit strutturale con un tetto all'aumento della spesa in funzione della crescita nominale del Pil.

Investimenti per il clima
Per finanziare la transizione verso un'economia neutrale sul clima, "l'Europa ha bisogno di investimenti massicci: trilioni di euro nei prossimi decenni, sia finanziamenti pubblici che privati" chiude Dombrovskis. Dopo di lui seguono le audizioni della danese Margrethe Vestager e dell'olandese Frans Timmermans, rispettivamente designati per il digitale e appunto, per il green deal.