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ITALIA

Intervista al Corriere della Sera

Emergenza rifiuti a Roma, Cerroni: posso salvare la città, ma Virginia Raggi non mi risponde

Riaprire il suo impianto di trattamento di Rocca Cencia è "l'unica soluzione" afferma Manlio Cerroni, il "re della spazzatura" capitolino. "Se quell'impianto è fuorilegge, come dicono- continua- allora quanti risarcimenti dovrei chiedere a chi ci ha dato le autorizzazioni? E poi, se davvero è abusivo, perché l'Ama voleva comprarlo?"

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Riaprire il suo impianto di trattamento di Rocca Cencia è "l'unica soluzione", "se vogliono salvare Roma. Nel 2013, dopo la chiusura della discarica (Malagrotta, ndr), è stato grazie a quell'impianto da mille tonnellate al giorno che la città è stata salvata dall'emergenza. "E poi un bel giorno che succede? Fortini (Daniele Fortini, ex presidente dell'Ama, ndr) decide che lì i rifiuti non devono più andare", "la verità è che si doveva far fuori il Supremo. Non importava se era l'unica strada per risolvere il problema dell'emergenza". Lo afferma Manlio Cerroni, il "Re della spazzatura" capitolino, in una intervista al Corriere della Sera nella quale rivela che "a Virginia Raggi ho scritto due lettere. Non mi ha nemmeno risposto" e "tre volte in campagna elettorale Virginia Raggi ha nominato Cerroni come il Male assoluto".

E sulla inchiesta in corso su Rocca Cencia sottolinea: "Se quell'impianto è fuorilegge, come dicono, allora quanti risarcimenti dovrei chiedere a chi ci ha dato le autorizzazioni? E poi, se davvero è abusivo, perché l'Ama voleva comprarlo?". Smentisce quindi una connessione con l'assessore all'Ambiente Paola Muraro, già consulente dell'Ama, che definisce "una persona di buon senso": "Ci siamo stretti la mano qualche volta ai convegni. Tutto qui.

In questo campo è una delle poche donne esperte". E parla del suo lavoro: "Mi ha dato soddisfazioni immense. Abbiamo fatto impianti in tutto il mondo, nel 2013 sono stati superati 150 milioni di tonnellate. E adesso avrei ancora la forza e la capacità di risolvere il problema di Roma", "per quanto riguarda i soldi, le assicuro che ho reinvestito tutto. Vivo francescanamente". Quindi conferma di avere sostenuto con contributi elettorali i partiti, "regolarmente denuniciati", tranne i Cinquestelle. .