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ECONOMIA

Manifestazione davanti al Mef di Cgil, Cisl e Uil

Esodati. Governo al lavoro per sciogliere il nodo. Salvini: "Occupiamo il Mef"

I sindacati chiedono una soluzione "definitiva e strutturale" per quei lavoratori rimasti nel 2011 senza occupazione e con scarse possibilità di ricollocamento dopo la legge Fornero. Al Tesoro chiedono una settima misura di salvaguardia e il reintegro dei risparmi del Fondo da 500 milioni

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Protesta dei sindacati davanti al Mef (@cgilnazionale)
Roma
Il tema degli esodati torna sul tavolo dei ministeri dell'Economia e del Lavoro impegnati a trovare una soluzione per quei lavoratori rimasti senza occupazione nel 2011, con scarse possibilità di ricollocamento e prossimi alla pensione senza però averne maturato i requisiti. Si tratta all'incirca di 49.500 cittadini rimasti fuori dalle sei salvaguardie precedenti.

"Dopo le modifiche al sistema previdenziale introdotte dalla legge Fornero alla fine del 2011 - riferisce una nota dei ministeri - i governi e il Parlamento sono intervenuti con sei distinti provvedimenti di salvaguardia a tutela dei lavoratori che avevano sottoscritto collettivamente accordi di incentivo all'esodo. Il governo sta attualmente valutando una soluzione. Il ministro Padoan e il ministro Poletti - si conclude - stanno seguendo i lavori con l'obiettivo di dare una risposta alle situazioni di disagio". 

Manifestazione davanti al Mef per chiedere 7a salvaguardia e utilizzo risparmi del Fondo per esodati
E in piazza, con un presidio davanti al ministero dell'Economia, stanno manifestando i sindacati Cgil, Cisl e Uil che chiedono una soluzione "definitiva e strutturale". L'obiettivo è ottenere la settima misura di salvaguardia per i lavoratori rimasti sospesi tra il lavoro e la pensione a seguito della riforma Fornero. Al Tesoro, i sindacati chiedono, quindi, di tornare indietro sulla decisione di sottrarre i risparmi del Fondo per la salvaguardia degli esodati. "Non è accettabile che i risparmi delle sei salvaguardie del Fondo esodati - afferma il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica - vengano utilizzati per altri fini. Sarebbe uno scandalo".

"Siamo costretti a mobilitarci ancora per evitare ulteriori problemi sociali e per difendere diritti già riconosciuti da norme vigenti che oggi vengono rimesse in discussione", aggiunge il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli. Occorre inoltre, conclude il segretario confederale della Uil Domenico Proietti, reintrodurre "una vera flessibilità di accesso alla pensione che è l'unico modo sia per ridurre le eccesive rigidità introdotte dalla legge Fornero sia per riattivare un positivo turn over nel mercato del lavoro a beneficio dei giovani".

Salvini in piazza: "Occupiamo il Mef"
In piazza anche il segretario della Lega Matteo Salvini. "Restiamo qui ad oltranza", fa sapere il leader del Carroccio, insieme ai suoi parlamentari a colloquio con il sottosegretario Pierpaolo Baretta con lo striscione 'Cancelliamo la Fornero'. "Insoddisfatti per le mancate risposte. Belle parole ma nessuna soluzione concreta per gli esodati che continuano a essere senza lavoro e senza pensione", scrive il segretario federale della Lega. "Il premier ha tempo di occuparsi di tutto, al tennis alle intercettazioni ma si dimentica di milioni di italiani. Abbiamo incontrato l'ultima volta, mesi fa, il sottosegretario Morando. Da allora - accusa Salvini - non è cambiato nulla". 

500 milioni risparmi sarebbero stati sottratti al Fondo di salvaguardia
In base alle dichiarazioni dei tecnici del MEF i fondi residuali del 2013 e del 2014 delle precedenti 6 salvaguardie, per un ammontare pari a 500 milioni, sono stati assorbiti nel capitolo delle "economie generali" dello Stato anziché essere trasferiti nel "fondo esodati" come previsto per legge.  Una delegazione sindacale incontrerà il sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta, per chiedere il reintegro delle risorse nel fondo di salvaguardia.

La denuncia di Damiano
Pochi giorni fa proprio il presidente della commissione Lavoro della Camera,  Damiano, dopo l'incontro a Montecitorio con Ragioneria, ministero del Lavoro e Inps su opzione donna e salvaguardia, aveva espresso la sua delusione dopo la decisione del Mef di 'tirare il freno a mano' sulla VII clausola di salvaguardia per gli esodati "arrivando a dichiarare che le risorse del fondo ad hoc non spese nel 2013-2014, ovvero 500 milioni di euro sono perdute, in quanto inglobate dalla Tesoreria".