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ECONOMIA

Lettera aperta dei delegati sindacali al premier

Fiat, Fiom di Torino a Renzi: vogliamo un incontro, ascolti i lavoratori

I delegati e i lavoratori della Fiom di Grugliasco e di Mirafiori chiedono di parlare con Renzi per illustrargli i problemi dell'azienda e parlare del futuro del comparto auto. Lunedì il premier parteciperà alla riunione degli industriali torinesi che si terrà alla Maserati di Grugliasco 

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Matteo Renzi
I delegati e i lavoratori della Fiom della Maserati di Grugliasco e di Mirafiori vogliono incontrare Matteo Renzi. Il premier lunedì prossimo sarà infatti in Piemonte per partecipare all'assemblea degli industriali torinesi che si terrà proprio nello stabilimento di Grugliasco. I metalmeccanici chiedono al presidente del Consiglio di poter illustrargli il proprio punto di vista sui problemi dell'azienda, sui ritmi e sulle condizioni di lavoro, sul futuro del comparto auto a Torino e in Italia. Nella missiva, ricordando che nel torinese "ci sono ancora oltre 4000 lavoratori di Mirafiori in cassa integrazione praticamente a zero ore, a cui se ne aggiunge un numero ben più cospicuo nell'indotto e nelle altre realtà del gruppo Fiat", i delegati e i lavoratori Fiom sottolineano "la preoccupazione che le vetture destinate all'area torinese e i loro volumi produttivi rischiano di non essere sufficienti a saturare tutti gli addetti che sono in cig".

Lettera al premier: "Diverse aziende hanno chiuso i battenti, fallite, hanno licenziato"
Per questo, rilevano che "servirebbe anche da parte del Governo e delle istituzioni locali farsi carico nei confronti dell'azienda di un confronto stringente sulle prospettive future, che con i precedenti governi non c'è stato". Quindi, nella lettera, delegati e lavoratori richiamano la situazione torinese, dove la crisi sta facendo sentire i suoi effetti sul sistema industriale. "Diverse aziende hanno chiuso i battenti, sono fallite, hanno licenziato trascinando verso il basso non solo la filiera produttiva dell'auto ma anche l'economia generale della citta'". "I problemi ci sono e vanno affrontati con tutti cercando soluzioni condivise - proseguono - purtroppo è un periodo in cui troppi pensano di avere la verita' in tasca e sono poco disponibili al confronto escludendo aprioristicamente coloro che hanno punti di vista differenti, ma non per questo indisponibili a trovare soluzioni, come e' successo nei giorni scorsi in occasione della visita dell'ad Marchionne alla Maserati dove all'incontro con le rsa di stabilimenento sono state escluse quelle della Fiom. Noi pensiamo che il confronto, l'ascoltarsi, il rispetto reciproco siano la condizione da cui partire se davvero si vogliono trovare soluzioni in grado di dare risposte alle persone". Intanto, lunedì, a partire dalle 10, sarà presente, davanti all'ingresso dello stabilimento, in corso Allamano, un presidio dei lavoratori "Sarebbe un'occasione persa per Renzi, venendo a Torino, se si limitasse a ascoltare la voce degli industriali e della Fiat e non anche quella dei lavoratori, tanto più alla luce delle vicende di questi giorni", commenta il segretario della Fiom torinese, Federico Bellono.