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MONDO

Usa 2016

Filadelfia, al via la convention democratica. Michelle Obama: "Credo in Hillary"

Inizio con fischi anti-Hillary, poi Michelle riporta la calma: "I nostri figli ci guardano, ascoltano le nostre parole". E lascia il palco travolta dagli applausi. Dopo lo scandalo sulle mail per favorire la Clinton, Bernie Sanders spazza via ogni dubbio e conferma il suo appoggio alla candidata: "Un voto contro quel bullo di Trump"

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Hillary Clinton ''deve essere presidente''. Michelle Obama e Bernie Sanders cercano di unire il partito democratico dietro a Clinton. La convention parte pero' in salita: il popolo di Sanders manifesta fuori dal Wells Fargo Center, e dentro non mancano le rappresaglie che colgono tutti di sorpresa. Il nome di Hillary Clinton viene fischiato ripetutamente, ogni volta che viene pronunciato. I richiami all'ordine cadono nel vuoto, mentre i cori 'Bernie Bernie' invadono l'arena. Sanders interviene con un tweet per cercare di calmare il suo popolo, e convincerlo a non fischiare e contestare Hillary. E sembra riuscirci: la tensione iniziale scema e lascia posto alla calma.

Sul palco della convention democratica sfila la politica democratica americana. Ad ascoltarla in platea l'ex presidente Bill Clinton, che salira' sul palco martedi' in serata per illustrare la carriera della moglie. Michelle Obama le ha regalato un appoggio forte e incondizionato: ''Credo che sia veramente qualificata per essere presidente degli Stati Uniti'' dice Michelle, accolta con un'ovazione dal pubblico. Con indosso un abito blu di Christian Siriano, la First Lady dipinge Hillary come una persona che ''non molla, anche se avrebbe potuto farlo'' in passato. ''Sono qui perche' so il tipo di presidente che Hillary sara'. Ed e' per questo che sto con lei'' mette in evidenza Michelle, dicendosi stupita che siano gia' passati otto anni da quando e' salita sul palco della convention democratica per spiegare agli americani perche' suo marito aveva battuto Hillary e perche' avrebbero dovuto votarlo. ''In questa elezione, cosi' come nel 2008, dobbiamo bussare a ogni porta e conquistare ogni voto''.

Michelle esce travolta dagli applausi. Ad applaudirla da casa anche il presidente Barack Obama: ''un discorso incredibile da parte di una donna incredibile. Non potrei essere piu' orgoglioso, il nostro paese e' fortunato ad averla come First Lady''. Michelle e' seguita da Elizabeth Warren, la senatrice paladina anti-Wall Street che Sanders avrebbe voluto vice presidente di Hillary. Anche la senatrice, che all'inizio della campagna elettorale sembrava volersi candidare, si schiera con lei, senza se e senza ma. Un endorsement completo che precede l'entrata in scena di Sanders. Per Bernie ci sono tre minuti di standing ovation: il senatore cerca ripetutamente di iniziare il suo discorso ma non ce fa. ''Deve essere il nostro prossimo presidente. Non c'e' scelta'' afferma Sanders, assicurando comunque che la rivoluzione continua. Il suo popolo scoppia e' in lacrime. ''So che siete delusi per come e' andato il processo di nomina. Io sono il piu' deluso. Ma questa e' la democrazia'' afferma Sanders, interrotto da applausi e da un tifo da stadio. ''E' triste vedere che Sanders abbia abbandonato la sua rivoluzione - twitta Donald Trump -. Diamo il benvenuto agli elettori che vogliono riparare il sistema truccato che abbiamo e creare posti di lavoro''.