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ECONOMIA

Fondo Monetario Internazionale

Fmi taglia le stime di crescita per l'Italia: Pil a +0,3% nel 2014

Le stime di crescita per l'Italia sono state riviste al ribasso dal Fondo Monetario Internazionale. Il Pil salirà quest'anno dello 0,3%, ovvero 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile. Mentre nel 2015 la crescita accelererà a + 1,1%

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Christine Lagarde, Fondo monetario internazionale
Le performance dell'economia italiana quest'anno e il prossimo saranno peggiori non solo di quelle tedesche, ma anche di quelle di Spagna e Francia. È il dato che emerge da un'analisi della tabella diffusa dal Fondo Monetario Internazionale e parte dell'aggiornamento al World Economic Outlook (WEO) redatto lo scorso aprile.

Se per la Penisola si attende a fine 2014 una crescita dell'economia dello 0,3% (lo 0,3% in meno di quanto calcolato in precedenza) per l'economia spagnola è atteso un +1,2%, dato rivisto al rialzo dello 0,3% rispetto alle previsioni del Fondo di tre mesi fa. In confronto a Madrid, Roma non si riscatta nemmeno nel 2015 quando segnerà un +1,1% (invariato) contro una crescita spagnola pari a un +1,6% (lo 0,6% in più rispetto al WEO di aprile). Quanto alla Francia, è prevista per quest'anno una crescita dello 0,7% e un'espansione dell'1,4% per l'anno prossimo. In entrambi i casi tuttavia le previsioni sono state riviste al ribasso. Secondo il Fmi l'economia della Germania crescerà dell'1,9% per poi rallentare a un +1,7% nel 2015. Le due stime sono state aumentate.

In generale ripresa dell'area euro resta "debole e l'inflazione troppo bassa". Secondo il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard, le recenti misure della Bce sono positive ma è ancora "troppo presto per valutarne gli effetti e se l'inflazione resta bassa ulteriori misure dovrebbero essere considerate. La politica monetaria non può però fare tutto da sola".  

Restano anche i rischi al ribasso sulle prospettive di crescita globali, con le tensioni geopolitiche che potrebbero portare a un aumento dei prezzi del petrolio. Il Fondo Monetario Internazionale sottolinea come in diverse economie avanzate e in quelle emergenti sia necessario andare avanti con le riforme strutturali per rafforzare la produttività e aumentare la potenziale crescita. La politica monetaria, inoltre, dovrebbe rimanere accomodante in tutte le economie avanzate, anche se le prospettive economiche e di inflazione richiederanno una graduale normalizzazione in momenti diversi. La riforma del sistema finanziario, secondo il Fmi, dovrebbe essere completata per limitare i rischi alla stabilità finanziaria    

Frena anche l'economia americana. Il pil degli Stati Uniti nel 2014 crescerà solo dell'1,7%, ovvero 1,1 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile. Il prodotto interno lordo statunitense accelererà nel 2015 segnando un +3,0%. Rallentano anche i Bric (Brasile, Russia, India e Cina). La Cina crescerà quest'anno del 7,4% (-0,2 punti) e nel 2015 del 7,1% (-0,2% punti). La Russia crescerà nel 2014 dello 0,2% (-1,1 punti) e il prossimo dell'1,0% (-1,3%), mentre le stime per l'India vengono confermate a +5,4% e +6,4%. Il Brasile crescerà quest'anno dell'1,3% (-0,6 punti) e nel 2015 del 2,0% (-0,6%).