Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Germanwings-in-3-mesi-Lubitz-consulto-una-decina-di-medici-e7d5165b-ed6a-4a34-989a-a3bf2f834708.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'indiscrezione

Tragedia Germanwings: in 3 mesi Lubitz consultò una decina di medici

Il New York Times: il co-pilota che fece schiantare l’aereo sulle Alpi francesi prima della tragedia denunciò malattie vere o immaginarie

Condividi
Aumentano le prove che il co-pilota del volo Germanwings schiantatosi in Francia non fosse in grado di lavorare e ne avesse dato ripetuti segnali. Secondo il New York Times, Andreas Lubitz nei tre mesi precedenti la tragedia avrebbe consultato almeno dieci medici, chiedendo di essere curato per una serie di disturbi "reali o immaginari". 

In un’inchiesta sul disastro aereo, il quotidiano americano ha pubblicato inoltre il contenuto di una mail, inviata dal co-pilota alla Lufthansa nel 2009, nella quale chiedeva di essere reintegrato nel programma di addestramento, dopo mesi di interruzione: Lubitz nella mail informava la compagnia di aver sofferto di una grave depressione.

Secondo il Nyt, Lufthansa sottopose nuovamente il co-pilota ai test, ma non si assicurò che fosse in cura per la malattia mentale, né dispose controlli particolari sulle sue condizioni psichiche. D’altronde, anche il ministro tedesco dei Trasporti, Alexander Dobrindt, ha escluso la possibilità di rendere inabili al volo i piloti che abbiano sofferto di depressione, anche perché potrebbe spingerli a nascondere una patologia che, ha sottolineato il ministro, si può curare nella maggior parte dei casi.

L’ultima visita di routine alla quale Lubitz era stato sottoposto risale all’agosto di un anno fa: uno specialista aveva confermato la sua attitudine al volo. Ma dalle indagini, subito dopo il disastro del 24 marzo scorso, è emerso che il pilota aveva nascosto alla compagnia certificati medici di malattia che gli avrebbero impedito di mettersi ai comandi di un aereo.