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ECONOMIA

Eurogruppo

Grecia, Tsipras a Bruxelles; Juncker: "Fatti progressi, ma non ci siamo ancora"

"Non so se ci sarà l'accordo". Così Juncker accoglie il premier ellenico che ha presentato un nuovo piano di ristrutturazione; per la Commissione Ue il piano è una buona base per trovare un'intesa

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"Nei giorni scorsi sono stati fatti progressi, ma non ci siamo ancora. Non so se ci sarà l'accordo". Così il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker ha accolto Alexis Tsipras arrivato a Bruxelles con un pacchetto di nuove proposte. "È  tempo per una soluzione sostanziale per la Grecia" la risposta del premier greco che ha presentato ai creditori internazionali - Ue, Bce e Fmi - una proposta di riforme "definitiva".

Se Juncker frena su un'intesa, le nuove proposte di ristrutturazione arrivate nella notte da Atene vengono giudicate dalla Commissione una buona base per fare dei progressi. "Io credo che un accordo oggi sulla Grecia sia possibile" il commento del commissario Ue per gli affari economici Pierre Moscovici. 

Reazione dei mercati
Anche i mercati credono ad un accordo: lo spread parte in forte calo e si mantiene tale e mentre le borse europee si mostrano brillanti e quella di Atene compie un balzo con uno sprint delle banche, si apprende che la Bce ha deciso oggi di aumentare la liquidità massima potenziale (Ela) per gli istituti di credito ellenici.

Il nuovo piano
Secondo quanto trapelato Atene sarebbe pronta ad adottare misure fiscali permanenti pari al 2% del pil mentre i creditori chiederebbero misure per il 2,5%. Lo 0,5% mancante verrebbe coperto da altri "provvedimenti amministrativi". Accetterebbero poi di abolire le pensioni anticipate dal 2016, e aumenterebbero il contributo di solidarietà richiesto a contribuenti e società. Ma tutto in cambio di una ristrutturazione del debito. Su questo punto, i creditori sono disposti ad offrire quello che già proposero Samaras a novembre 2012: un taglio degli interessi sui prestiti bilaterali, un'estensione delle scadenze dei prestiti Efsf di 15 anni e il pagamento di interessi differito di 10 anni. Ma solo se Atene approverà tutte le misure richieste.