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POLITICA

Bufera dopo le rivelazioni di Geithner

Il presunto piano per rovesciare Berlusconi. Kerry: "Non ne so niente"

L'Ue smentisce: "Nessuna congiura, eravamo solo impegnati a salvare l'Euro". Urla al complotto Berlusconi, Alfano apre ad una commissione d'inchiesta parlamentare sul 2011

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"Non ne so nulla". Risponde così, in un buon italiano nel corso di una conferenza stampa con il ministro degli Esteri Mogherini, il segretario di Stato americano John Kerry sul presunto complotto europeo ai danni di Berlusconi. "Non ho letto il libro dovete chiedere ad altre persone" ha aggiunto, prendendo così le distanze dalle scottanti rivelazioni contenute nelle memorie di Timothy Geithner. In "Stress Test", questo il titolo del libro, l'ex responsabile del Tesoro Usa sostiene che nell'autunno 2011 alcuni funzionari europei avrebbero chiesto ad Obama di far cadere il governo italiano. Un complotto a cui l'America si sarebbe sottratta, specifica Geithner.

Netta la smentita che arriva da fonti Ue: "Nessuna congiura, eravamo solo impegnati a salvare l'Euro". Il responsabile del Viminale Angelino Alfano ritiene che sia il caso di "valutare la possibilità di istituire una commissione d'inchiesta parlamentare" sul 2011. 

Il precedente: "Ammazziamo il Gattopardo" di Friedman
Si riaccende dunque il dibattito, questa volta a livello internazionale, su una fase delicata della storia italiana, con lo spread alle stelle e la crisi economica in corso. Qualche mese fa, a febbraio, un altro saggio aveva scosso l'opinione pubblica: quello di Alan Friedman "Ammazziamo il Gattopardo", nel quale il giornalista americano sosteneva che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva contattato Mario Monti per la carica di premier già nell'estate del 2011, quindi quattro o cinque mesi prima della nomina dell'allora presidente della Bocconi a Palazzo Chigi.

Berlusconi: "Complotto? Non sono sorpreso"
"Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo''. Così il diretto interessato, l'ex premier Silvio Berlusconi, ha commentato il retroscena di Geithner.