ITALIA
Dopo l'incontro con Pignatone
Ilaria Cucchi: sulla morte di mio fratello siamo ad una svolta
Roma
"La sensazione è che siamo ad una svolta: le cose sono molto più avanti di quello che pensassi. Finalmente qualcuno sta provando ad accertare la vera causa di morte di mio fratello". Così Ilaria Cucch dopo l'incontro con il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone. "Dopo sei anni - sottolinea la sorella del geometra romano morto nell'ottombre del 2009 al Pertini dopo una settimana dal suo arresto - sento finalmente che c'è una volonta di fare. Io ho subito un processo a mio fratello, ora è arrivata l'ora della svolta". "Sono commossa ed emozionata - conclude - Ho molta fiducia nel lavoro che stanno compiendo gli inquirenti". Ilaria tornera domani in procura per fornire agli inquirenti altro materiale che potrebbe essere utile alle indagini.
La nascita di un'inchiesta bis è nata nel novembre dello scorso anno dopo la rabbia e lo stupore della famiglia del ragazzo per l'assoluzione in secondo grado di tutti gli imputati: sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziara. "Non è accettabile - disse allora il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone - dal punto di vista sociale e civile prima ancora che giuridico, che una persona muoia, non per cause naturali, mentre è affidata alla responsabilita degli organi dello Stato". E' stata aperta un'altra inchiesta e verranno fuori altre verita.
"L'interesse della procura, oggi, ricade sugli aspetti medico legali della vicenda e, quindi, sulla causa della morte di Stefano Cucchi". E' quanto affermato dall'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia di Stefano Cucchi, il geometra romano morto nel 2009 una settimana dopo il suo arresto, al termine dell'incontro con il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone e il pm Giovanni Musarò. "Secondo noi - ha continuato- si è molto avanti nell'inchiesta. Abbiamo dato un contributo importante sul piano medico legale - ha spiegato l'avvocato, accompagnato da Ilaria Cucchi - E non solo per quanto riguarda la consulenza gia depositata venerdì scorso".
La consulenza tecnica, a firma del professor carlo Masciocchi, presidente della Societa Italiana di Radiologia,presentata venerdì evidenzia che c'è "una frattura recente" a livello lombare. Queste nuove analisi smentiscono quindi i periti della Corte d'Assise che esclusero la frattura e confermerebbero che il ragazzo venne picchiato. La consulenza fara parte del nuovo fascicolo di indagine aperto recentemente dopo la denuncia della famiglia Cucchi. L'indagine, per il momento, vede indagato per 'falsa testimonianza' un maresciallo dei carabinieri, Roberto Mandolini, ex vicecomandante della stazione di Tor Sapienza.
La nascita di un'inchiesta bis è nata nel novembre dello scorso anno dopo la rabbia e lo stupore della famiglia del ragazzo per l'assoluzione in secondo grado di tutti gli imputati: sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziara. "Non è accettabile - disse allora il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone - dal punto di vista sociale e civile prima ancora che giuridico, che una persona muoia, non per cause naturali, mentre è affidata alla responsabilita degli organi dello Stato". E' stata aperta un'altra inchiesta e verranno fuori altre verita.
"L'interesse della procura, oggi, ricade sugli aspetti medico legali della vicenda e, quindi, sulla causa della morte di Stefano Cucchi". E' quanto affermato dall'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia di Stefano Cucchi, il geometra romano morto nel 2009 una settimana dopo il suo arresto, al termine dell'incontro con il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone e il pm Giovanni Musarò. "Secondo noi - ha continuato- si è molto avanti nell'inchiesta. Abbiamo dato un contributo importante sul piano medico legale - ha spiegato l'avvocato, accompagnato da Ilaria Cucchi - E non solo per quanto riguarda la consulenza gia depositata venerdì scorso".
La consulenza tecnica, a firma del professor carlo Masciocchi, presidente della Societa Italiana di Radiologia,presentata venerdì evidenzia che c'è "una frattura recente" a livello lombare. Queste nuove analisi smentiscono quindi i periti della Corte d'Assise che esclusero la frattura e confermerebbero che il ragazzo venne picchiato. La consulenza fara parte del nuovo fascicolo di indagine aperto recentemente dopo la denuncia della famiglia Cucchi. L'indagine, per il momento, vede indagato per 'falsa testimonianza' un maresciallo dei carabinieri, Roberto Mandolini, ex vicecomandante della stazione di Tor Sapienza.