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MONDO

In arrivo misure comuni da Bruxelles

Immigrazione, Mogherini: "L'Europa risponde". Mattarella: "Ora meno egoismi"

Tra le novità, secondo indiscrezioni, le quote di ripartizione obbligatorie e la revisione delle politiche di asilo. Poi sarebbero previste operazione nelle acque libiche, le distruzioni dei barconi e aiuti ai paesi d'origine. La Libia boccia l'intervento europeo 

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L'immigrazione in primo piano anche nel giorno in cui si festeggia l'inizio del percorso di integrazione europea. Dopo l'ultimo naufragio, avvenuto il 18 aprile scorso con 800 morti, anche Bruxelles accelera: una bozza potrebbe essere approvata già mercoledì in commissione. "È un vergogna per me che l'Europa si svegli davanti ai morti, però finalmente c'è una risposta europea" ha detto l'Alto Rappresentante Federica Mogherini da Milano dove ha partecipato all'inaugurazione del padiglione dell'Ue. 

"L'egoismo è al di fuori dai valori dell'Unione" ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Ci vuole meno egoismo per dare ai nostri giovani europei una prospettiva di lavoro, di vita, di relazioni sempre più intense. Ci vuole meno egoismo per affrontare in modo positivo il dramma delle migrazioni" e "meno egoismo per svolgere un ruolo efficace di pace in Africa e nel Medio Oriente". Mattarella ricordando i valori fondanti dell'Europa ha richiamato l'unione ad "un cambiamento di rotta per ridurre gli squilibri interni e rivitalizzare le energie penalizzate da eccessi di austerità. Occorre utilizzare tutte le risorse disponibili affinché l'Europa torni a essere vettore di sviluppo: uno sviluppo nuovo e sostenibile. Il mondo vive un cambiamento di portata epocale".

L'Agenda sull'immigrazione della commissione
Intanto l'Agenda sull'immigrazione che la commissione dovrebbe approvare mercoledì prevederebbe, secondo una bozza circolata in queste ore, l'obbligo per tutti i paesi ad accogliere migranti secondo delle quote prestabilite. All'ordine del giorno ci sarebbe anche la possibile di creare un asilo politico europeo e non più nazionale, operazioni entro le acque interne libiche per l'arresto degli scafisti, il sequestro e la distruzione delle imbarcazioni sulla falsariga di quanto messo in atto con l'operazione Atalanta contro i pirati del Corno d'Africa. E anche aiuti ai paesi d'orgine per evitare così che i migranti arrivini in Libia.

Mogherini: "Risolvere il problema della Libia"
La soluzione non sarà risolutiva, ha detto poi Mogherini da Milano ma "quello che stiamo facendo è su diversi fronti e per la prima volta lo stiamo facendo da europei tutti insieme". Ma soprattutto, spiega l'alto commissario, "va risolto il problema della Libia: finché non si risolve il problema della guerra e l'assenza di istituzioni ci sarà un corridoio incontrollato. Dobbiamo quindi collaborare con i libici a un governo nazionale stabile che si prenda la responsabilità di controllare le frontiere, gli scafisti e sgominare le organizzazioni criminali".  

Libia boccia la guerra agli scafisti
L'agenda dell'Ue si scontra però con lo stop della Libia ad ogni intervento europeo nel suo territorio. "Non ci hanno mai consultati, non accetteremo mai militari sul terreno" avverte l'ambasciatore libico all'Onu. Netto no anche alla distruzione dei barconi, perché, ha affermato, "sarebbe difficile distinguerli da altre imbarcazioni". L'unica alternativa per fermare il flusso dei migranti, sottolinea, è armare il governo di Tobruk, quello riconosciuto, per fargli riprendere il controllo di tutto il Paese. "Una volta che riprenderemo Tripoli sarà molto semplice fermare il flusso di immigrazione clandestina verso l'Europa perché conosciamo tutti coloro che sono coinvolti in questo business".