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POLITICA

Venezia

Inchiesta Mose, la Giunta valuterà se arresto di Galan indispensabile

Il deputato e presidente della commissione Cultura della Camera potrebbe essere ascoltato dalla giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio il 25 giugno. Questo il timing dettato in giunta 

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Giancarlo Galan
"Il lavoro della Procura è fatto bene. L'inchiesta sta in piedi". Compito della Giunta è tuttavia valutare "se le misure che vengono richieste per Giancarlo Galan sono indispensabili". È quanto sottolinea Mariano Rabino (Sc), relatore nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera che ha avviato l'esame del caso Galan.

"Non siamo un grado di giudizio ma il nostro compito è valutare se da parte della magistratura c'è un  atteggiamento spropositato", spiega Rabino ricordando che la richiesta dei magistrati inviata alla Giunta sia la custodia cautelare in carcere. Restano quindi, da esaminare, i 18 faldoni arrivati alla Camera mentre la relazione pronunciata da Rabino è stata interlocutoria, "un compendio dell'ordinanza del gip, soprattutto", spiega Rabino.    

Galan forse ascoltato il 25 giugno
Sulla possibilità che Galan, come "fatto intendere", sia ascoltato dalla Giunta inviando anche una propria memoria, Rabino precisa che si è voluto lasciare libertà al deputato su quando intende presentasi in Giunta fermo restando che la data più probabile perché ciò avvenga, al momento, è il 25 giugno.

La Russa, probabile voto su Galan entro estate 
Il voto dell'Aula della Camera sul deputato Giancarlo Galan in merito alla richiesta di arresto inoltrata nell'ambito dell'inchiesta Mose potrebbe giungere entro l'estate. Ad affermarlo è il presidente della giunta delle Autorizzazioni a Procedere, Ignazio La Russa, al termine della prima seduta della Giunta, che si aggiornerà per mercoledì prossimo. Tra 15 giorni, rileva invece il relatore Mariano Rabino Galan, potrebbe essere ascoltato dalla Giunta, a meno che il deputato non chieda che ciò avvenga prima. 

Il fascicolo su Galan
Il fascicolo arrivato in Giunta sul caso Galan, consta di 18 faldoni e migliaia di pagine. Fra sette giorni quindi, la Giunta si riunirà nuovamente per esaminare gli atti con una decisione - con voto - che dovrebbe arrivare entro un mese. A tal proposito il presidente La Russa ha suggerito che si faccia decorrere il mese di tempo a disposizione della Giunta a partire da oggi, mercoledì 11 giugno, e non dall'arrivo dell'ordinanza, il 4 giugno. Sulla richiesta la Giunta si dovrà pronunciare, fermo restando - rileva il relatore Rabino - che stando al regolamento i lavori si dovrebbero concludere il 4 luglio prossimo. Probabile, in ognuno dei due casi, che il voto dell'Aula sulla richiesta di arresto di Galan avvenga comunque entro l'estate. "Da quando finiamo per il voto dell'Aula bastano anche 24 ore", fa notare La Russa.

Simionato: posizione Orsoni diversa da sistema malaffare
Il vice sindaco 'reggente' di Venezia, Sandro Simionato, dopo il no della procura, ribadisce l'intenzione di voler incontrare Giorgio Orsoni "per il bene della città" e ricorda che la posizione del sindaco 'sospeso', ai domiciliari, è totalmente diversa dal sistema del 'malaffare' costruito attorno al Mose e del concessionario unico. Ed è rispetto a questo ultimo 'sistema' che l'amministrazione comunale intende costituirsi parte civile.

Letta: "Falsità sul mio conto, non mi lascerò infangare"
"Leggo falsità sul mio conto legate al Mose. Smentisco con sdegno e nel modo più categorico. Non lascerò che mi si infanghi così!". Lo scrive su Twitter l'ex premier Enrico Letta.