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MONDO

La denuncia di Haider al-Abadi

Isis, premier iracheno alla conferenza di Parigi: "La coalizione non fa abbastanza"

"L'avanzata dello Stato Islamico sarebbe un fallimento dell'intera comunità internazionale: il Paese ha bisogno di tutto il sostegno del mondo"

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In corso a Parigi il vertice per combattere l'Isis. Partecipano le delegazioni di 24 Paesi sui 60 della coalizione, presenti anche le rappresentanze di Unione Europea e Nazioni Unite.

In Iraq la coalizione internazionale che sta lottando contro lo Stato islamico non sta facendo abbastanza. E' la denuncia del premier iracheno Haider al-Abadi: "Il supporto aereo non è abbastanza, non c'è sufficiente sorveglianza, il Daesh (acronimo arabo per Stato islamico, ndr) è mobile e si muove in piccoli gruppi", ha detto ai giornalisti.

"Abbiamo bisogno del sostegno di tutto il mondo"
L'avanzata dello Stato Islamico in Iraq, avverte al-Abadi, sarebbe un "fallimento" dell'intera comunità internazionale e ribadisce che il Paese "ha bisogno di tutto il sostegno del mondo", mentre "non ne stiamo ricevendo molto. Credo che a parole c'è molto sostegno per l'Iraq ma sul terreno ce n'è pochissimo".

La richiesta di difese
Al-Abadi ha dunque sollecitato la comunità internazionale a contribuire all'acquisto di armi da usare nella campagna contro i jihadisti, sostenendo che anche su questo fronte finora "non abbiamo ricevuto quasi nulla e facciamo affidamento solo su noi stessi".