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MONDO

E' il quarto occidentale ucciso

Isis, orrore senza fine: decapitato l'ostaggio britannico Alan Henning. Obama: "Li prenderemo"

Pubblicato su internet un altro video nel quale sarebbe mostrata la decapitazione di Alan Henning, ostaggio britannico, nelle mani dell'Isis. Le modalità sono le stesse delle altre tre esecuzioni

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Roma

L'Isis avrebbe decapitato il cooperante britannico Alan Henning, 47 anni, sequestrato a dicembre nel Paese dove era entrato con un convoglio umanitario. Sarebbe il quarto ostaggio occidentale ucciso dai miliziani dell'Isis in Siria. Un video diffuso in rete mostrerebbe la sua decapitazione. I jihadisti avevano fatto vedere le sue immagini in occasione dell'uccisione di David Haines, lo scorso mese, minacciando di fargli fare la stessa fine. Condanna bipartisan di Stati Uniti e Gran Bretagna. Il presidente americano, Barack Obama, ha sottolineato che gli "Stati Uniti insieme alla Gran Bretagna e agli alleati continueranno a lavorare per portare i responsabili davanti alla giustizia".

Obama: ferma condanna di un assassinio "brutale"
Gli Stati Uniti "condannano fermamente l'assassinio brutale" di Alan Henning. Ad affermarlo è il presidente degli Stati Uniti Barack Obama promettendo di consegnare gli estremisti alla giustizia. "Henning lavorava per contribuire a migliorare la vita del popolo siriano", ha aggiunto in un comunicato stampa, ricordando come la morte del cittadino britannico rappresenti una "grande perdita", per la popolazione siriana, così come per "la sua famiglia e il popolo del Regno Unito".

"Insieme con i nostri alleati e amici britannici - ha concluso il presidente americano - lavoreremo per consegnare i colpevoli dell'omicidio di Alan - così come degli omicidi di Jim Foley, Steven Sotloff e David Haines - alla giustizia".

Il messaggio a Cameron
Nel video il boia si rivolge direttamente al premier britannico Cameron: "Il sangue di David Haines era sulle tue mani, quello di Alan sarà sulle mani di tutto il Parlamento britannico". E annuncia che a breve sarà ucciso l’ostaggio statunitense Peter Kassig, anch'egli nelle mani dei jihadisti.  

Inascoltato l'appello della moglie Barbara
Nei giorni scorsi la moglie di Alan Henning, Barbara, aveva rivolto uno straziante appello all'Isis perché liberasse il marito e padre di due figli attraverso le telecamere della Bbc: "Chiedo allo Stato islamico, per favore liberatelo, abbiamo bisogno che torni a casa".  

Henning era un autista di taxi di Eccles, vicino Manchester, ed era stato catturato in Siria nove mesi fa quando si era unito con degli amici musulmani a un convoglio che portava aiuti in Siria. Si tratta di un nuovo assassinio di un inglese da quando la Gran Bretagna si è unita ai raid contro lo Stato islamico a fianco degli Usa e dei suoi alleati arabi, Giordania, Arabia Saudita e Emirati Arabi. 

Il video
Secondo quanto riporta "Site Intelligence Group", che monitora i gruppi jihadisti, il video, della durata di un minuto e undici secondi e dal titolo "Un altro messaggio all'America e ai suoi alleati", mostra Henning vestito con la consueta camicia arancione che dice: "A causa della decisione del Parlamento di attaccare lo Stato Islamico io, britannico, pagherò ora il prezzo di questa decisione". La scorsa estate l'Isis ha mostrato la decapitazione dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff. Lo scorso 13 settembre è stato invece giustiziato il primo inglese, l'operatore umanitario David Haines. Nel video Henning appare in ginocchio con accanto il suo boia vestito di nero e con il volto coperto. 

Si continua a combattere
Intanto si continua a combattere sul terreno. Le forze di autodifesa peshmerga in Siria lanciano un appello ai curdi per unirsi nella resistenza allo Stato Islamico. E sono ore decisive per la sorte di Kobane, la città curda a nord della Siria e vicina al confine con la Turchia, da oltre due settimane sotto assedio e da cui nei giorni scorsi 160mila civili sono fuggiti cercando scampo in territorio turco.

Condanna dell'Onu
I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu "condannano fermamente l'efferato e vile assassinio di Alan Kenning da parte dell'Isis". "Questo crimine - affermano i Quindici in una dichiarazione adottata all'unanimità è un tragico promemoria del pericolo che i volontari umanitari fronteggiano ogni giorno in Siria". "Inoltre dimostra ancora una volta la brutalità dello Stato Islamico, responsabile di migliaia di abusi contro i popoli siriano e iracheno", affermano i membri del Consiglio, sottolineando che l'Isis "deve essere sconfitto". "Queste continue barbarie non ci intimidiscono, piuttosto riaffermano la determinazione che ci deve essere uno sforzo comune tra governi e istituzioni per contrastare lo Stato Islamico e gli altri gruppi estremisti", aggiungono, chiedendo l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi, e che i responsabili di tali crimini vengano assicurati alla giustizia.

Appello dei genitori di Kassing
I genitori di Peter Kassig, il 26enne americano comparso ieri nel video che mostrerebbe la decapitazione dell'ostaggio britannico Alan Hessing, hanno pubblicato un comunicato nel quale chiedono al mondo di pregare per il figlio. "La famiglia Kassig estende le sue preoccupazioni alla famiglia di Alan Henning. Abbiamo letto del suo lavoro e del suo carattere generoso con grande rispetto e ammirazione", si legge nel comunicato di Ed e Paula Kassig. "Chiediamo a tutti nel mondo di pregare per la famiglia Henning, per nostro figlio, e per la liberazione di tutti gli innocenti che sono tenuti in ostaggio in Medioriente e nel resto del mondo", si legge nel messaggio. Ieri è stato pubblicato un filmato che mostrerebbe l'uccisione di Alan Henning da parte di un militante del gruppo dello Stato islamico, che al termine del video minaccia un uomo identificato come Kassig. Il cittadino statunitense si era arruolato nell'esercito nel 2004, ed era diventato un ranger, prestando servizio nel 75esimo reggimento dei ranger, un'unità per le operazioni speciali dell'esercito.