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MONDO

Losanna, stretta finale del negoziato

Netanyahu: intesa sul nucleare iraniano, la peggiore delle nostre paure

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Mentre a Losanna inizia il 4° giorno del rush finale dei negoziati sul controverso programma nucleare iraniano 5+1 (martedì 31 c'è la prima scadenza) torna a far sentire la sua voce Benjamin Netanyahu. 

Il premier israeliano annuncia che l'atteso "pericoloso accordo conferma tutte le nostre preoccupazioni e sarà anche peggiore di quanto Israele ha finora temuto". La dichiarazione è giunta in apertura della seduta di governo a Gerusalemme.

Per il premier israeliano stiamo assistendo "a Losanna alla nascita di un asse Iran-Yemen (riferimento ai ribelli sciiti Houthi appoggiati da Teheran, ndr) che è estremamente pericoloso per tutta l'umanità e che deve essere fermato".

Intanto, il segretario di Stato statunitense, John Kerry, ha cancellato il rientro nel suo Paese per restare a Losanna per i delicati negoziati. Kerry sarebbe dovuto andare a Boston per una cerimonia in onore di Edward Kennedy. La sua portavoce ha fatto sapere che è dispiaciuto per l'assenza. Funzionari vicini ai negoziati sul nucleare hanno dichiarato che i ministri degli Esteri francese e tedesco, Laurent Fabius e Frank-Walter Steinmeier, stanno ugualmente pianificando di rinviare un viaggio congiunto in Kazakistan per potersi concentrare sull'accordo.

Kerry e il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif sono a Losanna da giorni, per tentare di raggiungere l'accordo preliminare entro la scadenza. Hanno tenuto diversi colloqui ieri e si sono incontrati di nuovo stamane. Fabius e Steinmeier si sono uniti ai negoziati ieri, mentre le controparti di Cina, Regno Unito e Russia lo faranno oggi.