MONDO
Indagini in corso
Kentucky, agente spara ad afroamericano e lo uccide: torna alta la tensione
Nuovo episodio con vittima un uomo di colore, questa volta a Louisville. Il poliziotto era intervenuto dopo una chiamata per molestie ad una donna. Il sospetto lo avrebbe minacciato, ma alcuni testimoni dicono che l'agente avesse già la pistola in pugno. Folla manifesta sul posto
Alta tensione a Louisville, in Kentucky, per l'ennesimo episodio di un agente che ha sparato ad un uomo di colore uccidendolo. Sull’episodio sono in corso indagini, ma una folla si è immediatamente radunata sul posto manifestando per l’accaduto.
La chiamata e poi gli spari
Il poliziotto era intervenuto vicino a un centro commerciale dopo una chiamata per molestie ad una donna. Secondo le prime ricostruzioni, il sospetto lo avrebbe minacciato con un'asta di metallo. È stato così raggiunto due volte dai proiettili, morendo poi in ospedale. L'agente è stato messo in aspettativa finché le indagini in corso non chiariranno tutti i dettagli dell'episodio, stabilendo se ci sia stato o meno un uso eccessivo della forza oppure se il poliziotto abbia agito per legittima difesa.
Folla sul posto
Molte persone, soprattutto afroamericani, si sono radunate sul luogo dell'incidente, presidiato da diverse auto della polizia, invocando la verità e chiedendo di acquisire le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza installate nell'area. Alcuni testimoni affermano che il poliziotto avesse già la pistola in pugno durante la discussione con la vittima e gli si rivolgesse in tono minaccioso.
La chiamata e poi gli spari
Il poliziotto era intervenuto vicino a un centro commerciale dopo una chiamata per molestie ad una donna. Secondo le prime ricostruzioni, il sospetto lo avrebbe minacciato con un'asta di metallo. È stato così raggiunto due volte dai proiettili, morendo poi in ospedale. L'agente è stato messo in aspettativa finché le indagini in corso non chiariranno tutti i dettagli dell'episodio, stabilendo se ci sia stato o meno un uso eccessivo della forza oppure se il poliziotto abbia agito per legittima difesa.
Folla sul posto
Molte persone, soprattutto afroamericani, si sono radunate sul luogo dell'incidente, presidiato da diverse auto della polizia, invocando la verità e chiedendo di acquisire le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza installate nell'area. Alcuni testimoni affermano che il poliziotto avesse già la pistola in pugno durante la discussione con la vittima e gli si rivolgesse in tono minaccioso.