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POLITICA

Firenze

Leopolda, Boschi: "Ricostruzioni divertenti sulla mia assenza"

"Scusate il ritardo, oggi torno a casa". Dopo ventiquattro ore di attesa e di ricostruzioni "fantasiose", Maria Elena Boschi sale sul palco della Leopolda. Lei che ne è stata la 'madrina' per cinque edizioni, quest'anno si ritrova sotto i riflettori per la richiesta, reiterata, di dimissioni da parte di Roberto Saviano per la vicenda di Banca Etruria, della quale il padre era vicepresidente

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"Finalmente ci sono, scusate il ritardo. Ho sentito delle ricostruzioni divertenti sulla mia assenza, ma ero a fare il mio lavoro a Roma sulla legge di stabilità".  La ministra per le Riforme Maria Elena Boschi esordisce scusandosi davanti alla platea della Leopolda a Firenze, rimasta col fiato sospeso da ieri, giorno di apertura della sesta edizione, proprio per lei. La ministra è finita sotto attacco per la vicenda banche, accusata di conflitto di interessi per il ruolo del padre nella Banca Etruria, uno degli istituti di credito salvati dal decreto del governo Renzi. L'attesa per la Boschi nella ex stazione fiorentina è stata riempita dalle polemiche suscitate dall'affondo contro la ministra dello scrittore Roberto Saviano che ieri ha chiesto chiarimenti ed eventuali dimissioni alla madrina e organizzatrice della kermesse renziana, considerata la padrona di casa alla Leopolda.

Accolta da una ovazione di pubblico sul palco, la ministra Boschi è stata difesa in queste ore dai colleghi Delrio, Franceschini, Pinotti e anche da Alfano, che hanno fatto quadrato attorno a lei, giudicando "fuori luogo" e "privi di fondamento" gli attacchi dello scrittore. Una volta sul palco, Boschi pare non curarsi delle accuse e sottolinea invece: "Io qui mi trovo a casa e posso dirvi che vi voglio bene". Di banche quindi non parla, ma si concentra sulle riforme realizzate dal governo e sui 42 punti su 100 messi a segno nell'agenda dell'esecutivo.

Poi una stoccata alle Regioni che "forse in questi anni di poteri ne hanno avuti troppi". Difesa netta anche dell'Italicum. "Non c'è nessun pericolo per la nostra democrazia - assicura il ministro -. Sono i cittadini a scegliere il vincitore". La madrina e organizzatrice della Leopolda indica la sua prossima priorità: "Fra le cose che purtroppo non abbiamo realizzato c'è la legge sulle unioni civili. All'Inizio del nuovo anno sarà in aula al Senato. Quello è uno dei punti che spero diventino realtà il più presto possibile".

La seconda giornata della kermesse ha visto protagonista il format del question time, trasferito dalle aule parlamentari al palco vintage della Leopolda. Protagonisti i ministri Graziano Delrio, Giuliano Poletti, Marianna Madia, Stefania Giannini, Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni, con l'atteso finale della Boschi. Il ministro degli Esteri ha speso anche una parola sulla Libia alla vigilia della conferenza di domani organizzata a Roma con le Nazioni Unite. "Io e Matteo faremo ogni sforzo per aprire uno spiraglio sulla Libia. Non ci siamo ancora vicini, ma spero di poter raggiungere questo risultato", ha promesso il titolare della Farnesina.

Nei due giorni nei quali l'eco delle accuse di Saviano ha pesato sulla kermesse renziana, è arrivata dal palco una risposta allo scrittore antimafia proprio dagli ospiti. Prima la candidatura, lanciata da Renzi, di Anna Rita Leonardi, giovane dirigente del Pd di Reggio Calabria in corsa per la carica di sindaco di Platì, che con la sua scelta politica ha sfidato le famiglie della 'ndrangheta. E dopo l'intervento del pm di Napoli Giovanni Corona, in prima linea nelle inchieste sulla camorra.

Domani terza e ultima giornata della sesta Leopolda - la seconda di governo -. L'appuntamento è alle 9,30 nella ex stazione fiorentina, previsto un intervento sul tema banche da parte del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. La chiusura, a fine mattinata, è affidata a Matteo Renzi.