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MONDO

La missione congiunta Italia-UE

Migranti, il ministro dell'Interno Lamorgese a Tunisi: "Passo avanti su rimpatri e controllo coste"

Lamorgese e Johansson hanno incontrato il Presidente della Tunisia Kaïs Saïed e il Capo del governo Hichem Mechichi, anche ministro dell'interno ad interim

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La visita congiunta UE-Italia in Tunisia richiama un precedente incontro avvenuto lo scorso 17 agosto in cui sono state gettate le basi per un accordo di partenariato strategico tra l'Europa e Tunisi finalizzato al conseguimento di un "pacchetto" di obiettivi: controllo dei flussi migratori irregolari, contrasto alla rete criminale che sfrutta il traffico di esseri umani, nonché lo sviluppo delle attività economiche legali colpite anche in Tunisia da una crisi senza precedenti e ampliamento dei canali regolari di immigrazione nell'Unione Europea.

Lamorgese ha manifestato l’apprezzamento per le operazioni di interdizione che le autorità tunisine hanno realizzato anche negli ultimi giorni e che hanno consentito di fermare oltre mille migranti irregolari e di sequestrare diverse imbarcazioni utilizzate dai trafficanti. Il ministro dell'Interno ha dichiarato che ci sarà più flessibilità sui rimpatri e una 'linea diretta' tra le autorità italiane e quelle tunisine per segnalare tempestivamente la partenza delle barche di migranti dalle coste. Dichiarazioni a margine dell'incontro con il capo del governo del Paese africano, Hichem Mechichi, che mantiene anche l'interim del ministero dell'Interno. L'Italia, inoltre, continuerà a supportare la Tunisia con la riparazione e manutenzione delle motovedette.

''Con la commissaria Johansson abbiamo affrontato questa seconda missione per poter finalmente tracciare insieme alle autorità tunisine le grandi direttrici politiche lungo le quali si dovrà sviluppare il partenariato strategico tra Unione europea e Repubblica tunisina'', ha dichiarato il ministro dell'Interno. ''In questa cornice di amicizia e di solidarietà - ha aggiunto la responsabile del Viminale - ho manifestato al presidente Saïed e al premier Mechichi la vicinanza dell'Italia e dell'Unione europea che intendono continuare ad essere parte attiva per aiutare concretamente la Repubblica tunisina ad affrontare sfide molto complesse, prima tra tutte quella che riguarda il futuro dei giovani di questo Paese che legittimamente aspirano, come i loro coetanei europei, a soddisfacenti condizioni lavorative e di vita''.

Le dichiarazioni del presidente Saïed
Il presidente tunisino Kaïs Saïed, in occasione dell'incontro al Palazzo presidenziale di Cartagine con il ministro dell'interno, Luciana Lamorgese, e la commissaria Ue agli affari interni, Ylva Johansson, ha ribadito in una nota "la necessità di adottare un approccio globale sulla migrazione che vada oltre le soluzioni di sicurezza che hanno dimostrato i loro limiti per affrontare le ragioni profonde di questo fenomeno combattendo la povertà e la disoccupazione e sostenendo le politiche di sviluppo nei paesi di origine". "È anche emerso - prosegue la presidenza - il livello distintivo delle relazioni di amicizia e collaborazione esistenti tra Tunisia e Italia da un lato, e dall'altro, tra Tunisia ed Europa. Le parti hanno espresso la voglia di rafforzare la partnership in diversi settori, soprattutto quelli economici e sociali".

La nota della commissaria UE
"Il commissario europeo per gli affari interni ha rinnovato l'impegno dell'Unione Europea a sostenere il processo democratico in Tunisia, uno dei principali partner dell'Ue". Johansson "ha inoltre elogiato l'integrazione della comunità tunisina nelle società europee e il loro ruolo attivo nel tessuto economico dei paesi dell'Unione". Durante l'incontro, conclude la nota, "le due parti hanno espresso la loro determinazione a combattere le reti criminali della tratta di esseri umani che sfruttano le difficili condizioni economiche di alcuni gruppi vulnerabili per trarne profitto.