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MONDO

Da Tallinn al G20

Migranti, Tusk: bisogna aiutare l'Italia, ma no a porte Ue aperte all'immigrazione illegale

Duro il presidente del Consiglio europeo sui Paesi del G20: "Ipocriti sulle sanzioni ai trafficanti". Tajani: "Arriveranno a milioni". Renzi: si a ius soli, ma numero chiuso su arrivi

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L'Italia "può contare sull'aiuto dell'Europa in ogni dimensione, ma questo non può significare una maggiore apertura delle porte dell'Europa all'immigrazione illegale". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in conferenza stampa a margine del G20. "La situazione sulla rotta del Mediterraneo Centrale resta critica - ha aggiunto - e per affrontarla serve la solidarietà e la cooperazione della comunità internazionale. Oggi in particolare è l'Italia che ha bisogno di questa solidarietà".

"Sanzioni contro i trafficanti: G20 ipocrita"
"Più di 2mila persone sono morte in mare quest'anno, e ancora di più nel deserto. Proporrò sanzioni mirate dell'Onu contro i trafficanti" di migranti, "con il congelamento di beni e divieto di viaggiare", ha proseguito Tusk. "E' veramente il minimo che possiamo fare. Sfortunatamente, non abbiamo il pieno supporto" del G20 "nemmeno per questo" cosa che, se dovesse essere confermata durante il vertice, mostra "l'ipocrisia di alcuni membri del G20".

Tajani: tra cinque anni arriveranno a milioni
Intanto, intervistato dal Messaggero, il presidente del Parlamento europeo, Tajani, avverte: "Si sottovaluta quello che sarà l'Africa tra cinque anni", con "la crescita demografica, il cambiamento climatico, la desertificazione in atto, le guerre in corso, la carestia in Somalia e Sudan": "un insieme di fattori che spingono le popolazioni a lasciare" e "se noi non affrontiamo questi problemi, a breve ci ritroveremo con milioni di persone".

Renzi: si a ius soli ma ci deve essere numero chiuso
E dall'Italia, Matteo Renzi sottolinea: "Chi dice che lo ius soli rovina l'Italia non si rende conto che è una norma di civiltà, non c'entra con la sicurezza ma dobbiamo anche dire che ci deve essere un numero chiuso di arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti". E aggiunge: "Nel 2018 si discuterà del bilancio, se altri paesi che si sono impegnati ad accogliere non lo fanno, credo sia giusto che l'Italia dica che non contribuirà a pagare 20 miliardi al bilancio Ue".