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POLITICA

Il messaggio in occasione del 197° anniversario della Polizia penitenziaria

Napolitano sulle carceri: "Vige degrado civile, ripensare al sistema delle sanzioni"

Per il capo dello Stato è necessario ripensare anche il sistema di rimodulazione della pena. E' indispensabile per "superare la realtà di degrado civile e di sofferenza umana riscontrabile negli istituti"

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Carceri
Bisogna ripensare il sistema sanzionatorio e dell'esecuzione della pena. Passi che il presidente Napolitano reputa "indispensabili per superare la realtà di degrado civile e di sofferenza umana riscontrabile negli istituti" carcerari. Lo scrive il capo dello Stato in un messaggio inviato al Capo del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria Giovanni Tamburino in occasione del 197esimo anniversario dalla fondazione della Polizia penitenziaria.

"Riisono lieto di formulare, a nome di tutta la Nazione e mio personale, - scrive Napolitano - le più vive espressioni di gratitudine agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria per il costante e generoso impegno che pongono nell'adempimento dei loro doveri istituzionali". Ecco poi il passaggio che fa riferimento alla situazione inaccettabile delle carceri italiane, al loro sovraffollamento e alla necessità di porvi rimedio: "La presenza vigile e la non comune professionalità del Corpo di Polizia Penitenziaria - continua il Capo dello Stato - hanno consentito di mantenere l'ordine e la sicurezza negli Istituti nonostante la critica, intollerabile situazione di sovraffollamento - cui è urgente porre adeguato rimedio - e hanno contestualmente assecondato il percorso di rieducazione dei detenuti, contribuendo all'adempimento di precisi obblighi di natura costituzionale".

Ripensare il sistema sanzionatorio
Ed ecco poi l'esortazione del Capo dello Stato: "Sono certo - conclude che il continuo sforzo di aggiornamento, lo spirito di servizio e il profondo senso dell'istituzione che connotano la Polizia Penitenziaria ne agevoleranno l'utile impiego anche nell'ottica di un ripensamento del sistema sanzionatorio e di una rimodulazione dell'esecuzione della pena, indispensabili per superare la realtà di degrado civile e di sofferenza umana riscontrabile negli istituti. Con il pensiero rivolto agli appartenenti al Corpo che hanno operato fino all'estremo sacrificio nell'assolvimento dei loro compiti, giungano a tutti voi, ai vostri colleghi non più in servizio e alle vostre famiglie i più fervidi voti augurali".