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MONDO

Lotta al terrorismo

Siria, raid della Russia contro l'Isis. Damasco: "è stato Assad a chiedere intervento"

Il Parlamento russo ha dato il via libera all'uso di truppe in Siria, il capo dell'amministrazione presidenziale: "La Russia userà solo forze aeree". Damasco conferma: "Assad ha chiesto a Putin di intervenire"

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Gli aiuti militari forniti dalla Russia a Damasco sono stati espressamente richiesti dal presidente Bashar al-Assad all'omologo Vladimir Putin tramite un'apposita lettera. In un comunicato l'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica siriana conferma così quanto detto da Mosca: il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la Russia è "l'unico paese" a intervenire militarmente in Siria contro l'Isis nel rispetto del diritto internazionale perché la decisione di lanciare dei raid aerei arrivava in seguito alla richiesta di assistenza militare ricevuta dal presidente siriano Bashar al-Assad. Tali operazioni, aveva aggiunto Peskov, sono possibili solo sullabase di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu o, appunto, su richiesta delle autorità legittime di un Paese interessato. Secondo l'amministrazione americana la Russia ha già cominciato i raid aerei.

Truppe in Siria
Il Parlamento russo ha dato il via libera all'uso delle truppe in Siria come richiesto dal presidente Vladimir Putin. Come ha precisato all'agenzia Tass il capo dell'amministrazione presidenziale Serghiei Ivanov, la Russia userà solo forze aeree in Siria. L'ultima volta che Putin aveva chiesto al Senato russo il permesso di inviare truppe all'estero era stato nel marzo del 2014 poco prima dell'annessione della Crimea.

Paesi arabi respingono iniziativa russa contro l'Isis
'Arabia saudita e gli altri Paesi del Golfo hanno intanto escluso ogni cooperazione con l'alleanza militare auspicata dalla Russia per fronteggiare i jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria, ribadendo il loro sostegno ai ribelli impegnati a rovesciare il presidente siriano Bashar al Assad, appoggiato da Mosca e Teheran. "E' inconcepibile che si arrivi a una soluzione politica con il presidente Assad che rimane al potere", ha detto il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, in un incontro con la stampa tenuto a New York e riportato oggi dal Wall Street Journal. A suo giudizio, la proposta rivolta dal presidente russo Vladimir Putin ai Paesi del Medio Oriente di unirsi alla sua coalizione "non è praticabile".