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MONDO

Migranti, Svezia: controlli temporanei alle frontiere

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Tensioni razziali in Svezia
La Svezia ha annunciato che introdurrà "controlli temporanei" alle frontiere per far fronte ai flussi di migranti.

Il ministro dell'Interno, Anders Ygeman, ha detto che i controlli inizialmente dureranno fino al 21 novembre. Il Paese scandinavo quest'anno ha accolto 190 mila migranti. 

La decisione giunge poche ore dopo la presa di posizione danese. Copenaghen, infatti, inende rafforzare le proprie politiche in materia di immigrazione per far fronte al forte aumento delle richieste di asilo. Lo ha annunciato il primo ministro, Lars Lokke Rasmussen, durante una conferenza stampa. Il governo mira a ridurre la durata dei permessi di soggiorno, a diminuire i benefici per i rifugiati, a rimpatri più rapidi per coloro ai quali viene negato l'asilo, e al taglio delle borse di studio per i profughi. "La pressione è solitamente minore in inverno - ha commentato Rasmussen - ma sta accadendo il contrario ora".

La polizia danese stima che 20.900 rifugiati e migranti siano entrati in Danimarca negli ultimi tre mesi. Nel mese di ottobre, 3.600 persone hanno fatto richiesta di asilo, in un Paese con circa 5,7 milioni. "Gli Stati intorno a noi stanno stringendo le condizioni. Per questo abbiamo bisogno di fare un altro passo, se vogliamo proteggere la Danimarca", ha dichiarato Rasmussen. La Finlandia ha ristretto i criteri per le domande di asilo e la Norvegia cerca di redistribuire un numero di profughi siriani in Russia da cui hanno attraversato il confine.

Rasmussen incontrerà i leader di partito venerdì, quando annuncerà i dettagli delle sue proposte. Secondo il premier, alcune delle misure non avranno neanche bisogno di un voto in parlamento.