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MONDO

La crisi ucraina

Gas. Kiev paga prima tranche e Mosca posticipa pagamenti

Dopo i primi 786 milioni di dollari sborsati da Kiev per le forniture di gas dei mesi di febbraio e marzo, il colosso energetico russo Gazprom fa slittare al 9 giugno il regime di pagamento anticipato del metano verso l'Ucraina. Mentre si continua a combattere

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Gazprom (LaPresse)
Segnali di disgelo sul fronte della “guerra del gas” in atto tra Ucraina e Russia. Mosca ha ricevuto da Kiev una prima tranche di 786 milioni di dollari (577 milioni di euro) per il debito relativo alle forniture di metano dei mesi di febbraio e marzo. Lo fa sapere il ministero dell'energia russo.
 
Il colosso energetico Gazprom ha così deciso di rinviare al 9 giugno l'introduzione del regime di pagamenti anticipati del metano russo verso l'Ucraina, che doveva entrare in vigore domani.
 
"Accogliamo con favore l'inizio del saldo del debito dell'Ucraina e spostiamo al 9 giugno il regime di pagamento anticipato", ha fatto sapere alla stampa il numero uno di Gazprom Aleksei Miller.

"L'introduzione del regime di pagamento anticipato dipende dal rimborso totale del debito per le consegne di gas fino al 1 aprile, per un importo totale di 2,237 milioni di dollari, di cui una parte è stata saldata oggi, e dal progresso del pagamento delle consegne per il mese di aprile e maggio", ha dichiarato Miller.
 
Ancora scontri a Est
Resta alta invece la tensione nell’est del Paese. L'Esercito ucraino ha respinto un nuovo attacco al confine con la Russia, nella regione di Lugansk. Lo afferma un portavoce citato dall'agenzia russa Interfax. "Circa 200 armati hanno tentato un nuovo assalto, ma sono stati respinti", anche grazie all'intervento dei caccia. Nei combattimenti, rende noto il capo ufficio stampa della guardie di frontiera ucraine, cinque miliziani filorussi sono morti ed otto sono rimasti feriti. Anche dieci guardie di frontiera ucraina ferite.

Il ministro degli Esteri russi: presenteremo una risoluzione all'Onu per corridoi umanitari 
Mosca presenterà al consiglio di sicurezza dell'Onu una nuova risoluzione sull'Ucraina che prevede la creazione di corridoi umanitari. Lo ha annunciato il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov.