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MONDO

Ha vinto le elezioni del 25 maggio

Ucraina, Poroshenko giura: è presidente. "Terrò unito il Paese"

Presenti alla cerimonia, tra gli altri, l'ambasciatore russo in Ucraina e il vice presidente americano Joe Biden. Ieri prove di disgelo tra Kiev e Mosca e tra la Russia e l'Occidente alle celebrazioni per il 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia

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Poroshenko (Ap)
Kiev
Ha vinto le elezioni del 25 maggio al primo turno con il 54,7% dei voti. Oggi, il neopresidente ucraino, Petro Poroshenko, ha giurato nel corso di una cerimonia nella sede del parlamento di Kiev. Nel suo discorso, Poroshenko si è impegnato a tenere unito il Paese, pur offrendo una decentralizzazione all'est russofono in rivolta.
Ha inoltre rigettato "ogni compromesso" con la Russia sulla Crimea. Riguardo al percorso europeo di Kiev, Poroshenko ha auspicato la firma "al più presto" dell'accordo di associazione con Bruxelles, in vista di una "piena membership nell'Unione europea". 

Il neopresidente ha inoltre chiesto ai gruppi armati di deporre le armi e ha promesso un'amnistia per "coloro che non hanno sangue sulle loro mani". Poroshenko ha anche annunciato un dialogo con i cittadini nelle regioni dell'est dell'Ucraina, ma ha escluso gli insorti. "Parlare con i malviventi e gli assassini non è la nostra prospettiva", ha detto il presidente, che ha anche chiesto elezioni regionali anticipate nella parte orientale del Paese.

Presenti alla cerimonia l'ambasciatore russo a Kiev e il vicepresidente americano Biden
Presente alla cerimonia, tra gli altri, l'ambasciatore russo in Ucraina, che era stato richiamato in patria dopo la deposizione dell'ex presidente, Viktor Yanukovych. Ad assistere al giuramento anche il presidente dell'Unione Europea, Herman Van Rompuy e il vicepresidente americano Joe Biden, che avrà poi un incontro con Poroshenko e il premier Arseniy Yatsenyuk per discutere dell'agenda di riforme democratiche del governo ucraino e del programma dell'esecutivo di Kiev per favorire una de-escalation della crisi nell'est del Paese e promuovere lo sviluppo economico. Lo ha reso noto la Casa Bianca.
 
Prove di disgelo con la Russia
Ieri invece Poroshenko ha avuto una breve conversazione con il presidente russo Vladimir Putin in occasione delle celebrazioni per il 70esimo anniversario dello sbarco in Normandia. Il suo approccio per la risoluzione della crisi ucraina mi sembra "complessivamente giusto, mi è piaciuto", ha commentato Putin dopo l’incontro, aggiungendo: "Non posso che salutare la posizione di Poroshenko sulla necessità di fermare immediatamente lo spargimento di sangue nell'est dell'Ucraina". Il presidente russo ha inoltre riferito che Mosca e Kiev sono "vicine" a un accordo sulla questione del gas.
 
E sempre ieri, Putin ha anche avuto un breve scambio di battute con Barack Obama: entrambi sono favorevoli – secondo la versione fornita da Mosca - a "porre fine nel più breve tempo possibile alla violenza e alle operazioni militari" nell'est dell'Ucraina. Il capo del Cremlino ha inoltre avuto dei colloqui con il premier britannico David Cameron, il presidente francese Froncois Holland e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Uno scambio di punti di vista che il presidente russo ha definito “molto positivi”.

Situazione ancora tesa nell'est dell'Ucraina
Intanto la situazione nell'est dell'Ucraina resta ancora molto tesa. I miliziani filorussi di Sloviansk hanno affermato di aver colpito e fatto precipitare tre elicotteri delle forze armate di Kiev durante un combattimento avvenuto ieri. "In tutto", ha spiegato l'autoproclamato sindaco Vyacheslav Ponomaryov, "abbiamo buttato giù tre elicotteri Mil Mi-24, nell'area del villaggio di Semyonovka". Ponomaryov non ha chiarito se vi siano state vittime.

Due operatori della tv russa Zvezda, invece, sono stati fermati e fatti prigionieri da un'unità della Guardia nazionale ucraina nei dintorni di Sloviansk. Lo denuncia il sito dell'emittente Russia Today, affermando che i due sono stati bloccati a un check point, bendati, di fatto sequestrati e che ora sono detenuti in un luogo sconosciuto.