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MONDO

Alta tensione: due militari morti a Mariupol

Ucraina, si vota nelle regioni separatiste. Poroshenko: "Una farsa sotto la minaccia delle armi"

Prorogata per l'alta affluenza la chiusura di alcuni seggi a Lugansk. Russia pronta a riconoscere l'esito del voto. Kiev denuncia lo spostamento di mezzi militari e truppe dal territorio russo nel sud-est del paese. Due soldati ucraini uccisi da un'esplosione ad un posto di blocco 

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Elezioni Ucraina (AP Photo/Dmitry Lovetsky)
Si vota nelle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk, nell'est dell'Ucraina, in una domenica che si è aperta nel segno della tensione. Un'esplosione ha ucciso stamattina due militari ucraini ferendone un terzo ad un posto di blocco a Mariupol, importante centro portuale nel sud-est del paese. Da Kiev arriva il giudizio del presidente Petro Poroshenko che ha definito il voto separatista "una farsa sotto la minaccia dei carri armati". 

Il voto nei territori controllati dai filorussi, ad un settimana da quello nel resto del Paese, non solo minaccia il cessate il fuoco raggiunto il 5 settembre scorso, ma rischia anche di esacerbare i rapporti tra Kiev e Mosca. Il colonnello Andrii Lisenko, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale di Kiev ha infatto denunciato oggi "un intenso spostamento di mezzi militari e truppe dal territorio russo" nel sud-est ucraino controllato dai separatisti.

Lugansk, prorogata la chiusura dei seggi
La chiusura di alcuni seggi nell'autoproclamata repubblica di Lugansk è stata prorogata a causa dell'alta affluenza. Lo ha annunciato il capo della Commissione elettorale Sergei Kozyakov in conferenza stampa dopo una riunione di emergenza dell'organismo. 

Solo Mosca riconoscerà il voto
Il capo della diplomazia Serghiei Lavrov ha detto che la Russia riconoscerà i risultati delle elezioni convocate dai filorussi. Parole cui ha replicato giorni fa Poroshenko per bocca di un suo portavoce, affermando che le "pseudo-elezioni" non solo "non saranno mai riconosciute dal mondo civile ma non hanno niente a che vedere con il protocollo di Minsk", che il 5 settembre ha portato al cessate il fuoco.

Kiev apre un'inchiesta 
Un alto dirigente dei servizi segreti ucraini ha fatto sapere che un'inchiesta è stata aperta per "azioni miranti a cambiare l'ordine costituzionale e a prendere il potere". Già sabato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino Volodimir Poliovi aveva annunciato l'apertura in un prossimo futuro di un'inchiesta contro gli organizzatori del voto separatista per "azioni mirate a prendere il potere con la forza organizzate da un gruppo di persone" in base "al comma 3 dell'articolo 109 del Codice penale ucraino".

Pinotti: "Sconfinamenti Russia inaccettabili"
La situazione di tensione tra Russia e Ucraina "ha ancora punte di eccessi sui quali bisogna lavorare" e con Mosca occorre tenere una linea di "fermezza" per far capire che "non vengono accettati sconfinamenti", ma con questo Paese è anche necessario "riprendere a dialogare", ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti intervistata su SkyTg24.

Favorito primo ministro Aleksandr Zakharchenko
Nelle regione sarebbero rimaste circa due milioni di persone, dopo che centinaia di migliaia sono fuggite a causa dei combattimenti tra filo-russi e soldati ucraini. Sono state stampate poco più di tre milioni di schede. Nell'autoproclamata Repubblica di Donetsk è favorito il partito del primo ministro Aleksandr Zakharchenko.