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MONDO

A Sinferopoli i filorussi occupano il Parlamento

Ucraina, riappare Yanukovich: "Il presidente sono io". Tensione in Crimea

Si è insediato ieri a Kiev il nuovo governo guidato da Arseni Iatseniuk, fedelissimo di Iulia Timoshenko. Ma intanto monta la tensione in Crimea, regione a maggioranza russa. Il parlamento locale di Sinferopoli ieri è stato occupato da uomini armati che hanno issato la bandiera russa. Poi i parlamentari hanno indetto un referendum per ottenere maggiore autonomia e il premier regionale ha detto di riconoscere come presidente solo Yanukovich. Quest'ultimo si è rifugiato in Russia e ha annunciato per oggi una conferenza stampa. Nella notte armati hanno occupato anche l'aeroporto di Simferopol

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Proteste anti governative in Crimea
Sinferopoli
Arseni Iazeniuk è il nuovo premier ucraino: la Rada a Kiev lo ha votato a capo del nuovo governo, che sarà così guidato da una personalità dello stesso partito di Yulia Tymoshenko. L'ex ministro dell'Economia era già stato designato dai manifestanti riuniti in piazza Indipendenza e si è impegnato a non candidarsi alle prossime presidenziali.
Intanto, più a sud non si placano le divisioni interne. In mattinata è avvenuto il blitz di una trentina di uomini armati filo russi nelle sedi del Parlamento e del governo della Repubblica autonoma, a Sinferopoli. Il commando ha fatto irruzione sparando contro i vetri dell'ingresso. Il ministro dell'Interno ad interim Avakov di Kiev ha subito messo in stato di allerta polizia e forze di sicurezza ucraine. Nel pomeriggio, una trentina di miliziani filorussi armati ha licenziato il governo autonomo della Repubblica e fissato per il 25 maggio un referendum per ottenere più autonomia da Kiev.

Kerry "Russia rispetterà integrità territoriale dell'Ucraina"
In un colloquio telefonico con il segretario di stato americano John Kerry il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov avrebbe affermato che la Russia si impegna "a rispettare l'integrità territoriale dell'Ucraina". E avrebbe poi rassicurato che non c'èMosca dietro i disordini in Crimea. 

Yanukovich: sono ancora presidente. Mosca: lo proteggeremo
Intanto a Rostov sul Don riappare Viktor Yanukovich che dichiara illegittime le decisioni prese dal parlamento di Kiev. Lui è ancora il presidente. "Io, Viktor Fedorovich Yanukovich - ha fatto sapere -, mi considero il legittimo capo del governo ucraino". Poi ha avvertito le popolazioni del sud e del sud-est, le zone russofone della repubblica ex sovietica, non accetteranno mai "l'anarchia" portata da leader scelti dalla teppaglia. L'ex uomo forte di Kiev non ci sta ad essere spodestato così e chiede l'intervento russo: che Mosca garantisca la sua incolumità proteggendolo da azioni estremiste. Richiesta subito accordata dal Cremlino, riferisce l'agenzia di stampa russa Itar-Tass citando una fonte del governo. L'ex presidente ha annunciato una conferenza stampa

Appoggio all'ex presidente arriva dal nuovo premier della repubblica autonoma di Crimea, Serghiei Aksionov, eletto oggi dal parlamento della penisola, che ha dichiarato di considerare il deposto presidente il "legittimo" capo di Stato ucraino.

Mosca preoccupata per violazioni diritti umani
Il ministero degli Esteri russo ha espresso anche preoccupazione per le "gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina", durante una riunione presieduta dal ministro Serghiei Lavrov. "Siamo preoccupati - ha detto - per le violazioni su larga scala, la violazione del diritto di usare la lingua madre, la discriminazione etnica e culturale, e gli attacchi e atti vandalici a oggetti di interesse storico e all'eredità culturale e religiosa", si legge in una nota. 

La Russia cerca investitori per 5 miliardi per la Crimea
In seguito al cambio di governo a Kiev e all'aumento del sentimento filo-russo in Crimea, Mosca ha offerto ai suoi businessmen di valutare la partecipazione a una serie di progetti di investimento nella Repubblica autonoma ucraina, dove tirano venti di separatismo. Lo scrive il quotidiano Kommersant, in un articolo titolato "Mosca ha offerto un prezzo per la Crimea". A quanto riporta il giornale, il ministero dell'Economia ha ripreso in considerazione una lista di possibili investimenti nella regione, preparata nel quadro di una strategia più ampia da proporre all'ex repubblica sovietica già prima del cambio di potere. Si tratta di progetti per oltre 5 miliardi di dollari, tra cui il rifacimento di strade e lavori in diversi porti marittimi - e per i quali ora la Camera di Commercio è a caccia di investitori. 

Gli aiuti per l'Ucraina
Quanto invece alla situazione economica del Paese, dopo il congelamento degli aiuti da parte della Russia, arriva dal Fondo Monetario Internazionale più di una rassicurazione. Kiev ha chiesto aiuto al Fmi e il suo direttore, Christine Lagarde ha assicurato: ''Siamo pronti a rispondere''. Nei prossimi giorni una missione dell'Fmi sarà a Kiev per un dialogo preliminare con le autorità ucraine.