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MONDO

Oggi vertice a Ginevra

Ucraina:scontri a est, si aggrava il bilancio delle vittime

Putin nega la presenza nel paese. Timoshenko chiede stato emergenza nella zona orientale.Obama: Mosca non vuole un confronto con gli Usa. Vertice a Ginevra sulla crisi ucraina

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Scontri in Ucraina (archivio)
Kiev
"Sciocchezze": così Putin ha definito l'accusa sulla presenza di forze russe nell'Ucraina dell'Est": "Niente reparti militari, niente servizi speciali, niente istruttori, sono tutti cittadini locali", ha affermato. Le autorità di Kiev hanno commesso un nuovo "grave crimine" utilizzando i carri armati e l'aviazione contro persone pacifiche nell'est dell'Ucraina. Lo ha denunciato il presidente russo, Vladimir Putin durante la tradizionale maratona tv, "Linea diretta con i russi". "In Ucraina - ha aggiunto - la situazione può essere messa in ordine solo attraverso procedure democratiche, non con l'uso di forze armate, carri armati e aviazione". La Russia ha "il diritto di usare la forza militare" per difendere i russofoni nell'est dell'Ucraina, ma Vladimir Putin spera "che non dovremo usare questo diritto". Il presidente russo risponde così ad una domanda riguardo alla possibilità che Mosca invii truppe in Ucraina per difendere gli attivisti filorussi. La Russia, ha comunque ribadito "userà tutti i mezzi" per aiutare le popolazioni dell'Ucraina russofone.

Putin: "Importante iniziare in negoziati a Ginevra"
"Iniziare negoziati a Ginevra è la cosa più importante, è molto importante discutere insieme come superare questa situazione". Lo ha detto Putin nel suo intervento tv a proposito del vertice di oggi nella città svizzera sulla crisi ucraina. Il presidente russo ha sottolineato come sia urgente che il governo di Kiev avvii immediatamente un "vero dialogo" con i rappresentanti delle regioni in rivolta. "Non ci deve essere un dialogo solo di vetrina tra di loro, ma una reale ricerca del compromesso" ha aggiunto criticando il fatto che quando le autorità di Kiev si sono recate in queste regioni non hanno avuto incontri con la popolazione ma solo con i loro alleati.

La "questione" gas
Nel suo intervento tv Putin ha affrontato anche la questione energetica, annunciando che Mosca è pronta ad attendere ancora un mese per il pagamento del debito ucraino legato al gas russo, poi passerà al sistema di forniture con pagamenti anticipati.

Barroso scrive a Putin: "Preoccupazione per rischio interruzione gas a Ue"
L'eventuale interruzione della fornitura del gas all'Ucraina da parte di Gazprom è "causa di seria preoccupazione, poiché comporta il pericolo di un'interruzione del servizio nell'Ue ed altri Paesi partner". Così il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso in una lettera a Putin, a cui chiede "di trattenersi dall'adottare tali misure". Barroso fa inoltre sapere che l'Ue è pronta a consultazioni con la Russia e l'Ucraina riguardo alla sicurezza delle forniture di gas ed il transito.

Obama: "Conseguenze per la Russia ogni volta che agisce per destaibilizzare l'Ucraina"
"Ogni volta che la Russia agisce per destabilizzare l'Ucraina, da parte nostra ci saranno conseguenze". Lo ha detto il presidente americano Barack Obama all'emittente Cbs. "Credo che la Russia non sia interessata a qualsiasi tipo di scontro militare con noi, visto che è consapevole che le nostre forze convenzionali sono di gran lunga più forti delle loro. Noi non abbiamo bisogno di alcuna guerra, ma il riconoscimento che paesi come l'Ucraina possono avere buone relazioni con paesi vicini, tutti" ha aggiunto Obama.

Vertice a Ginevra
Intanto Usa, Russia, Ue ed Ucraina sono a Ginevra per cercare una soluzione alla crisi ucraina. La quadrilaterale tra i ministri degli Esteri ucraino Andrèè Dechtchitsa, russo Serghei Lavrov, il segretario di Stato americano John Kerry e l'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue catherine Ashton si tiene in un albergo della capitale svizzera.

Il bilancio di oggi
Almeno tre persone sono morte e 13 sono rimaste ferite nel corso degli scontri armati tra le forze di polizia ucraina e quelle dei filorussi scoppiati ieri sera e proseguiti nella notte a Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk. A dirlo su Facebook il ministro degli Interni di Kiev Arsene Avakov.

I morti e i feriti, secondo Avakov, sono tutti del fronte filorusso. Secondo la sua versione, ieri sera 300 sconosciuti armati hanno preso d'assalto la sede delle truppe del ministero dell'interno di Mariuopol, città sul Mar Nero ad una trentina di chilometri dal confine con la Russia, tentando di sfondare la porta d'ingresso, lanciando bottiglie molotov e chiedendo la consegna delle armi. I militari ucraini dapprima hanno sparato in aria a scopo intimidatorio, poi hanno aperto il fuoco riuscendo a disperdere gli aggressori. Successivamente è iniziata una operazione di rastrellamento, tuttora in corso, nella quale sono state fermate 63 persone e sequestrate armi, nonchè mezzi di collegamento e telefoni di operatori russi. Sul posto sono stati inviati elicotteri e uomini dei reparti speciali Omega.

Timoshenko chiede stato emergenza ad est 
Iulia Timoshenko chiede l'introduzione dello stato d'emergenza nell'Ucraina dell'est per consentire alle forze armate di intervenire senza restrizioni contro i ribelli filorussi che hanno occupato molti edifici amministrativi. Lo riferisce Interfax. Ciò comporterebbe il rinvio delle presidenziali del 25 maggio, dove è candidata.

La resa ucraina
I militari di Kiev ieri sono stati bloccati dai manifestanti filorussi a Kramatorsk, nell'est del Paese e hanno così deposto le armi. Scene analoghe nella vicina Slaviansk, dove 300 soldati si sarebbero arresi, secondo fonti filorusse citate da Interfax. "Bravi, bravi" avrebbe gridato la folla. I soldati ucraini a Kramatorsk stanno dunque cominciando a rendere inoffensive le loro armi su richiesta di centinaia di filorussi che hanno circondato i loro blindati. 

La Nato: rafforzati i dispiegamenti
Da parte dell'alleanza atlantica, arriva invece l'alluncio del rafforzamento dei "dispiegamenti via terra, aria e mare" nell'Europa orientale per rispondere alla crisi ucraina, una mossa sostenuta anche dalla Casa Bianca. La Nato, ha spiegato il segretario Anders Fogh Rasmussen, ritiene che vista l'attuale situazione sia necessario rafforzare la difesa collettiva dell'alleanza. La misura ha scopo di "dissuasione e de-escalation", alla luce del comportamento aggressivo della Russia nei riguardi dell'Ucraina".

Media russi: Kiev vieta ingresso ai russi tra i 16 e i 60 anni 
L'Ucraina ha chiuso le frontiere ai cittadini russi di sesso maschile tra i 16 e i 60 anni. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti citando le guardie di frontiera ucraine. La compagnia area russa Aeroflot ha già informato i passeggeri diretti in Ucraina delle nuove misure restrittive, dopo averne ricevuto notifica. Il divieto di ingresso riguarderebbe anche gli uomini ucraini tra i 16 e 60 anni e le donne ucraine tra i 20 e i 35 anni "domiciliati nel territorio della repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli", ha avvisato la compagnia di bandiera.