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POLITICA

Il Cdm approva

Via libera alla riforma della scuola. Renzi: "Stop alle classi pollaio, i presidi scelgono i prof"

Il presidente del Consiglio in conferenza stampa: 500 euro a insegnante per spese culturali. 100 mila i precari che verranno assunti. Il ministro della Cultura Franceschini via Twitter: tornano storia dell'arte e musica

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"Siamo riusciti dopo una lunga discussione a trovare un buon clima dentro il cdm, ora la palla passa al Parlamento. Il testo è un testo realizzabile abbastanza rapidamente se il Parlamento lavorerà con il senso dell'urgenza. Sono molto ottimista". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi annuncia in conferenza stampa il via libera da parte del Consiglio dei ministri alla riforma della scuola. "È quella principale per il Paese, ne siamo orgogliosi".

I contenuti della riforma
Renzi illustra attraverso delle slides i punti principali della riforma. E allora saranno i presidi a scegliere i professori sulla base dei curricula che saranno pubblici in appositi albi. "Abbiamo scelto di mantenere gli scatti di anzianità per i professori, ma con una cifra aggiuntiva sul merito. Le modalità su cui ciascuna scuola premierà saranno decise dal preside", ha spiegato Renzi, aggiungendo che sono stati messi in campo 200 milioni dal 2016.

Bonus annuale di 500 euro
Ci sarà inoltre la "Carta del prof", un bonus annuale in denaro ai professori da spendere per finalità culturali che ammonterà a 500 euro a partire da settembre 2015. "Grazie all'organico funzionale, poi, non ci saranno mai più classi pollaio, né supplenti", ha aggiunto Renzi. "Gli stessi presidi saranno poi valutati", ha precisato il premier. 

Assumeremo 100 mila precari
Il disegno di legge di riforma della scuola prevede "l'assunzione di 100mila precari. C'è l'intenzione di sanare una ferita di 20 anni di promesse verso il corpo docente". ha annunciato Renzi. "Abbiamo fatto le nostre scelte inseriamo in questa categoria chi è dentro le  graduatorie ad esaurimento. Non chi, anche se dispiace dirlo, chi sta dentro le graduatorie di istituto".

Cinque per mille e school bonus
Resta la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie fino alle medie, accanto ad altri strumenti fiscali come il cinque per mille e lo "school bonus", ossia speciali detrazioni a chi investe sulla scuola. 

Il Tweet di Franceschini
Il primo a dare la notizia del via libera è stato il ministro della cultura Franceschini via Twitter: "Approvato in Consiglio Ministri il ddl #labuonascuola. Un impegno mantenuto e uno sfregio sanato: tornano la storia dell'arte e la musica". 


Rai, in Cdm iniziato esame testo
E sulla Rai il premier Renzi fa sapere che il Cdm ha iniziato la discussione sul disegno di legge. "Noi pensiamo alla Rai come all'azienda che deve essere la più grande azienda culturale in Europa. Deve rappresentare un pezzo dell'identità del Paese, deve prendere per mano gli italiani e portarli nell'era digitale". Per Renzi l'amministratore delegato deve essere scelto da governo, e il Cda eletto da Parlamento. Fuori la politica dalla Rai "non vuol dire che chi ha responsabilità politiche si debba tirare fuori dal controllo e dalla vigilanza, per questo non siamo per
sorteggio che è l'abdicazione della politica: i più bravi devono guidare la rai". Poi annuncia l'intenzione di creare una rete destinata alla cultura senza pubblicità.