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MONDO

Si allarga la zona delle ricerche

Il mistero dell'aereo scomparso, potrebbe aver cambiato rotta

"Tutto bene, buona notte", Sono le  ultime parole scambiate dai controllori di volo con i piloti del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso sabato scorso. La Malesia chiede aiuto all'India per la zona vicino al mare delle Andamane, il Vietnam ha ripreso le ricerche

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Kuala Lampur

"Tutto bene, buona notte", Sono le  ultime parole scambiate dai controllori di volo con i piloti del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso sabato scorso, secondo quanto è stato rivelato oggi in un colloquio tra il funzionari malaysiani e i parenti dei passeggeri cinesi che erano a bordo. Lo scrive il quotidiano della Malaysia The Star
online. Funzionari dell'aviazione civile hanno incontrato nel Metropark Lido Hotel a Pechino i 400 familiari, che ieri avevano fatto questa richiesta per cercare di avere qualche informazione supplementare sulla scomparsa dell'aereo. Ma al termine dell'incontro durato due ore, scrive the Star, le domande erano ancora più numerose delle risposte.
La compagnia aerea ha d'altra parte difeso i piloti, affermando che non c'è motivo di credere che la scomparsa dell'aereo sia  responsabilità loro o di qualche membro dell'equipaggio.  A bordo dell'aereo c'erano 239 persone, tra queste 153 di equipaggio.

Cina critica:  "caos" nelle informazioni. Il Ministro degli esteri della Malesia: "C'è confusione solo se volete vedere confusione"
La Cina ha criticato oggi la ridda "caotica" di informazioni  che vengono diffuse sulla scomparsa del Boeing della Malaysia Airlines con 239 persone a bordo, in maggioranza cinesi. "Per il momento ci sono molte informazioni, piuttosto caotiche, cosa che ci rende difficile verificare se siano esatte o meno", ha risposto il portavoce cinese Qin Gang ad una domanda sullo stato delle indagini sulla misteriosa sparizione del velivolo, del quale si sono perse le tracce da quattro giorni.
In risposta alle accuse della Cina, il ministro degli esteri malaysiano nega che le ricerche dell'aereo procedano in modo disorganizzato, e ha dichiarato "C'è confusione solo se volete vedere confusione. Faremo tutto quello di cui c'è bisogno per ritrovare l'aereo",  ha detto Hishammuddin Hussein in una conferenza stampa che non ha portato novità sostanziali in un caso che viene descritto "senza precedenti". Hussein ha specificato che la ricerca procede sia nel Mar cinese meridionale sia nello Stretto di Malacca. Dopo la brusca virata di rotta verso ovest del MH370 rivelata ieri, il governo non è ancora certo che l'aereo abbia effettivamente attraversato la penisola malese o sia scomparso prima. L'area delle ricerche, ha specificato il ministro, si è
estesa ora a oltre 90mila km quadrati, quasi un terzo della superficie dell'Italia. 

L'aereo potrebbe aver cambiato rotta
Il capo dell'Aeronautica malese ha affermato che le autorità non escludono la possibilità che il Boeing 777 scomparso abbia deviato dalla sua rotta prima di sparire, smentendo tuttavia che l'aereo sia stato segnalato molto lontano dal suo piano di volo.  L'Aeronautica - ha detto il generale della Royal Malaysian Air Force,  Rodzali Daud in una nota - "non ha escluso la possibilità che l'aereo sia tornato indietro prima di sfuggire ai radar". "E' per questo - aggiunge - che le operazioni di ricerca non sono state estese".  Il generale ha poi smentito quanto affermato da un giornale malaysiano, che, citandolo, aveva detto che l'aereo era stato individuato sopra il distretto di Malacca, il che avrebbe voluto dire che si sarebbe allontanato enormemente dalla sua traiettoria.   

Contatto radio perso un'ora dopo il decollo
Le autorità hanno riferito che il controllo aereo aveva perso il contatto con il Boeing al largo delle coste orientali della penisola malaysiana all'alba di sabato scorso, un'ora circa dopo il decollo da Kuala Lumpur verso Pechino. 

Il Vietnam riprende le ricerche
Il Vietnam ha pienamente ripreso le ricerche dell'aereo della Malaysian airways scomparso sabato mattina, dopo averle ridotte in seguito ad una confusione di notizie. "Le attività di ricerca sono dispiegate normalmente e si espandono a sud e a est dell'ultimo traiettoria conosciuta" del volo MH370, ha detto il vice capo di Stato Maggiore vietnamita, Vo Van Tuan, che ha potuto parlare con le autorità malesi.
I vietnamiti aveva ridotto le ricerche dopo che l'aviazione malese aveva smentito la notizia, riportata da diversi media, che i radar militari di Kuala Lumpur avevano individuato per l'ultima il Boeing 777-200ER vicino a Pulau Perak, un'isola nello stretto di Malacca. 

Si amplia la zona delle ricerche, la Malesia chiede aiuto all'India
La Malesia ha chiesto l'assistenza dell'India per le ricerche del Boeing 777 della Malaysia Airlines disperso con 239 passeggeri a bordo, per ampliare le ricerche nella zona vicino al mare delle Andamane. Lo ha reso noto un funzionario indiano. Le autorità malesi hanno contattato i colleghi indiani ieri, chiedendo aiuto nelle aree di ricerca vicino al mare delle Andamane, secondo quanto riferito dal portavoce del ministero per gli Affari esteri, Syed Akbaruddin. Il portavoce ha riferito che  l'India ha nominato una persona di contatto per mantenere i contatti con le autorità malesi, ma non ha fornito dettagli su quale tipo di aiuto l'India offrirebbe.

Esclusa la pista dell'attacco terroristico
Esclusa la pista dell'attacco terroristico nell'inchiesta per la sparizione dell'aereo. "Più abbiamo informazioni più siamo portati a concludere che non si è trattato di terrorismo" ha detto il segretario generale dell'Interpol Ronald K. Noble. Si infittisce dunque il mistero sulle sorti del volo Mh370 scomparso dai radar nella notte tra venerdì e sabato scorso mentre volava tra Kuala Lumpur e Pechino. Le conclusioni dell'Interpol sono anche la conseguenza dell'identificazione dei due passeggeri saliti a bordo con il passaporto rubato e individuati grazie alle telecamere di sorveglianza dell'aeroporto. Si tratta di due iraniani che secondo le autorità, non avrebbero legami con gruppi terroristici. Il 29enne Delavar Seyed Mohammad Reza e Pouria Nour Mohammad Mehrdad, quest ultimo - 18 anni e richiedente asilo politico - aveva in programma di dirigersi in Germania per raggiungere la madre a Francoforte.  

La scia di carburante proviene da una nave
Risolto invece il giallo della scia di carburante trovata in mare. Non è del Boeing 777 ma proviene da una nave. E non appartiene al volo il pezzo di gomma giallo che si pensava fosse di uno scivolo o di un giubbotto di salvataggio invece era solo un cavo ricoperto di alghe.

Indagini anche su 5 passeggeri che dopo il check in non sono salite a bordo
Le telecamere di sorveglianza I due passeggeri imbarcati con i passaporti rubati dell'italiano Luigi Maraldi e di un austriaco sono stati identificati grazie agli elementi emersi dai filmati delle telecamere ai controlli dell'immigrazione. Sarebbe stato identificato anche un terzo passeggero cinese inizialmente sospetto, mentre le autorità locali stanno indagando su altre cinque persone che dopo aver fatto regolarmente il check in non si sono mai presentate al gate. Il loro bagaglio, come accade in questi casi, è stato quindi sbarcato dall'aereo prima del decollo.