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MONDO

Vittime un poliziotto e due scrutatori

Afghanistan, bomba contro un convoglio con le schede elettorali: 3 morti

Il capo di una commissione elettorale provinciale: distrutte tutte le schede. Presentati 162 ricorsi contro i brogli. Molto probabile il ballottaggio tra i candidati per il dopo Karzai

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Afghanistan al voto (foto di Lucia Goracci)
Un poliziotto e due scrutatori sono rimasti uccisi nell'esplosione di una bomba al passaggio del convoglio che trasportava le schede elettorali dalla provincia di Kunduz a Kabul. "Le urne erano piene di schede ma sono state distrutte nell'esplosione", ha detto il capo della commissione elettorale provinciale.

I ricorsi per brogli sono 162
Intanto, sono 162 i ricorsi per brogli presentati alla commissione elettorale all'indomani delle presidenziali e amministrative. Lo ha reso noto il portavoce, precisando che i ricorsi riguardano il mancato accesso ai seggi, la mancanza di schede, l'esistenza di schede false e anche la denuncia di pressioni operate dai leader politici locali. In realtà le denunce di irregolarità sono state oltre mille, ha detto ancora il portavoce, ma solo 162 sono state presentate in forma scritta e documentata e quindi sono state ritenute ammissibili.

Quasi sicuro il ballottaggio 
Secondo alcuni giornali afghani che citano dati ufficiosi e parziali, è difficile che un candidato riuscirà a raggiungere il 50% dei voti e che quindi è plausibile un ballottaggio per sapere chi sarà il successore di Karzai. Fra i candidati favoriti, l’ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, il primo a manifestare ottimismo sostenendo “che in molti hanno votato per me” e che “l’unico mio nemico sono i brogli”. Anche l’ex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani Ahmadzai, si è detto “molto soddisfatto dei primi risultati provenienti dalle province che mi riguardano” al punto che “penso che non ci sarà forse bisogno del ballottaggio”. Più prudente invece il terzo candidato indicato fra i favoriti, l’ex ministro degli Esteri, Zalmai Rassoul, che molti considerano il preferito di Karzai, il quale si è limitato a rivolgere un appello alla pazienza ed a “dare il tempo alla Commissione elettorale indipendente di fare il suo lavoro”. L’agenzia di stampa Pajhwok offre percentuali frutto di un campione di osservazione da parte dei suoi giornalisti di quasi 134.000 voti. In base ad esso, Ghani raccoglie il 42,10%, Abdullah il 40,72% e Rassoul solo il 7,66%. Si deve ricordare che la commissione annuncerà i risultati ufficiali soltanto fra due o tre settimane.

Usa elogiano 'coraggio' afghani
Gli Stati Uniti hanno elogiato il "coraggio" del popolo e degli elettori afghani per la grande partecipazione al voto per il dopo Karzai, nonostante la minaccia dei talebani. Obama si è congratulato con il Paese. "Milioni di uomini e donne afghani sono andati ai seggi con coraggio ed impegno", ha aggiunto il segretario di Stato John Kerry in un comunicato. Elogi sono arrivati anche dal Consiglio di sicurezza dell'Onu e dalla Nato. 

Al voto in 7 milioni
Sabato è andato a votare il 58% degli aventi diritto, circa 7 milioni di persone sono andate alle urne per scegliere il successore di Hamid Karzai che per 13 anni ha guidato il Paese e per rinnovare 34 consigli provinciali. Nel 2009 votò il 31,4% e mentre nel 2004, le prime elezioni libere, l'entusiasmo portò al voto il 76,9%. Alta l'affluenza femminile, il 36% dei votanti. La commissione ha registrato 3,6 milioni di nuovi elettori di cui 1,2 milioni sono donne.