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ITALIA

Caso Aldrovandi, il segretario del Sap si difende: "Non mi dimetto, non ho disonorato la Polizia"

Il segretario del sindacato, Gianni Tonelli, replica alle critiche ricevute per gli applausi agli agenti condannati per la morte di Aldrovandi e aggiunge: "Non mi dimetto. Rispetto il dolore della madre e sono dispiaciuto per quello che è accaduto" 

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"Non credo di aver disonorato la polizia facendo un'operazione di verità". Il segretario del Sap Gianni Tonelli replica in un'intervista all'Ansa a tutte le critiche ricevute per gli applausi agli agenti condannati per la morte di Aldrovandi e aggiunge: "Non mi dimetto. Rispetto il dolore della madre e sono dispiaciuto per quello che è accaduto". 

"Si è molto equivocato"
Sulla vicenda, dice Tonelli, "si è molto equivocato" e ci sono state "molte strumentalizzazioni": i video che circolano "sono relativi alla sessione del congresso che si è svolta in mattinata" e non hanno nulla a che vedere con quanto avvenuto dopo. Quanto agli applausi, sostiene ancora il segretario del Sap, "sono arrivati al termine della proiezione di alcune slide che riguardavano una serie di episodi tra cui gli scontri di piazza, la vicenda del sindaco di Terni che disse di esser stato colpito da un poliziotto e invece si scoprì poi che era stato colpito da un ombrello di un manifestante, e infine la vicenda di Aldrovandi".

L'applauso
L'applauso è "durato non 5 minuti ma è stato sostenuto ed è avvenuto a porte chiuse, perché altrimenti si dà un significato diverso: semplicemente è stato indirizzato ai colleghi e a un'azione che stiamo cercando di compiere, come sindacato di
polizia, ossia di un contrasto a quelli che possono essere attacchi, a volte ingiustificati, alla categoria". 
In ogni caso il segretario non arretra dalle sue posizioni. "Penso - dice - che le nostre ragioni siano valide. Se qualcuno avesse la cura di leggersi gli atti processuali, capirebbe che un attimo di riflessione sulla vicenda sarebbe opportuno. Se la nostra intenzione di veicolare la verità processuale dà fastidio, non posso farci molto". E sulle dimissioni: "Sono stato eletto ieri, i nostri segretari provinciali e i delegati d'Italia mi hanno espresso la loro vicinanza - risponde - la questione è stata strumentalizzata con un bombardamento mediatico contro il quale è impossibile difendersi".