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ECONOMIA

Arcelor MIttal: "Negoziazione per accordo fino al 31 gennaio"

Firmata intesta tra ad di ArcelorMittal e i commissari dell'ex Ilva

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I commissari straordinari dell'ex Ilva e Arcelor Mittal hanno raggiunto l'intesa di base per la trattativa della ristrutturazione del contratto originario di affitto e vendita degli stabilimenti e per l'operazione finanziaria di rilancio del polo siderurgico con base a Taranto.
 
"Abbiamo raggiunto un accordo di base che indica le base per la negoziazione che si svolgerà fino al termine massimo del 31 gennaio con lo scopo di raggiungere un accordo  vincolante". Lo ha annunciato  Ferdinando Emanuele legale di Arcelor Mittal a pochi minuti dall'udienza davanti a giudice civile di Milano per discutere del ricorso d'urgenza presentato dai commissari straordinari dell'Ilva.     

L'amministratore delegato di ArcelorMittal Lucia Morselli e i tre commissari dell'ex Ilva Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo hanno firmato il protocollo d'intesa che getta le basi per la negoziazione, che si svolgerà fino al 31 gennaio, per trovare un accordo vincolante sul rilancio del polo siderurgico con base a Taranto.

Gualtieri: bene primo passo ora impegno tutti
"Con la firma di oggi tra i commissari e Arcelor Mittal Italia si sono create le condizioni per sospendere il contenzioso e avviare un negoziato finalizzato alla condivisione tra le parti di un nuovo piano industriale per l'Ilva. L'accordo prevede la partecipazione dello Stato nel capitale a fronte di un rilancio di Taranto con tecnologie innovative a minore impatto ambientale e la tutela dei livelli occupazionali sulla base di accordi che dovranno essere negoziati con i sindacati". E' quanto dichiara il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.  "Esprimo la mia soddisfazione per un accordo che costituisce un primo importante passo avanti per la soluzione positiva di una vicenda che riguarda oltre 10.000 lavoratori, che coinvolge il tessuto economico e civile della città di Taranto, che deve assicurare la tutela della salute di lavoratori e cittadini e garantire la tenuta del sistema industriale italiano, di cui l'industria siderurgica e meccanica costituiscono l'ossatura. Auspico nelle prossime settimane il massimo impegno di tutti per arrivare a un accordo finale. La strada è lunga e non  facile, ma ce la possiamo fare", conclude il ministro.