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Coronavirus

Assemblea Anci

Covid, Arcuri: "Oggi abbiamo condizioni diverse, risultato di uno sforzo collettivo"

Gualtieri: "1,9 miliardi per i Comuni". Lamorgese: "Questo è il momento in cui le energie migliori del Paese dovrebbero ritrovarsi a fianco". Speranza: fare chiusure è la premessa per ripartire

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"Ora ci troviamo ad affrontare una seconda ondata di questa tragedia che in tutto il mondo ha una forza inaspettata. Oggi ci troviamo di fronte a uno scenario molto diverso: durante la prima ondata, il 50% dei contagiati si curava in isolamento domiciliare e il 43% veniva ricoverato, in questa seconda ondata il 95% si cura a casa e il 5% viene ricoverato. Se le condizioni di base fossero state uguali saremmo di fronte a una sfida impossibile, invece questo è il risultato di uno sforzo collettivo". Lo ha detto il commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri, intervenuto in videoconferenza alla XXXVII Assemblea annuale Anci.

"L'impegno dell'Italia per il contrasto del Covid non ha pari nel mondo"
"Sarei contento di dare tutto ciò di cui c'è bisogno ma spesso non è sempre possibile. A marzo eravamo l'epicentro della pandemia, non producevamo nessun dpi, avevamo al picco circa 4.500 italiani in terapia intensiva e una capacità di fare poco più di 20mila tamponi al giorno ed eravamo in una terribile guerra commerciale. Sono passati 7 mesi oggi abbiamo produzione completamente autosufficiente di dispositivi di protezione individuali e non ne acquistiamo più all'estero, abbiamo aumentato posti letto e facciamo più di 200mila tamponi al giorno e malgrado l'impeto dell'epidemia abbiamo 3.400 italiani ricoverati in terapia intensiva questo è successo grazie al contributo di tutti e lo sforzo straordinario che non ha pari in nessun altro paese del mondo. Siamo stati efficaci nel contrasto della pandemia malgrado caratteristiche nostro sistema e lungaggine nostre procedure decisionali".

"Dopo pandemia pensare più a crescita Pil e meno a debiti"
Da questa pandemia dobbiamo trarre alcuni insegnamenti, in primis il fatto che nei tre decenni abbiamo pensato troppo ai debiti e troppo poco alla necessità di far crescere il nostro prodotto interno lordo. Dimenticandoci che non c'è modo migliore di pagare i debiti della capacità di produrre ricchezza".

Il ministro Gualtieri all'Anci: "1,9 miliardi per i Comuni"
Nella manovra "ci sono 1,9 miliardi per comuni ed enti locali, di cui 750 milioni di investimenti, sono risorse molto significative". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo all'assemblea annuale dell'Anci. Gualtieri ha ricordato "gli interventi senza precedenti realizzati dal governo a sostegno doveroso dei comuni e degli enti locali" sottolineando che "nel 2020 sono stati stanziati 8 miliardi di euro di parte corrente e 34 miliardi in investimenti per aiutare i comuni a reggere l'impatto nei loro bilanci e a svolgere un ruolo preziosissimo di erogazione dei servizi, davvero decisivo in una fase come questa".

L'intervento della ministra Lamorgese: "Prevalga lo spirito di unità"
"Credo che questo sia il momento in cui le energie migliori del Paese dovrebbero ritrovarsi a fianco, al di là delle caratterizzazioni politiche, perché quando ci si trova in difficoltà dobbiamo lavorare per il nostro Paese. Siamo tutti italiani, al di là delle divisioni, che vanno fatte valere su altri tavoli e non su quello in cui ci sono delle difficoltà". Così la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, intervenuta all'assemblea annuale dell'Anci. "Sappiamo che la battaglia contro il Covid non è finita, ma siamo consapevoli di aver potenziato le nostre difese, le nostre strategie sanitarie e sono sicura che questo momento ci servirà. L'Italia sta reagendo e ci sono energie positive che si stanno liberando, quindi una voglia di riscatto del Paese".

Speranza: fare chiusure è la premessa per ripartire
"Mettere regole e fare chiusure è la premessa per creare le condizioni per una ripartenza, perché la salute e l'economia non sono due cose contrapposte ma vanno insieme. Un paese può ricominciare a correre se ha la capacità di difendere la salute dei propri cittadini". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo all'assemblea Anci. "Non bisogna mettere in contraddizione la tutela della salute e lo sviluppo economico. Vincere la battaglia sanitaria è la premessa vera per la ripartenza economica del Paese. Solo quando avremo vinto contro il virus il Paese potrà ripartire davvero". Da questo punto di vista, un patto per il Paese deve prevedere "la salute come prima mattonella per il rilancio dell'Italia".