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Coronavirus

Impennata di contagi e di decessi

Coronavirus, quasi 13mila morti negli Usa. A New York "mezzo milione senza lavoro"

Il sindaco di New York Bill de Blasio: 500mila persone hanno già perso o stanno per perdere il lavoro, come nella Grande depressione. Quasi 400mila contagiati negli Stati Uniti, il Covid-19 colpisce le comunità più povere. Il presidente Trump attacca l'Oms: "sto valutando se tagliare i contributi americani". I decessi nel mondo sono oltre 80mila. La Cina ha registrato ieri 62 nuovi casi di infezione.

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Bill de Blasio, sindaco di New York
Nuovo record di decessi per il coronavirus negli Stati Uniti: 1.736 in nella giornata di ieri. In base ai dati diffusi dalla Johns Hopkins University, complessivamente il numero delle vittime da coronavirus sale a quasi 13mila. I casi di contagio sono ora quasi 400mila. La città di di New York registra oltre 4mila decessi.

Mezzo milione senza lavoro
Almeno mezzo milione di newyorchesi è già senza lavoro o sta per perderlo:  lo afferma il sindaco Bill de Blasio, che nella quotidiana conferenza stampa fa il punto sull'impatto che la pandemia sta avendo sulla popolazione della 'grande mela'.

"Le proiezioni iniziali - ha spiegato - parlano di un impatto durissimo sull'occupazione e di un enorme disagio economico. L'unico paragone che può essere fatto è con la Grande depressione e dirlo mi spaventa". Il sindaco poi scrive su Twitter che "nessun newyorchese rimarrà senza cibo":


Da Trump accuse a Oms e Cina
L'Organizzazione mondiale della Sanità "appare molto sino-centrica. Ed è un'espressione gentile". Così il presidente Donald Trump è tornato all'attacco dell'Oms accusandola di aver gestito male la pandemia, di non aver riportato quello che succedeva a Wuhan, in Cina, e di aver cercato di impedire la chiusura delle frontiere. L'Oms "riceve una grande quantità di soldi dagli Usa" ha ricordato il presidente americano che ha rivelato di valutare una possibile riduzione o una chiusura  dei contributi Usa.

Afroamericani molto colpiti
Negli Usa la comunità afroamericana è particolarmente colpita dal coronavirus e l'epidemia fa da cassa di risonanza a disuguaglianze sanitarie, sociali ed economiche già esistenti.

A Chicago la metà dei contagiati e il 72% delle vittime del Covid-19 sono afroamericani, riferisce la Bbc riportando le statistiche ufficiali del capoluogo dello Stato dell'Illinois, dove la comunità rappresenta il 30% della popolazionetotale. In base al bilancio diffuso il 5 aprile, a Chicago tra gli afroamericani i contagi sono 1.824 contro 847 tra i bianchi, 478 nella comunità ispanica e 126 in quella di origine asiatica.

Stesso divario tra le vittime, finora 98, che nel 72% dei casi sono residenti neri. A livello dell'intero Stato dell'Illinois, gli afroamericani sono il 41% dei contagiati e deceduti da nuovo coronavirus, pur rappresentando solo il 14% dell'intera popolazione. Stesso squilibrio si verifica a Detroit (Michigan), a Milwaukee (Wisconsin), a New Orleans (Louisiana) e a New York, tutti focolai di Covid-19.

nella sua conferenza stampa serale il presidente Donald Trump ha riconosciuto che negli Usa per il coronavirus sta morendo un numero sproporzionato di afroamericani e ha  promesso "sostegno" da parte dell'amministrazione. Il virologo della task force della Casa Bianca, Anthony Fauci, ha sottolineato come siano "sempre esistite disparità di salute" "inaccettabili" negli Usa a tutto svantaggio degli afroamericani, spesso affetti da patologie come il diabete, l'ipertensione, l'obesità o l'asma che li rendono più vulnerabili rispetto al Covid-19. "Il coronavirus passerà - ha osservato Fauci - ma continueremo ad avere disparità di salute".

Oltre 80.000 morti nel mondo per la pandemia 
E sono oltre 80.000 i morti da coronavirus nel mondo. Lo indica il conteggio della Johns Hopkins University, che fissa al momento il numero dei decessi a 81.103. I contagiati, sempre secondo la JHU, sono 1.413.415.

La Cina ha registrato ieri 62 nuovi casi di infezione da coronavirus, di cui 59 importati (saliti in totale a 1.042) e 3 domestici in Shandong (2) e Guangdong (1).  La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha segnalato due nuovi decessi, di cui uno a Shanghai e uno nell'Hubei, la provincia di cui Wuhan, il focolaio della pandemia, è capoluogo. I contagi sono nel complesso 81.802, di cui 1.190 sotto trattamento, 3.333 decessi e 77.279 guariti. Sono 137 i nuovi asintomatici, di cui 102 importati, mentre sono 1.095 quelli sotto osservazione. Ma sempre in Cina,  i timori sulla seconda ondata di Covid-19 si concentrano sulla provincia del nord di Heilongjiang dopo il picco giornaliero di 25 casi importati con gli arrivi di viaggiatori dalla Russia. Suifenhe, città con più di 60.000 abitanti sul confine russo e porta d'accesso per Vladivostok, ha varato oggi un lockdown come quello appena rimosso a Wuhan, nell'Hubei. I residenti, ha riportato la tv statale Cctv, sono obbligati a stare nei compound residenziali e solo una persona per famiglia potrà ogni tre giorni uscire per comprare i beni di prima necessità