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TECH

Coronavirus, la Rete alla prova di smart working ed e-learning

Covid-19, in tanti usano Internet da casa: la banda soffre, le applicazioni di più. Carboni: "Su rete Garr +60% traffico studenti da casa in 7 giorni". Dopo Netflix anche YouTube riduce qualità video. Il commissario Ue al mercato interno, Breton: "Bene Google, si dimostra responsabile"

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È un bene primario al pari di acqua, luce e gas, oggi "è il nostro modo per mantenere i contatti": Internet non è mai stata così indispensabile per questo si avvertono i problemi di un sistema non ancora pronto a sostenere volumi di traffico come quelli dell'emergenza coronavirus. Ad avere qualche carenza sono sopratutto le applicazioni. A spiegare cosa sta succedendo con il boom di smart working ed e-learning è Massimo Carboni, dirigente del Dipartimento Infrastrutture di GARR, la rete italiana dell'istruzione e della ricerca, 17000 km in fibra con una capacità complessiva di 3.5 Terabit. "La rete è simmetrica ed equivalente in tutta Italia - dice Carboni all'Ansa - con l'improvviso aumento delle lezioni online, con flussi in upload spesso superiori a quelli in download, la qualità della connessione non ne risente. L'accesso degli studenti agli streaming video delle lezioni e ai contenuti online ha generato nell'ultima settimana un aumento del traffico in upload del 60% rispetto alla media annuale".

Il discorso cambia se si parla di utenze domestiche e di scuole che non viaggiano sulla rete GARR. E se è sicuro che Internet non rischia di 'spegnersi', "come non accadde a Fukushima", oggi possiamo percepirne la saturazione e constatare che "il vero driver dell'evoluzione sono le applicazioni che non reggono alla connettività - spiega - e i soggetti in crisi sono i fornitori di servizi, quelli che noi chiamiamo GAFAM, Google Apple Facebook Amazon e Microsoft". La rete, con i suoi 70 punti di presenza su tutto il territorio nazionale, è gestita dal Consortium GARR, associazione senza fini di lucro fondata sotto l'egida del Miur. I soci fondatori sono Cnr, Enea, Infn e Fondazione Crui, in rappresentanza di tutte le università italiane.

In aree come Milano e Roma, ora che molti hanno cominciato a lavorare da casa, il traffico è aumentato del 40% - aggiunge Carboni - La saturazione comporta che dai 100 megabit garantiti dal gestore l'utente arrivi ad avere 40 megabit. E' indubbio che siamo di fronte a limitazioni della banda e che, se quello che abbiamo ora è frutto di dieci anni di investimenti, non possiamo girare la manopola in due settimane e fare ciò che richiederà, invece, dai 24 ai 36 mesi". La rete GARR, spiega Carboni, "ha un'offerta maggiore di quello che gli utenti chiedono". Oggi collega un migliaio di scuole di cui oltre 200 direttamente in fibra (grazie al progetto GARR-X Progress e a una sperimentazione avviata dal 2012). "E' dai ragazzi e dall'efficacia della didattica online che arriverà il feedback principale per noi dopo questa emergenza - osserva - Dovremo ripensare i modelli e questo momento di crisi è un vero banco di prova per il settore. Sulle piattaforme digitali come Microsoft Teams e Google meet si fanno lezioni, ma anche esami e sessioni di laurea". Come quella che deve predisporre 'La Sapienza' di Roma dove si dovranno laureare in tempi brevissimi 1200 studenti delle professioni sanitarie "e l'università - conclude Carboni - dovrà farlo con soluzioni fornite da questi 'over the top' (Ott)", le imprese che, senza infrastruttura propria, operano 'al di sopra delle reti'.

Dopo Netflix anche YouTube riduce qualità video
Intanto, dopo Netflix, anche YouTube riduce la sua qualità di streaming video nell'Unione Europea e nel Regno Unito per evitare il blocco della rete internet mentre migliaia di persone lavorano da casa. Il provvedimento della piattaforma video di proprietà di Google rimarrà in vigore per 30 giorni. La decisione è soggetta a revisione, ha spiegato un portavoce di Google. "Continueremo a collaborare con i governi degli Stati membri e gli operatori di rete per ridurre al minimo lo stress del sistema, offrendo al contempo una buona esperienza utente", ha dichiarato un portavoce di Google in un comunicato alla Cnn. Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, aveva esortato le piattaforme di streaming a ridurre la qualità dei loro video per prevenire il sovraccarico di Internet con così tante persone che restano a casa. Netflix ha annunciato la riduzione ieri.

Breton: "Bene Google, si dimostra responsabile"
E il commento del commissario Breton alla decisione odierna non si fa attendere. "Milioni di europei si stanno adattando alle misure di distanziamento sociale grazie alle piattaforme digitali, che li aiutano a fare telelavoro, apprendimento a distanza e a passare il tempo. Mi compiaccio dell'iniziativa che Google ha adottato per preservare un fluido funzionamento di Internet durante la crisi della Covid-19, facendo passare di default tutto il traffico nell'Ue di YouTube alla definizione standard", ha dichiarato Breton. "Apprezzo il forte senso di responsabilità" che Sundar Pichai, Ceo di Google, e Susan Wojcicki, Ceo della controllata YouTube, "hanno dimostrato. Seguiremo attentamente l'evoluzione della situazione insieme".