Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/davos-occhi-puntati-su-leader-italiani-renzi-parla-di-leadership-draghi-grande-assente-46e12697-3a61-4a7b-96a8-0d6ba3b6a824.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

World Economic Forum 2015

Davos, occhi puntati sugli italiani: Renzi parla di leadership, Draghi grande assente

Il presidente del consiglio italiano racconta al gotha dell'economia mondiale l'esperienza di una leadership che punta sul cambiamento. Renzi ha in programma anche un incontro con il presidente del Cio, Thomas Bach, per la candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024

Condividi
Matteo Renzi (Ansa)
"Transformational Leadership" è il tema scelto dagli organizzatori per l'intervento del premier italiano Matteo Renzi al World Economic Forum 2015, che si tiene dal 21 al 24 gennaio sulle Alpi svizzere.

Leadership che punta al cambiamento
Il presidente del Consiglio il 21 gennaio alle 11:30 racconta al gotha dell'economia mondiale, riunito a Davos, l'esperienza di una leadership che punta sulla trasformazione. Renzi in particolare spiega cosa è richiesto a un leader per trasformare una comunità e un paese nel nuovo contesto globale.

Gentiloni, Visco, Bocelli. L'Italia a Davos
Per l'Italia, a Davos, partecipano anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il capo del dicastero delle Finanze Pietro Carlo Padoan e il governatore della Banca centrale Ignazio Visco. Tra i 2500 partecipanti attesi nella località svizzera ci sono poi top manager (tra loro i vertici di Telecom, Eni, Enel, Generali), i banchieri, gli economisti, i premi Nobel e anche le star dello spettacolo, come ad esempio il tenore italiano Andrea Bocelli.

L'assenza di Mario Draghi
Un altro italiano risulta invece tra i grandi assenti: Mario Draghi. Proprio mentre a Davos si parla di futuro e di geopolitica, il presidente della Bce è alle prese con il grande progamma del Quantitative Easing.  

"Il nuovo contesto globale"
Il fil rouge di quest'anno a Davos è "Il nuovo contesto globale". I leader dell'economia globale discutono dei principali rischi 'geopolitici' e in particolare dei conflitti tra gli Stati: l'Ucraina da una parte - un'altra assenza eccellente è quella di Putin - e la Siria dall'altra. Si parla anche di crisi economica e di disoccupazione, soprattutto giovanile.

Il crollo del petrolio
Nel nuovo contesto globale, poi, non si può non tener conto del crollo del prezzo del petrolio. Tra l'altro, tradizionalmente, i top manager delle più grandi compagnie e i ministri del petrolio dei Paesi Arabi organizzano un incontro riservato, in un hotel del paesino montano, proprio per analizzare la condizione e i prezzi dell'oro nero.

La decisione della Banca svizzera
Poi ci sono le scelte della Bce. Che certo avranno grande influenza sull'economia. Un assaggio c'è già stato con la decisione della Banca centrale svizzera di sganciare il Franco dall'Euro che ha fatto crollare la divisa del Paese. Gli esportatori locali sono imbufaliti, e per le imprese e i loro staff il costo della "trasferta" è lievitato di quasi il 20 per cento in un solo giorno.    

Candidatura di Roma ai giochi olimpici 2014
Davos, infine, rappresenta soprattutto l'occasione per chiudere affari e fissare incontri. Ne approfitta anche Matteo Renzi per fare pubblic relations. Dopo l'intervento nella Congress Hall, ha in programma un incontro con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), Thomas Bach insieme al presidente del Coni, Giovanni Malagò. Sul tavolo c'è il tema della candidatura di Roma ai giochi olimpici del 2024.