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POLITICA

La legge contro l'omotransfobia

Il Senato blocca il Ddl Zan e approva la 'tagliola' con 154 sì e 131 no

Dopo il voto segreto la presidente di Palazzo Madama, Casellati, ha sospeso la seduta. Salvini: "Sconfitta l'arroganza Pd-M5s"

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L'Aula del Senato ha approvato la proposta di non passaggio all'esame degli articoli del ddl Zan. La cosiddetta 'tagliola' presentata da Lega e Fdi ha ottenuto 154 voti favorevoli, 131 contrari, e due astenuti. Dopo il voto segreto la presidente di Palazzo Madama, Casellati, ha sospeso la seduta.

Casellati in mattinata aveva dichiarato ammissibili le richieste di voto segreto presentate da Lega e Fdi sul ddl Zan per il contrasto all'omotransfobia. La presidente aveva accettato la richiesta del non passaggio all'esame degli articoli del ddl Zan, appunto la cosiddetta 'tagliola', in base al Regolamento e in base ai precedenti, spiega. "Ci sono due proposte di non passaggio agli articoli a firma Calderoli e La Russa: il Presidente ritiene ammissibili queste due richieste di votazione segrete in base al regolamento e ai precedenti" spiega la Presidente.

Lega e Fratelli d'Italia plaudono all'esito della votazione, che blocca l'iter della legge. Scambio di accuse tra Iv e Pd.

Zan: "Tradito patto politico, responsabilità chiare"
"Chi per mesi, dopo l'approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare". Così Alessandro Zan, 'padre' del ddl contro l'omotransfobia.

Di Maio: "Si poteva evitare ma si è preferito così, irresponsabili"
"Chi si era autoproclamato paladino dei diritti puntando il dito contro chi provava a evitare il peggio, ha dimostrato di essere buono per gli influencer ma non per la politica. Il Senato affossa il #ddlZan come previsto. Si poteva evitare, ma si è preferito così. Irresponsabili". Lo scrive il deputato di Iv Marco Di Maio.

Letta: hanno voluto fermare il futuro ma il Paese è un altro 
"Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l'Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un'altra parte. E presto si vedrà". Lo scrive il segretario del Pd, Enrico Letta, su Twitter.

Salvini: "Sconfitta l'arroganza Pd-M5s"
"Sconfitta l'arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Meloni: "Patetiche le accuse di Letta, affossato dalla sinistra"
"Patetiche le accuse di Letta, Conte e della sinistra: i primi ad aver affossato la legge sono i suoi stessi firmatari, Zan in testa, che in questa proposta hanno scritto e difeso fino alla fine norme e principi surreali (dal self-id al gender nelle scuole) che nulla avevano a che fare con la lotta alle discriminazioni" scrive in una nota la leader di FdI; Giorgia Meloni.

Carfagna: braccio di ferro su diritti che non premia nessuno
"Potevamo avere una buona legge contro la discriminazione di gay e trans, non l'abbiamo per la rigidità ideologica di due minoranze: chi voleva una legge-manifesto e chi non voleva nessuna legge. Il braccio di ferro sui diritti non premia nessuno" ha dichiarato via Twitter la ministra Fi, Mara Carfagna.

Vito a Berlusconi: "Mi dimetto da responsabile Difesa di Forza Italia"
"La mia lettera di dimissioni al Presidente Berlusconi da responsabile del dipartimento Difesa e sicurezza di Forza Italia, dopo che è stato annunciato al Senato il nostro voto favorevole al non passaggio agli articoli del #DDLZan" scrive sui social il deputato di FI, Elio Vito, che allega anche la foto del testo inviato al Cavaliere.

Renzi ai suoi: responsabilità di Pd-M5s è chiara
"Per mesi ho chiesto di trovare un accordo per evitare di far fallire il ddl Zan. Hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze. Chi polemizza sulle assenze dovrebbe fare i conti con i 40 franchi tiratori. La responsabilità di oggi è chiara: e dire che per Pd e Cinque Stelle stavolta era facile, più facile dei tempi di 'O Conte o morte'. Non importava conoscere la politica, bastava conoscere l'aritmetica" ha detto Matteo Renzi ai suoi.

Fratoianni: "Pagina nera per i diritti"
"Oggi il Senato, anche grazie alla decisione della sen. Casellati che ha favorito l'imboscata, scrive una pagina nera sul libro dei diritti. La bocciatura della legge Zan è una pessima notizia per il Paese e per tutti noi". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni."Mentre la destra festeggia - prosegue il leader di SI - a pagare le conseguenze di questo voto sono persone in carne ed ossa che aspettano da troppo tempo di vedere riconosciuto il proprio diritto a vivere pienamente la propria identità. "Ora occorre riprendere il cammino - conclude Fratoianni - senza perdere un minuto".

Conte: "Chi gioisce per il sabotaggio lo dica al Paese" 
"Sul ddl Zan registriamo un passaggio a vuoto su un percorso di civiltà e di contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per l'orientamento sessuale. Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari". Così in un post il Presidente del M5s Giuseppe Conte. 

Calenda posta video applausi in Senato
"Che bello spettacolo. Gente seria. La  corrida". Lo scrive su Twitter Carlo Calenda, pubblicando il video dei senatori che festeggiano, con una standing ovation, il via libera alla tagliola sul Ddl Zan al Senato.

In Aula del Senato in 288. FdI senza assenti, 7 defezioni tra FI e Iv
I tabulati del voto sulla tagliola al Ddl Zan stavolta non aiutano a capire di chi è la "responsabilità" per aver fermato la nuova legge contro le discriminazioni omofobe. Con il voto segreto, infatti, si può solo conoscere il numero dei presenti per ogni gruppo parlamentare. E non sono state le assenze a essere determinanti. Quasi tutti i gruppi, infatti, avevano buone percentuali di senatori in Aula oggi e chi mancava era "in missione", quindi giustificato.

M5s 70 su 74, il Pd 36 su 38, Iv 12 su 16, le Autonomie 8 su 7. Sulla carta, inoltre, il centrosinistra poteva contare su 6 senatori di Leu e almeno 2 ex Cinque stelle in Sinistra italiana, ma ci sono altri senatori del gruppo Misto che non sono legati a nessuno dei due schieramenti. Su un totale di 49 componenti del Misto oggi ce ne erano 33. Tra questi però ci sono anche i senatori del gruppo Idea- Cambiamo, 6, che sono con il centrodestra. Quanto al centrodestra, appunto, c'erano 47 senatori su 50 di Fi, 62 su 64 della Lega, 21 su 21 di Fdi.

Cei: non combattere discriminazione con intolleranza
"Il voto del Senato offre un'ulteriore considerazione nel segno del concetto stesso di democrazia: una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l'obiettivo con l'intolleranza.Tra l'approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell'obiettivo del rispetto reciproco". Lo dice il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti.