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MONDO

Nel mirino i vertici del partito MoDem, alleato di En Marche

Francia, inchiesta finti incarichi assistenti Parlamento UE: si dimette il ministro Sylvie Goulard

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All'indomani dalla vittoria ai ballottaggi l'esecutivo Macron perde una pedina importante: il ministro della Difesa ed ex eurodeputata Sylvie Goulard ha presentato le dimissioni dopo che il suo partito, il MoDem è diventato oggetto di un'inchiesta preliminare sul caso degli impeghi fittizi per alcuni assistenti parlamentari europei. Quello che doveva essere il consueto rimpasto post legislative sta prendendo, per Macron, una piega ben diversa. 

L'inchiesta sul MoDem
Sylvie Goulard fa parte del movimento centrista MoDem - alleato di punta di En Marche e guidato dall’attuale ministro della Giustizia François Bayrou, a sua volta sotto inchiesta. Il partito, che oggi conta 42 seggi, prima non ne aveva nessuno, solo deputati in Europa, come appunto Sylvie Goulard e François Bayrou. Da qui le accuse: aver utilizzato per il partito, nella sua sede parigini, assistenti che avrebbero dovuto essere impiegati a Strasburgo. 

Goulard: mi dimetto per difendermi liberamente 
E' con una nota che ha annunciato la decisione di non voler "far parte del Governo" per poter essere in grado, se necessario, "di dimostrare liberamente" la sua "buona fede". Il caso è molto simile a quello deli assistenti di Le Pen

Si era già dimesso il fedelissimo Ferrand - perchè?
Michel Ferrand ha detto addio al ministero della Coesione territoriale per diventare il capo del nuovo gruppo parlamentare di En Marche. Una mossa dal risvolto duplice: da un lato Macron si trova un fedelissimo - ex socialista e seguace della prima ora - in una posizione chiave, dall'altro fa uscire dall'esecutivo un Ferrand al centro di due inchieste su investimenti immobiliari controversi e su presunti conflitti d'interessi.