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MONDO

Al via i lavori al Palace di Montreux

Conferenza Siria, Usa all'attacco con Kerry a Ginevra 2: "Assad non farà parte della transizione"

Dura la risposta siriana: "le potenze straniere appoggiano il terrorismo". Al vertice sono presenti le delegazioni di 39 Paesi. Ban Ki-moon: "Non c'è alternativa alla soluzione politica". Il ministro degli Esteri Emma Bonino: "Coinvolgere tutti anche chi non c'è". Il riferimento all'Iran,  dopo che il segretario generale dell'Onu ha ritirato l'invito

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Kerry, Ban Ki-moon e Lavrov a Montreux
Un vertice in salita. Nelle previsioni e nei fatti. Le prime dichiarazioni sembrano confermare l’esito incerto della conferenza organizzata per trovare una soluzione pacifica al conflitto siriano, che ha causato in tre anni 130 mila morti. Ma al di là dell'appello al dialogo di Ban Ki-moon, le dichiarazioni del ministro degli Esteri siriano Walid Muallem non sembrano lasciare margini di trattativa. In un intervento fiume - che il segretario dell'Onu è costretto ad interrompere per la durata eccessiva - accusa le "potenze straniere di appoggiare il terrorismo". Parole che arrivano subito dopo quelle del segretario americano Kerry: "Assad non farà parte della transizione politica". Nel suo intervento il ministro degli Esteri Bonino: "Coinvolgere tutti anche chi non c'è". Il riferimento è all'Iran, assente dopo che il segretario generale dell'Onu ha ritirato l'invito a partecipare al vertice. E a Montreux arriva anche l'appello del pontefice.

L'appello del Papa per la pace
A Montreux, dove è presente una rappresentanza del Vaticano, arriva anche l'appello del pontefice. Durante l'udienza generale il Papa ha chiesto che le delegazioni "non risparmino alcuno sforzo per giungere con urgenza alla cessazione della violenza e alla fine del conflitto, che ha causato già troppe sofferenze per la pace, che invita. "Auspico - ha detto il pontefice - alla cara nazione siriana un cammino deciso di riconciliazione, di concordia e di ricostruzione".

Ban Ki-moon: "Non c'è alternativa alla soluzione politica"
Questa conferenza rappresenta la "vostra opportunità di mostrare unità per trovare una soluzione politica". Sono le parole che il segretario generale dell'Onu rivolge alle delegazioni siriane aprendo la conferenza Ginevra 2, a Montreux. "Lancio un appello urgente per consentire l'accesso umanitario" a migliaia di persone in Siria che sono "senza assistenza da mesi" e soffrono la fame, ha detto Ban Ki-moon, chiedendo alle delegazioni siriane di "impegnarsi seriamente".

Kerry: "Assad non farà parte di questa transizione"
E' proprio sul coinvolgimento o meno di Assad nella soluzione politica che si gioca il difficile equilibrio di Ginevra 2, con Usa e Europa da un lato e Cina e Russia dall'altro. E le parole di Kerry non lasciano spazio a dubbi. "Dobbiamo affrontare la realtà: Assad non farà parte di questa transizione" politica in Siria, "un uomo non può tenere un Paese e l'intera regione in ostaggio" ha ribadito il segretario di Stato Usa John Kerry nel suo intervento alle conferenza di pace Ginevra 2.

Bonino sull'Iran: "Coinvolgere tutti anche chi non c'è"
"La lotta al terrorismo non può giustificare la violazione dei diritti umani e della dignità" ha detto il ministro degli Esteri italiano nel suo intervento. La Bonino ha chiesto "un immediato cessate il fuoco" per consentire l'acceso degli aiuti umanitari in Siria. "Se il conflitto continuerà, sarà una vergogna per tutto il mondo", ha aggiunto. E sui negoziati, con riferimento all'Iran ha detto: "le parti siriane devono essere sostenute da tutti, anche da chi non è presente oggi. Dobbiamo riuscire a coinvolgere tutti gli attori" che hanno un ruolo per la Siria. 

Francia e Gran Bretagna
"Chiediamo sin dall'apertura di questa conferenza che sia attuato con urgenza il cessate il fuoco, che vengano aperti corridoi umanitari e portati ai sopravvissuti viveri e medicinali". È l'appello del ministro degli Esteri francese Laurent Fabius. Nel suo intervento, il collega britannico William Hague ha poi sottolineato che "se questo processo di pace fallisce, migliaia di siriani innocenti ne pagheranno il pezzo"

Il ministro siriano: "Le potenze straniere appoggiano il terrorismo"
Walid Muallem, accusa le "potenze straniere di appoggiare il terrorismo" e di mettere la popolazione "sotto assedio mentre parlano di aiuti umanitari". Il ministro degli Esteri punta il dito contro quei paesi che vogliono "esportare il terrorismo, usare i loro petroldollari per comprare armi e riempire i media internazionali di bugie". "Ora la maschera è caduta e vediamo la vera faccia di coloro che vogliono distruggere la Siria", ha aggiunto.

La Coalizione siriana: "I mercenari stranieri sono l'altra faccia di Assad"
"Assad non solo non deve rimanere ma non ci deve essere discussione su di lui", ha detto il capo della Coalizione nazionale siriana, Ahmed Jarba, spiegando che "non c'è tempo da perdere". "In Siria combattiamo mercenari internazionali, che sono l'altra faccia di Assad" ha aggiunto Ahmad Jarba facendo riferimento alle forze provenienti dai paesi vicini. "Combattiamo seriamente il terrorismo portato dall'Iraq alla Siria con l'Isis. L'Esercito siriano libero ha avuto molti successi contro i mercenari, specialmente gli Hezbollah" che compiono "atti terroristici ovunque nel mondo", e "le forze iraniane".