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MONDO

L'emergenza immigrazione

Strage migranti, Mattarella: "Mediterraneo non può diventare un cimitero"

In visita a Zagabria il Capo dello Stato ribadisce la necessità di interventi alla radice dei fenomeni migratori, "i mercanti di vite umane e di immigrati disperati vanno contrastati con tutta la forza e il vigore possibile"

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La visita a Zagabria (Ansa)
"Non si può accettare l'idea che il Mediterraneo sia un grande cimitero per chi cercava una vita migliore e aveva delle speranze. È una cosa inaccettabile per chiunque abbia a cuore la civiltà umana". Questo il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lanciato da Zagabria al termine dei colloqui con l'omologo croato Kolinda Grabar-Kitarovic. "I mercanti di vite umane e di immigrati disperati vanno contrastati con tutta la forza e il vigore possibile" e ha proseguito "occorre intervenire alla radice dei fenomeni migratori" ha detto il presidente italiano ricordando che i flussi sono generati da situazioni estreme come guerre e carestie. Si tratta di esseri umani "che diventano fonte di arricchimento per i criminali".

Parole molto simili quelle usate dalla presidente croata, che ha riconosciuto il ruolo di guida assunto dall'Italia di fronte all'emergenza. "Siamo concordi sul fatto che si tratti di un problema europeo. Dobbiamo lavorare insieme per stabilizzare la zona e portare avanti la lotta ai trafficanti di uomini" ha dichiarato la presidente Grabar-Kitarovic. La Croazia si è impegnata oggi a mettere a disposizione nelle operazioni di contrasto al traffico degli immigrati una unità della propria Marina. Si tratta di una Guardiacosta che sarà a disposizione dal 10 maggio.