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MONDO

La messa in stato di accusa del presidente americano

Impeachment, la difesa di Trump: "Contro di lui nessuna prova"

Al Senato parla l'avvocato del presidente, Pat Cipollone: "I democratici vogliono annullare l'esito delle elezioni". Chiusa l'arringa dei democratici: dateci un processo equo. Spuntano una registrazione audio e un video che contraddicono le affermazioni di Trump sui soci di Giuliani 

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Il presidente americano, Donald Trump, "non ha fatto nulla di male". Le accuse dei democratici di ostruzione al Congresso e abuso di potere "non sono giustificate", sostiene la difesa di Trump al processo di impeachment al Senato.

"Quando sentirete i fatti, vedrete che il presidente non ha fatto assolutamente nulla di male", ha affermato Pat Cipollone, l'avvocato della Casa Bianca, che ha aperto la sessione straordinaria, durata due ore, che si è tenuta sabato e proseguirà lunedì. "Qualsiasi persona onesta che abbia assistito al processo al Senato oggi può vedere quanto sono stato trattato ingiustamente", ha twittato poco dopo Trump.

L'avvocato ha affermato che le accuse di abuso di potere e ostruzione al Congresso presentate dai democratici della Camera dei rappresentanti - dove l'opposizione detiene la maggioranza - mancano di giustificazione. Cipollone ha accusato i Democratici di chiedere in sostanza al Senato di "annullare i risultati delle ultime elezioni presidenziali del 2016, che hanno dato la vittoria a Trump".

I Democratici "sono qui per perpetrare la più grande interferenza in un'elezione nella storia", ha insistito. "Non possiamo accettarlo", ha aggiunto, e ha promesso di svolgere la seconda parte di questo storico processo "in modo efficiente e rapido" in modo che tutti gli americani possano andare alle elezioni del 3 novembre.

Si è chiusa, intanto, l'arringa dei Democratici in Senato, con una richiesta: date all'America un processo equo.

L'audio e il video diffusi dalla stampa
La Abc pubblica una telefonata in cui quella che sembra la voce del presidente si rivolge all'allora vice capo dello staff della Casa Bianca ordinando di licenziare la diplomatica, poi effettivamente rimossa, Marie Yovanovitch, che è stata tra i testimoni nel procedimento di impeachment.

E dopo l'audio rubato svelato dalla Abc, spunta anche il video della cena privata dell'aprile 2018, nel corso della quale Donald Trump (che non si vede) parla con Lev Parnas, socio dell'avvocato personale del presidente, Rudolph Giuliani, dandogli l'ordine sbarazzarsi dell'allora ambasciatrice Usa in Ucraina. A diffonderlo è stata la Cbs, che lo ha ottenuto dall'avvocato di Parnas, Joseph Bondi.

Le immagini, girate di nascosto, durano 1 ora e 23 minuti, e intorno al minuto 40 si sente Trump, mai ripreso, dire "Get rid of her!", "levatela di torno".
 
La registrazione contraddice le dichiarazioni del presidente secondo cui non conosceva i soci di Giuliani, Lev Parnas e Igor Fruman, figure chiave nelle indagini avviate lo scorso anno con l'accusa di finanziamenti occulti della campagna.

Il quarto Senatore
Mentre i Democratici continuano a fare pressioni per ascoltare testimoni e portare altre prove da prendere in considerazione durante il processo di impeachment,  il senatore repubblicano Mitt Romney, scostandosi dalla posizione ufficiale del suo partito, ha affermato che "molto probabilmente" si schiererà a favore della convocazione di testimoni nel processo in corso al Senato.

L'ex candidato alla Casa bianca, con un recente passato di forti contrasti con Trump, ha detto che deciderà solo quando i legali che difendono il presidente avranno finito di illustrare le loro argomentazioni, entro martedì prossimo.

Per introdurre testimoni e nuove prove nel processo c'è bisogno del voto di almeno quattro senatori repubblicani. Gli altri tre, oltre a Romney, potrebbero essere i moderati Susan Collins, Lisa Murkowski e Cory Gardner