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ITALIA

La nube si sposta verso Roma sud

Incendio a Pomezia, odore fastidioso arriva a Roma sud. Il manager Eco X: sul tetto niente amianto

Arpa: dai dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dai dati raccolti dalla rete di monitoraggio del Lazio

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La coltre di fumo causata da plastica in fiamme

Si sposta verso Pomezia e Roma la nube provocata dall'incendio nello stabilimento Ecox sulla Pontina Vecchia. Il vento che ieri soffiava verso i Castelli Romani - spiegano  vigili urbani al lavoro su luogo incendio - ora ha cambiato direzione e punta sulla direttrice Pomezia-Roma. Secondo alcuni residenti a Pomezia, che hanno parenti a Roma, l'odore acre sarebbe stato avvertito nel quartiere di Roma Sud di Decima. La nuvola oggi ha cambiato forma e colore: ieri nera, oggi grigia e soprattutto molto più bassa.

Campidoglio: chiudere finestre può essere utile
"Al momento dalle centraline Arpa non si rilevano dati di sostanze inquinanti rilevanti né superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla normativa vigente. Tuttavia sono arrivate segnalazioni di odori fastidiosi in alcune zone di Roma Sud. L'Arpa non ha diramato nessun invito a chiudere le finestre ma questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori".  Lo rende noto il Campidoglio, in una nota. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha convocato il Coc, il Centro Operativo Comunale, per monitorare la situazione dopo l'incendio nello stabilimento Eco X sulla Pontina ed analizzare i dati che provengono dall'Arpa. Dal Campidoglio è stata avanzata richiesta all'Arpa per predisporre una centralina mobile in zona Spinaceto. La sindaca Raggi ha raccomandato a 21 comuni limitrofi all'area del rogo - soprattutto nell'area dei Castelli romani ma anche sul litorale - di mantenere le finestre ben chiuse e limitare gli spostamenti.  "Come da indicazioni dell'Azienda sanitaria Rm6", la sindaca ha invitato i cittadini dei Comuni di Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna "a tenere chiuse le finestre delle abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali, limitare gli spostamenti se non strettamente necessari e nei prossimi giorni di lavare con accuratezza frutta e verdura, come prescritto e indicato dalla struttura sanitaria".

Capo vigili fuoco: verifiche rischio amianto
"L'amianto ci potrebbe essere, non possiamo escluderlo. Stiamo verificando e presto faremo le campionature". Lo ha detto il comandante dei Vigili del fuoco di Roma e provincia, Marco Ghimenti, che ha fatto un sopralluogo allo stabilimento Eco X insieme ai carabinieri del Noe che hanno fatto i primi rilievi, anche fotografici. "Si tratta di un incendio abbastanza complesso - ha spiegato il comandante - perché i rifiuti sono compattati e ci sono colonne alte 5-6 metri che bisogna 'smassare'". Il comandante ha poi precisato che sono arrivate alcune telefonate da parte di cittadini romani soprattutto per chiedere informazioni ed ha escluso che ci siano state chiamate per situazioni critiche. 

Il manager Eco X: sul tetto niente amianto
"Escludo che nel nostro stabilimento ci fossero rifiuti pericolosi". Così l'amministratore delegato della società Eco X che preferisce rimanere anonimo. "In quel cassone - l'uomo indica un cumulo di materiali all'interno del cancello non coinvolto dalle fiamme - come si può vedere ci sono cassette della frutta, sedie e niente di pericoloso. Noi ritiriamo i rifiuti dai centri commerciali ed è assolutamente falso che ci sia amianto sul tetto visto che è di cemento".

Osservatorio Amianto costituisce unità crisi
Dopo l'incendio divampato ieri presso lo stabilimento "ECO X" di Pomezia, l'Osservatorio Nazionale Amianto, associazione rappresentativa delle vittime e dei familiari esposti ad amianto, è sceso in campo costituendo un'unità di crisi, con medici, tecnici ed esperti per supportare qualsiasi richiesta che giungesse dalle popolazioni interessate. Tutti i cittadini potranno contattare l'associazione all'indirizzo e-mail osservatorioamianto@gmail.com.

"Dopo esposto Comitato no controlli su azienda"
I controlli sull'azienda Eco X dopo l'esposto del comitato di quartiere Cinque Poderi non sono mai stati fatti. È quanto si apprende da fonti qualificate sul luogo dell'incendio che ha distrutto il deposito di rifiuti. Il Comando della Polizia municipale, infatti, non ha mai disposto il sopralluogo insieme al Noe e alla Asl. I cittadini denunciarono nel novembre 2016 la presenza di notevoli quantità di rifiuti nell'azienda, il timore della mancanza di idonee misure di sicurezza e il conseguente rischio di incendi.

Asl: Comune mai fissato data per sopralluogo
"In merito all'incendio alla Eco X si precisa che i funzionari del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Pomezia (ASL RM6) dopo aver ricevuto la richiesta di sopralluogo da parte della Polizia locale di Pomezia si sono prontamente attivati rimanendo in attesa dell'indicazione della data da parte del richiedente. Indicazione però che non è mai avvenuta". E' quanto rende noto la Asl Roma 6. "Oltretutto - continua la Asl - la richiesta effettuata dalla Polizia locale di Pomezia è alquanto irrituale, in quanto non contenente elementi certi di gestione del sopralluogo, come sarebbe stato logico, spettanti comunque al richiedente stesso, al fine di definire il raccordo tra i vari attori cui è stato richiesto il controllo, demandando a una interlocuzione telefonica come da nota della Polizia Locale. In ogni caso, non viene meno il potere di verifica, che comunque è nelle mani del richiedente, quindi sempre il Comune di Pomezia - conclude la Asl - il quale avrebbe potuto intervenire".

Outlet, non evacuato ma aperto 2 ore dopo
"Questa mattina non c'è stata alcuna "evacuazione" dell'outlet di Castel Romano. I negozi del centro commerciale hanno aperto alle 12 anziché alle 10 su decisione del direttore, che ha deciso di fare ulteriori verifiche. E' quanto rende noto la McArthur Glen Castel Romano Designer Outlet, contattata telefonicamente. "In merito al posticipo dell'apertura odierna - si legge inoltre in una nota sulla pagina Facebook del centro commerciale - ci teniamo a sottolineare che è stata una misura di carattere precauzionale. La direzione del Castel Romano Designer Outlet ha voluto constatare con precisione eventuali rischi, al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei dipendenti e dei clienti. Il direttore del Centro, verificata con le autorità preposte l'assenza di pericolosità alcuna ha previsto la riapertura per le 12". Secondo Francesco Iacovone dell'Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato, una commessa si è recata al pronto soccorso per l'esposizione ai fumi tossici.

Arpa: dai primi dati non emergono superamenti limiti
"Dall'analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla  normativa vigente". È quanto rende noto Arpa Lazio in merito ai monitoraggi della qualità dell'aria dopo l'incendio. Arpa specifica che "sono state analizzate con particolare attenzione le concentrazioni misurate presso la stazioni di Ciampino, Cinecittà e Fermi, più prossime al sito interessato dall' incendio anche in considerazione della direzione dei venti". Arpa aggiunge che oltre alle tre stazioni già citate, "sono stati considerati anche i dati rilevati dal mezzo mobile, posizionato nel centro abitato di Albano Laziale". "Sono inoltre stati analizzati i dati di concentrazione media oraria rilevati dalle medesime postazioni di misura - è detto ancora - Anche quest'ultimi non hanno evidenziato picchi di concentrazione di ossidi di azoto (NOx), di polveri e di benzene. I dati sono in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti a quella  dell'incendio e coerenti con quelli misurati normalmente in questo periodo dell'anno".

Tuttavia, servirà ancora qualche giorno per avere dei dati sicuri sul potenziale inquinamento dell'area più prossima al rogo. E' quanto poi spiega Arpa Lazio ricordando di aver provveduto nella giornata di ieri a installare "dei campionatori attivi e passivi nelle immediatevicinanze del sito dell'evento". "I risultati del monitoraggio con questi campionatori verranno resi disponibili a tutte leautorità competenti, non appena verranno completate le determinazioni analitiche di laboratorio, che richiedono alcuni giorni. Si comunica inoltre - spiega ancora l'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio - che  è in corso l'elaborazione di una simulazione modellistica dell'evento al fine di valutare le aree di potenziale massima ricaduta degli inquinanti prodotti dall'incendio, sulla base della quale verranno successivamente effettuati campionamenti delle altrematrici ambientali e alimentari interessate". 

Ci sono ancora tre punti di fuoco
 "La situazione è ancora in corso" - spiegano i Vigili del Fuoco - "stiamo lavorando con quattro squadre e dieci autobotti, comprese quelle della Regione Lazio. C'è stato un netto miglioramento ma le operazioni di 'smassamento' proseguono. Stiamo cercando di creare una viabilità interna allo stabilimento e contemporaneamente cerchiamo di raffreddare i materiali bruciati".  Ci sono ancora tre punti di fuoco nello stabilimento "Eco X".

L'incendio
A causare l'enorme coltre di fumo sarebbero state le balle di materiale plastico che hanno preso fuoco all'interno della EcoX, un'azienda che si occupa di lavorazione della plastica e smaltimento rifiuti, al chilometro 33 della via Pontina. Le fiamme hanno sorpreso, verso le 8.00 di venerdì mattina, gli operai intenti a lavorare.

Chiusa la tenuta di Castelporziano
L'Ufficio Stampa del Quirinale comunica che in seguito all'incendio sviluppatosi ieri sulla Pontina Vecchia e in considerazione della notevole colonna di fumo propagatasi nella zona, sono state sospese, in via precauzionale, per oggi, sabato 6 maggio e domenica 7 maggio, le visite del pubblico alla Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

Sindaco Pomezia: lasciate chiuse finestre
Finestre ancora chiuse entro 2 km dal luogo del rogo, stop a eventi all'aperto, animali da pascolo al chiuso e residenti entro cento metri dall'incendio ancora fuori casa. Il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, attraverso la pagina Facebook ufficiale del Municipio, ha invitato la cittadinanza "a continuare a seguire le indicazioni dell'ordinanza emessa fino a nuove comunicazioni", che tra le altre cose disponeva anche la chiusura delle due scuole nei dintorni dello stabilimento bruciato. 

La Procura di Velletri apre un'inchiesta
Gli inquirenti della Procura di Velletri hanno aperto un'inchiesta sul rogo. I magistrati hanno ipotizzato il reato di incendio colposo. Secondo quanto si è appreso il procuratore Francesco Prete ha affidato gli accertamenti al sostituto Luigi Paoletti ed il primo atto è stato, appunto, quello di affidare all'Arpa l'incarico di monitorare l'aria, il suolo, il sottosuolo oltre alle falde acquifere.