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MONDO

Trattative nella notte tra governo ucraino, opposizione e ministri Ue

Ucraina, accordo tra Yanukovich e opposizione. Voto anticipato e meno potere al presidente

Arriva l'accordo con gli attivisti di Maidan dopo l'iniziale rifiuto via twitter ad ogni compromesso. L'intesa prevede il voto anticipato, la formazione di un governo di unità nazionale e il ritorno alla Costituzione del 2004 che limita il potere del presidente. La polizia abbandona le postazioni a difesa dei palazzi governativi. Il Parlamento firma l'amnistia "incondizionata per tutti i manifestanti e vota una norma per il rilascio Iulia Timoshenko

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(Getty Images)
A Kiev è stato firmato l'accordo tra il presidente ucraino Viktor Yanukovich e i rappresentanti delle opposizioni per mettere fine alle violenze. L'accordo raggiunto prevede elezioni anticipate, il ritorno alla Costituzione del 2004 che limita i poteri presidenziali e la formazione di un governo di unità nazionale "entro 10 giorni".
Il Parlamento ha approvato la riforma per limitare i poteri del presidente con il ritorno alla Costituzione del 2004 e l'amnistia "incondizionata" per tutti i manifestanti. Ancora non è stata definita la data delle elezioni. Il Parlamento ucraino ha poi votato una riforma del codice penale che potrebbe aprire la strada alla liberazione di  Yulia Tymoshenko, l'ex premier e leader dell'opposizione, detenuta in carcere.

La firma arriva dopo l'inziale rifiuto dei manifestanti ad ogni compromesso; un no all'accordo che era arrivato via twitter. Poi il via libera degli attivisti viene annunciato dai ministri degli Esteri della Germania e della Polonia, che hanno partecipato alle trattative: gli attivisti di Maidan hanno accettato il compromesso e hanno incaricato i leader dell'opposizione di firmare l'accordo con il presidente. La conferma della firma dell'accordo arriva da uno dei leader anti-governativo, il nazionalista Oleg Tiaghnibok.

Segnali di distensione arrivano dalla piazza. La polizia schierata nel centro di Kiev abbandona le postazioni a difesa dei palazzi del potere. 

Notte di trattative, la Russia non firma
L'accordo per far cessare le violenze arriva dopo una notte di trattative incessanti tra il presidente Yanukovich, i leader dell'opposizione, i tre ministri degli esteri dell'Ue ed un inviato russo. Secondo l'agenzia Interfax l'inviato russo non avrebbe però firmato l'accordo finale. E la Russia frena sul versamento della seconda tranche di aiuti da 2 miliardi, in attesa che si chiarisca la situazione del governo.

Soddisfazione dall'Ue
"Accolgo con favore l'accordo raggiunto tra governo e opposizione in Ucraina" cosi il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ha commentato l'accordo che definisce "un compromesso necessario per l'avvio del dialogo e la ricerca di una via d'uscita dalla crisi".

Frena la Francia
Il ministro degli Esteri francese, Fabius, in mattinata ha frenato, parlando di un accordo 'non ancora definitvo': l'opposizione ucraina, ha detto, ha bisogno di consultarsi ancora. Intanto, fuori dai palazzi infiamma la protesta: vicino al Parlamento i manifestanti ucraini sparano contro la polizia. 

La Presidente della Camera Boldrini incontra Evghenia Tymoshenko
"ll mio primo pensiero va alla popolazione ucraina, colpita da un lutto inimmaginabile ed
inaccettabile per un Paese confinante con l'Unione europea" ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini durante l'incontro con Evghenia Tymoshenko, figlia dell'ex premier Yulia, ora in carcere. Ha poi elogiato il coraggio e la determinazione di Evghenia e di tutti i giovani che stanno protestando a Kiev  che ricordano "che il progetto europeo è capace di suscitare grande entusiasmo e di mobilitare masse che nell`Unione Europea vedono una prospettiva di diritti e sviluppo" E alla fine dell'incontro ha aggiunto "la crisi ucraina dimostra che l'Europa può agire con forza e in maniera unitaria per difendere i diritti umani e contribuire alla stabilità".

Standard and Poor's declassa il paese
L'agenzia di rating sulla scia degli scontri ha declassato l'Ucraina che passa da "CCC+" a "CCC". L'agenzia teme un default del Paese in assenza di "cambiamenti significativi" e sostiene che la crisi in atto mette in dubbio la capacità del governo di onorare i debiti e anche l'aiuto finanziario russo. La valutazione del Paese ora è "CCC" che corrisponde a una situazione  vicina al 'default' ed è accompagnata da un outlook negativo, il che significa che l'agenzia sta valutando un'ulteriore svalutazione

Notte di scontri a Kiev
Le proteste tra manifestanti anti governativi e polizia sono proseguite incessanti fino a questa notte: almeno cento vittime ieri, denuncia la piazza, 67 secondo le stime ufficiali, 577 i feriti. Nella notte un pullman con dentro una sessantina di giovani soldati del ministero dell'Interno, per lo più ragazzi di 18-20 anni, è stato preso d'assalto da un gruppo di manifestanti nel centro della capitale, in via Khmelnitski.

La minaccia di sanzioni
Il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino, uscendo ieri dalla riunione di emergenza convocata a Bruxelles, aveva annunciato la decisione di introdurre "sanzioni mirate" che colpiranno "i responsabili delle violazioni dei diritti umani, della violenza e dell'uso eccessivo della forza", procederemo con l'adozione del blocco della concessione dei visti e il congelamento dei beni di quanti sono responsabili delle violenze ucraine. Per l'Europa non c'è dubbio: "il primo responsabile è il presidente Viktor Yanukovich: è lui - si legge nelle conclusioni dei 28 - che dovrà fare i primi passi per uscire dalla crisi".