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MONDO

Boko Haram

Voto in Nigeria, attacco ai seggi: 24 morti

Rimandate di sei settimane per la sicurezza, a meno di un'ora dalla chiusura dei seggi il voto nigeriano si tinge del sangue di due vittime. Secondo alcuni testimoni i miliziani che hanno aperto il fuoco avrebbero urlato che si trattava di una vendetta per non aver boicottato il voto, come avevano intimato

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Non sono bastati 360 mila agenti schierati a controllare le operazioni di voto, le frontiere chiuse e la firma di tutti i candidati presidente per garantire la sicurezza. Gli attacchi sono arrivati, colpendo due seggi nel nord della Nigeria, la zona presa di mira dal Boko Haram. Per ora il bilancio è di oltre 20 morti.

Boko Haram: vi avevamo detto di non votare
Secondo alcuni operatori del seggio i miliziani avrebbero aperto il fuoco contro i votanti urlando: "Non vi avevamo detto di boicottare il seggio?" e poi se ne sono andati trasformando l'esercizio di un diritto in un bagno di sangue. Ad essere colpiti una scuola primaria a Enugu, nell'est della Nigeria, e il seggio di Birin Bolawa, nel nord, nel distretto di Gombo. 

Il voto di oggi
Dalle 8 alle 13, cinque ore per decidere il nome del nuovo presidente. Goodluck Jonathan, il cristiano che cerca il secondo mandato, oppure Muhammadu Bihari, generale islamista popolare nel mirino del Boko Haram. 70 milioni i nigeriani chiamati a votare, per la prima volta con schede biometriche.